I neutrini svelano i vortici nascosti nel Mediterraneo

Cercando le sfuggenti particelle, l'esperimento NEMO ha individuato nel Mar Ionio giganteschi vortici sottomarini.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-05-2012]

vortici mediterraneo nemo

L'esperimento NEMO, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è stato creato per studiare i neutrini negli abissi del Mar Ionio, a 3.500 metri di profondità.

Laggiù, dove si trovano i rivelatori, ha individuato un fenomeno inaspettato che però interessa non tanto i fisici, quanto gli oceanografi.

La scoperta, pubblicata su Nature Communications, riguarda l'esistenza di catene di vortici marini, dotati di un diametro di una decina di chilometri e che si spostano a circa 3 cm al secondo.

«Si tratta di vortici che a quella profondità non si sono mai visti» spiega l'oceanografo Angelo Rubino, dell'Università Ca' Foscari di Venezia. «Potrebbero essere arrivati lì da lontano, come se fossero stati trasportati da una sorta di fiume sottomarino e in questo senso possono dirci qualcosa sia sull'acqua del luogo da cui provengono, sia sulle caratteristiche del clima che ha prodotto questi spostamenti, assumendo grande importanza nell'ambito dello studio delle variabilità climatiche del Mar Mediterraneo».

Catene di vortici come quelle scoperte da NEMO sono una presenza attesa nell'Oceano Atlantico ma una sorpresa nel Mediterraneo; si ipotizza che possano essere causati dalle acque più dense (e dunque portate a inabissarsi) formatesi nell'Adriatico durante lo scorso inverno.

«Si tratta di fenomeni che, normalmente, possono sopravvivere qualche mese prima di disperdersi» - aggiunge l'oceanografo Giuseppe Manzella dell'ENEA - e che rappresentano per il mare un elemento di vitalità, dato che portano con sé delle quantità supplementari di ossigeno».

In ogni caso, lo studio di questo fenomeno è appena all'inizio: gli oceanografi cercheranno di risolvere il mistero e approfondire così la conoscenza del Mediterraneo.

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