Se il testimone cruciale di un omicidio è la casa ''smart''



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-01-2017]

amazon echo

Un uomo in Arkansas, James Andrew Bates, è accusato di aver strangolato l'amico, Victor Collins, trovato morto in una vasca da bagno della casa del sospettato a fine novembre 2015. La sua innocenza o colpevolezza dipendono da un testimone molto particolare: la casa stessa, che è un'abitazione "smart" i cui dispositivi digitali interconnessi possono aver registrato dati estremamente importanti.

La casa di Bates è infatti dotata di un dispositivo Echo di Amazon, un apparecchio che risponde ai comandi vocali del proprietario e fa da assistente virtuale: una sorta di Siri o di OK Google, ma senza lo smartphone. I suoi sette microfoni sono molto sensibili e permettono di captare la voce del padrone anche a una notevole distanza dal dispositivo.

Gli inquirenti hanno ordinato ad Amazon di fornire eventuali dati o registrazioni sonore acquisiti dal dispositivo e riguardanti la sera del delitto, perché Echo è sempre in ascolto, in attesa che il padrone pronunci una parola chiave (solitamente è Alexa) e quindi può aver captato, conservato e trasmesso ad Amazon degli spezzoni di conversazioni o dell'audio di casa che potrebbero chiarire la dinamica degli eventi. Va ricordato che Amazon conserva sui propri computer tutti questi spezzoni audio.

In effetti la polizia ha dichiarato di aver estratto dei dati dal dispositivo, senza precisare quali, e Amazon ha fornito agli inquirenti i dettagli dell'account dell'accusato e dei suoi acquisti, ma non ha rilasciato le informazioni che Echo ha registrato sui server dell'azienda.

La casa "smart" è al centro di queste indagini anche per un altro dispositivo: un contatore dell'acqua "intelligente", che ha registrato l'uso di circa 530 litri d'acqua fra l'una e le tre del mattino del giorno del delitto. Secondo gli inquirenti, questa notevole quantità sarebbe stata usata per lavar via le tracce di quello che era successo dal patio della casa. E sulla scena del delitto ci sono anche altri dispositivi dell'Internet delle cose: un termostato Nest, un sistema d'allarme Honeywell, un dispositivo di monitoraggio senza fili delle condizioni meteo e degli apparati WeMo per il controllo dell'illuminazione. Ciascuno con i propri log di attivazione e spegnimento e con cronologie precise.

Tutti insieme, questi sorveglianti digitali potrebbero decidere la sorte dell'accusato: uno scenario che fino a pochi anni fa sarebbe sembrato fantascientifico.

Fonti: Cnet, Engadget, The Register, The Information.

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Paolo Attivissimo

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