Pensioni d'oro di Gamberale e Sentinelli, ecco il perché

Tra i pensionati d'Italia più ricchi d'Italia ci sono gli ex manager di Telecom. Ma non è soltanto merito dei contributi versati.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-08-2013]

vito gamberale

E' stata pubblicata nei giorni scorsi la classifica dei pensionati italiani con le pensioni più alte.

Quella opposta, cioè la classifica delle pensioni più basse, è impossibile da stilare, essendo troppe (diversi milioni) le pensioni minime che ti trascinano sotto la soglia della povertà.

Il pensionato con pensione più alta è l'ex amministratore delegato e direttore generale di Tim e di Telecom Italia Mauro Sentinelli, con più di 94.000 euro al mese di pensione. Il suo collega Vito Gamberale, anche lui già amministratore delegato di Sip e Tim, percepisce circa 47.000 euro al mese.

Si tratta di pensioni "legali" su cui i due manager pagano le tasse (quindi sono cifre lorde); ma perché sono così elevate? E perché non hanno riscontri simili, nello stesso campo delle pensioni d'oro dei dirigenti pubblici e privati?

Vito Gamberale, pur avendo lavorato alle dipendenze di Sip e Tim per neanche dieci anni, al momento dell'ingresso in pensione era iscritto all'allora Fondo speciale di previdenza dei telefonici (oggi non esiste più). Questo fondo non prevedeva un tetto massimo alle pensioni, come invece lo prevedeva l'Inps e lo stesso Inpdai, il fondo di previdenza di tutti i manager italiani.

Non solo: la pensione corrispondeva a circa il 90% della retribuzione e non era calcolata sull'80% circa degli altri lavoratori, dirigenti compresi. Inoltre veniva calcolata sulle migliori retribuzioni degli ultimi tre anni, quelle in cui Gamberale, ma anche Sentinelli, hanno ricevuto retribuzioni miliardarie.

Non si tratta quindi di pensioni che vanno a restituire quanto i due manager hanno regolarmente pagato in contributi, ma pensioni calcolate sulle retribuzioni che hanno già superato il monte complessivo di quanto queste persone hanno versato in trent'anni di lavoro manageriale.

Gamberale inoltre è tuttora l'amministratore delegato del Fondo di investimento della Cassa Depositi e Prestiti, controllata dal Governo. Per questa attività percepisce una fortissima retribuzione, che si somma alla pensione "telefonica".

E questo accade senza che i governi che si sono susseguiti negli ultimi anni (Berlusconi, Monti e Letta) abbiano trovato per questa funzione un manager non pensionato, né abbiano chiesto a Gamberale di rinunciare o alla pensione o allo stipendio. Tutto ciò è costituzionale?

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Pier Luigi Tolardo