Franco Bernabè comincia a parlare di ristrutturazione in Telecom Italia: vediamo in concreto cosa può significare.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-03-2008]
L'amministratore delegato di Telecom Italia Franco Bernabè ha parlato in numerose interviste alla stampa straniera di una riorganizzazione di Telecom Italia, anche sui microprocessi, mirata a snellire l'azienda al fine di ridurre i costi.
I livelli su cui potrebbe procedere con una nuova, ennesima, ristrutturazione il vertice Telecom sono due: il livello della direzione generale e quello dell'organizzazione territoriale.
La prima questione che Bernabè affronterà è l'attuale suddivisione della direzione generale su due sedi: Milano, dove Tronchetti Provera aveva trasferito la sede legale e aveva cercato di trasferire una parte dello staff (inutilmente e con grossi sforzi economici) e Roma dove, nella sede di Parco dei Medici, lavorano circa seimila unità, il 10% della forza lavoro Telecom.
Si agirebbe quindi sulla struttura territoriale, con due possibilità: una minimale, che si limiti a ridurre gli attuali otto punti territoriali su cui è articolata la struttura delle operations in tre o quattro al massimo.
L'altra possibilità, più radicale, è di esternalizzare tutta la struttura dei call center, accorpandola con l'attuale azienda Telecontact, di proprietà al 100% di Telecom Italia che già gestisce in outsourcing parte del traffico verso i numeri del servizio clienti 187-191.
La soluzione massimalistica dovrebbe scontare una maggiore resistenza sindacale ma di fatto costituirebbe, almeno per quanto riguarda il personale, la separazione, tanto invocata da molti, tra attività commerciali e attività di gestione della Rete.
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