Il Pd dice no a Berlusconi in Telecom Italia

L'ex ministro Gentiloni a nome del Pd rifiuta l'ipotesi di scorporo della Rete in cui sia presente Mediaset.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-05-2009]

paolo gentiloni

Ai problemi dello sviluppo della banda larga in Italia il Partito Democratico dedica oggi un convegno nazionale. Vi hanno partecipato i maggiori esponenti delle società di telco italiane, da Bernabè di Telecom Italia a Bortoluzzo di Vodafone, e lo stesso "superconsulente" Francesco Caio, del cui rapporto sulla banda larga si fa un gran discutere in questi giorni.

All'ex ministro alle Comunicazioni Paolo Gentiloni, oggi responsabile del settore per il Pd, è stata affidata la relazione introduttiva. Il maggiore partito dell'opposizione ha preso una netta posizione sulle ipotesi di scorporo della Rete Telecom Italia, con un'eventuale partecipazione della società Mediaset, di proprietà del premier Berlusconi.

Gentiloni ha affermato: "Una cosa tutti devono avere chiara: una riedizione di cordate sul modello Alitalia per gestire la rete di Tlc scorporata, ipotesi quale si è giustamente ribellato il vertice Telecom, troverebbe un'opposizione frontale da parte del Pd oltreché delle forze sindacali, giustamente preoccupate anche per le incognite sul piano occupazionale in una situazione difficile".

Per quanto riguarda le voci di una fusione tra Telefonica e Telecom Italia, Gentiloni ha aggiunto: "Capisco il possibile interesse industriale degli azionisti spagnoli e l'eventuale interesse finanziario di quelli italiani; ma tali interessi non sembrano in questo caso coincidere con l'interesse generale del Paese nei confronti di un'azienda tanto strategica".

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Pier Luigi Tolardo