P2P, i redditi degli italiani sono di nuovo online

Stavolta non c'è Garante che tenga.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-05-2008]

redditi italiani peer to peer emule

Il genio è scappato dalla lampada, inutile cercare di ricacciarlo dentro. Come era facilmente prevedibile, non è bastato rimuovere tempestivamente i dati dal sito dell'Agenzia delle Entrate. Le dichiarazioni dei redditi sono riapparse sulle reti peer to peer, eMule in testa.

Numerosi sono infatti gli italiani che ieri, una volta avuto accesso a quei preziosi file, ne hanno salvata una copia sul proprio Pc. E a migliaia li stanno condividendo in queste ore.

I file più condivisi riguardano i dati dei contribuenti delle maggiori città: Roma, Milano, Torino in testa. Ma anche Bergamo, Trento, Napoli, Pavia, Reggio Calabria, Como, Genova, in file più o meno completi: per alcune città si trovano solo i dati dei contribuenti i cui cognomi vanno dalla F alla L, o dalla S alla Z.

Sono molto condivisi anche i dati relativi a numerosi centri minori, anche di pochi centinaia di abitanti. Qui la "copertura" è ancora più a macchia di leopardo: i file sono stati probabilmente salvati e poi messi in rete da qualche abitante del luogo, o da chi per qualche motivo ieri ha sentito la necessità di consultare proprio quei dati.

Di moltissimi altri comuni invece non c'è traccia, anche perché con il diminuire del numero di abitanti cala drasticamente anche la probabilità che qualcuno abbia salvato i dati relativi a quel comune. Ma se vivete a Bascapè (provincia di Pavia, 1500 abitanti), Buttigliera (provincia di Asti, 2300 abitanti), Dignano (provincia di Udine, 2300 abitanti), Vallebona (provincia di Imperia, 1200 abitanti) o Valentano (provincia di Viterbo, 3000 abitanti), sentitevi come se aveste vinto alla lotteria: siete stati "estratti" e le vostre dichiarazioni dei redditi del 2005 sono di nuovo online.

Così in rete è facilissimo scaricare oggi questi dati, basta cercare con un client eMule il nome del comune interessato, o ancora fare una ricerca generica per "redditi", "dichiarazioni", "entrate" e simili. C'è anche chi ha proposto di catalogare i file secondo un formato ben preciso, lo stesso utilizzato dall'Agenzia delle Entrate. Così basta cercare "p-2005" per trovare anche quei piccoli comuni che mai sareste andati a cercare.

Non tutti gli italiani sono d'accordo con la decisione del Garante della Privacy di rimuovere i dati dal sito dell'Agenzia delle Entrate. Così la decisione di salvare il salvabile, o meglio quanto "salvato" dal proprio Pc, magari nella cache del browser, e di metterlo a disposizione della comunità.

C'è anche chi ha organizzato i dati di tutta la città di Milano in un gigantesco foglio Excel, un file di 24 Mbyte. Ma quando lo scarichi scopri che in ogni casella del documento c'è una sola scritta: "Fatti i c... tuoi!". Evidentemente questo file-beffa è stato messo in rete da qualcuno che ritiene che i dati fiscali degli italiani non vadano divulgati.

C'è un'altra considerazione da fare. Se l'intero archivio non dovesse tornare online, come è probabile, ci sarà una discriminazione tra chi vive in una grande città (o magari uno dei paesi di cui accennavamo sopra), il cui reddito è ormai di dominio pubblico, e chi invece vive altrove e i suoi dati non sono più disponibili nemmeno sulle reti peer to peer.

Siamo interessati a conoscere anche la tua opinione: vota il sondaggio e inserisci un commento nel forum.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dario Meoli (ZEUS)