Messaggi pubblicitari oscuri, senza alcun controllo



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-06-2017]

theresa may

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Come contrastare le ''fake news''

Ma c'è anche un altro problema importante dei social network in generale e di tutti i servizi online che fanno profilazione spinta dei lettori: proprio questa profilazione consente all'inserzionista di fare pubblicità mirata e differenziata per ciascun utente. Che cosa succede se l'inserzionista è il gestore di una campagna politica e usa questo potere di personalizzazione per campagne politiche?

Secondo Will Moy, direttore dell'organizzazione britannica di fact-checking Full Fact, c'è il rischio che una campagna politica possa inviare a persone diverse messaggi talmente personalizzati e differenziati da rendere impossibile qualunque monitoraggio esterno della loro correttezza.

Uno spot elettorale in TV è uguale per tutti e verificabile: un annuncio elettorale su Facebook o Google può essere diverso per ogni singolo utente e visibile (e quindi verificabile) soltanto se il fact-checker fa parte del gruppo mirato giusto.

Moy li chiama "dark ads", "messaggi pubblicitari oscuri", perché sfuggono a ogni controllo esterno e alle norme sulla correttezza pubblicitaria, e nota che la campagna Vote Leave della Brexit ha investito in impression pubblicitarie un miliardo di sterline: una cifra, dice Moy, che si spende solo se si crede che abbia la capacità di influenzare.

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Diritto all'espressione sopra ogni cosa? No

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Paolo Attivissimo

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