Il drone-defibrillatore

Raggiunge i pazienti in un quarto del tempo necessario all'ambulanza.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-06-2017]

drone defibrillatore

Per quanto veloce e abile il suo autista possa essere, un'ambulanza diretta verso un'emergenza deve sempre fare i conti con l'imponderabile: il traffico cittadino.

In Svezia hanno pensato che il modo migliore per evitare i ritardi causati da ostacoli sulla strada sia evitare completamente le strade, e passare invece dal cielo.

È così iniziata una sperimentazione che prevede l'utilizzo di droni dotati di defibrillatore per raggiungere rapidamente le persone vittime di attacchi cardiaci.

I droni partono dalla stazione dei vigili del fuoco di Norrtalje, una zona rurale vicina a Stoccolma, e operano entro un raggio di 10 km: una zona dove negli ultimo otto anni si sono verificati numerosi attacchi di cuore.

Sono già stati condotti 18 interventi, raggiungendo i pazienti in un tempo medio di 5 minuti e 21 secondi. Un'ambulanza avrebbe impiegato in media 22 minuti.

Nei casi in cui è necessario intervenire con un defibrillatore, il tempo è essenziale: secondo quanto riporta New Scientist, per ogni minuto che passa senza l'intervento dell'apparecchio le probabilità di sopravvivenza calano del 10%.

Il drone usato durante la sperimentazione è più grande di quelli disponibili al grande pubblico. È costruito da FlyPulse, dispone di otto rotori (anziché i soliti quattro), pesa 5,6 kg ed è dipinto secondo lo stesso schema di colore adoperato dalle ambulanze.

Jacob Hollenberg, responsabile dell'esperimento, pensa di poter introdurre i droni-defibrillatori in pianta stabile entro uno o due anni.

Alcuni, come Adrian Boyle del Royal College of Emergency Medicine di Londra, ritengono che ci siano altri interventi da fare: sebbene per usare un defibrillatore non sia strettamente necessario essere un medico o un paramedico, ma gli apparecchi stessi sono progettati perché chiunque possano adoperarli, in uno scenario ideale un maggior numero di persone sarebbe istruito nelle tecniche di rianimazione cardiopolmonare.

In questo modo, anche se in pochi minuti un drone è in grado di raggiungere il luogo dell'incidente, i presenti potrebbero già intervenire autonomamente e salvare qualche vita prima ancora che la salvezza arrivi dal cielo.

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