Il virus che intima di pagare la multa

Si spaccia per un comunicato della Polizia o della Guardia di Finanza, ma è solo un tentativo di frode informatica.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-06-2012]

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Sta tornando a insidiare i PC una nota frode telematica che fa leva sulla paura per estorcere denaro.

All'improvviso, mentre si naviga in Internet, il browser mostra una pagina dall'apparenza ufficiale - mostra il logo della Guardia di Finanza, del CNAIPIC, della Polizia Postale o persino della SIAE - e informa il malcapitato utente che è stato beccato con le mani nel sacco.

Il "reato" può variare: c'è chi s'è visto accusare di aver diffuso con tecniche di spam materiale terroristico o pedofilo, e c'è chi invece è stato semplicemente accusato di essere un pirata e di aver quindi violato il diritto d'autore.

In diversi casi la pagina afferma anche che il computer è stato bloccato, e in effetti per lo meno non si riesce più a navigare in Internet.

Qualunque sia l'accusa, il rimedio proposto per riavere il controllo del proprio PC è uno solo: seguire un link gentilmente fornito e pagare una "multa" di 100 o (nei casi più fortunati) di 50 euro. Come se bastasse una multa per fermare pedofili e terroristi.

Dovrebbe essere ovvio che nessuna delle autorità citate più sopra agirebbe mai in quel modo per rintracciare chi viola la legge: l'intera vicenda è infatti una frode, peraltro già segnalata dalla Guardia di Finanza e di cui abbiamo parlato anche nei forum e in Pronto Soccorso Virus, spiegando anche come risolverla.

Sfruttando una qualche vulnerabilità del sistema operativo un malware si introduce nel PC e imposta quale home page del browser la pagina "incriminante" che intima il pagamento della fantomatica multa: la soluzione tuttavia non è pagare, ma utilizzare i programmi adatti per rimuovere i software pericolosi.

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