XNA apre la strada per la vita artificiale

Realizzato il primo DNA sintetico in grado di replicarsi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-04-2012]

xna

Sappiamo dalla biologia che gli esseri viventi trasmettono le informazioni genetiche tramite DNA e RNA; la differenza resa evidente dai nomi sta nel fatto che il primo utilizza il desossiribosio, e il secondo il ribosio (due zuccheri).

Ora alcuni scienziati del Medical Reasearch Council di Cambridge sono riusciti a realizzare nuovi acidi nucleici che utilizzano sei zuccheri diversi, e li hanno resti collettivamente noti come XNA (Xeno Nucleic Acids).

Le basi azotate utilizzata dagli XNA sono le stesse del DNA (adenina, guanina, citosina e timina) ma cambiano gli zuccheri; eppure le funzionalità che permettono di immagazzinare e trasmettere le informazioni sono intatte e funzionanti.

Il lavoro che ha portato a questo risultato ha come scopo cercare di capire quali fossero le prime molecole biologiche in grado di conservare e trasmettere informazioni mai apparse sulla Terra.

Gli XNA realizzati in laboratorio sono in grado di replicarsi, anche se non direttamente: da un filamento di XNA è possibile ottenerne uno di DNA, dal quale si può poi ricavare altro XNA.

La capacità dell'XNA di passare informazioni da una generazione all'altra ha già aperto la porta alla domanda circa la possibilità di creare della vita artificiale. «È possibile, ma la strada è davvero molto lunga» risponde John Chaput, biologo molecolare dell'Università dell'Arizona e autore di uno studio in proposito su Science.

Per ora, le prime possibilità di applicazioni riguardano la medicina. Grazie all'XNA sarebbe possibile creare enzimi o antibiotici che non vengono facilmente attaccati nello stomaco o nel sangue: essendo di origine "straniera" sarebbero più resistenti.

Inoltre, come spiega Giovanni Murtas del CNR «Poiché il Dna artificiale è sconosciuto al sistema immunitario, potrebbe essere utilizzato per "spegnere" alcuni geni, come geni quelli che controllano lo sviluppo di tumori o la resistenza ai farmaci».

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