La perdita dei dati è causata dall'atteggiamento degli utenti



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-05-2017]

Nonostante le persone tengano molto ai propri dispositivi digitali, adottano comportamenti pericolosi che ne compromettono la sicurezza.

Da una nuova indagine di Kaspersky Lab è emersa una contraddizione nel modo in cui le persone trattano i propri dati: nonostante siano consapevoli della minaccia dei criminali informatici, non proteggono i propri dati in modo appropriato e addirittura circa la metà non utilizza le misure di sicurezza basilari come l'utilizzo di password o PIN.

Dall'indagine è emerso, inoltre, che la maggior parte delle persone è consapevole che i propri dati siano soggetti a minacce informatiche: il 73% concorda con il fatto che i criminali informatici e gli hacker rappresentino un rischio elevato per i propri dati, mentre i due terzi (65%) afferma che il malware è una minaccia ad alto rischio. Tuttavia, esiste una discrepanza tra la preoccupazione di perdere i dati e le misure adottate (o meglio non adottate) per proteggerli.

kaspersky

Solo la metà degli intervistati ha dichiarato di proteggere i propri dispositivi con una password: il 53% la usa per proteggere lo smartphone, 42% il tablet e 48% il computer.

A creare maggiore preoccupazione sono coloro che non fanno proprio nulla per proteggere i propri dati (19% tablet, 10% computer e 11% smartphone).

Nonostante la minaccia dei cybercriminali e dei malware sia considerata da molti come un rischio elevato per i propri dati, solo un terzo ha una soluzione di sicurezza generale sui propri dispositivi.

Inoltre, non c'è connessione tra la percezione che l'utente ha del proprio comportamento sconsiderato e il rischio a cui espone i dati. Solo meno della metà (47%) degli intervistati, infatti, ha ammesso che la propria disattenzione rappresenta un rischio per la sicurezza delle informazioni personali e un utente su cinque (19%) ha dichiarato di aver cancellato accidentalmente dei dati in passato. Percentuale inferiore solo a quelle di chi dichiara di averli perduti a causa di un danneggiamento del dispositivo (23%).

Tra le informazioni personali che vengono archiviate sui dispositivi digitali, le foto e i video sono quelle considerate più preziose e insostituibili. Dall'indagine è emerso che il 44% degli intervistati ha perso questo tipo di dati archiviati su smartphone, il 37% su pc e il 30% su tablet.

I dati archiviati sui dispositivi digitali che vengono utilizzati quotidianamente non hanno una protezione adeguata. Gli utenti ripongono molta fiducia nei dispositivi ai quali affidano i propri ricordi e le proprie informazioni personali ed è per questo che risulta importante che le misure di sicurezza che si adottano non solo siano sempre aggiornate ma anche adeguate al tipo di device e al luogo in cui viene utilizzato. Usare più dispositivi per memorizzare i dati importanti richiede soluzioni più robuste e affidabili per coprire tutte le possibili vulnerabilità dei dispositivi e le carenze di competenze dell'utente o eventuali incidenti volontari.

Inoltre, gli utenti possono contribuire a proteggere i propri dati prendendo una serie di semplici precauzioni. Fare il backup su cloud consente, nel caso in cui i dati venissero accidentalmente cancellati dal dispositivo, di recuperarli ovunque ci si trovi e in qualsiasi momento. Qualora il device dovesse cadere in mani sbagliate, la crittografia delle informazioni riservate e l'utilizzo di password per proteggere dispositivi e applicazioni renderebbe più difficile l'accesso ai dati. I servizi per la gestione delle password possono contribuire a creare e memorizzare password sicure e uniche.

Gli utenti dovrebbero, inoltre, attivare connessioni VPN quando accedono a reti Wi-Fi pubbliche. Per una maggiore tranquillità, i dati sensibili possono anche essere rimossi da remoto utilizzando strumenti di amministrazione remota qualora il dispositivo venisse perduto o rubato.

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