Il virus che viaggia sul cloud

Un nuovo raffinato sistema di attacco online.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-09-2013]

gdata

L'ultimo nato delle infezioni virali è il malware via cloud. Più che un sistema diretto d'attacco consiste in un nuovo più efficace metodo per mascherare operazioni e autori delle stesse.

Viene utilizzata la tecnologia cloud per mascherare, appunto, un'azione, adottando la cosiddetta tecnica di "information stealing", attraverso cui l'attaccante individua operazioni di home banking, manipolando le informazioni in transito.

Sebbene si tratti di una generica tecnica già utilizzata, sotto altra forma, in precedenza, l'originalità, se così si può dire, di questa nuova forma sta nel fatto che l'azione malevola viene spostata sul cloud. In questo caso l'attacco diventa praticamente invisibile e rende difficile adottare adeguate contromisure.

Spetta a G Data il merito di aver individuato questo nuovo flagello, cosa che ha permesso di adottare una nuova interessante tecnologia, definita BankGuard, capace di offrire una completa ed efficace protezione contro questa nuova generazione di malware.

Questo implica l'utilizzo da parte dei criminali online della tecnologia cloud per cercare di mascherare i loro attacchi.

Sondaggio
Qual è la politica della tua azienda nei confronti dei dispositivi mobili dei dipendenti? Bring Your Own Device oppure Corporate Owned, Personally Enabled?
BYOD
COPE
Non c'è una policy dominante, dipende dagli utenti
Non lo so
Non lavoro in un'azienda

Mostra i risultati (1046 voti)
Leggi i commenti (6)

Il malware utilizza degli spyware conosciuti come "Information Stealers", "ladri di informazione". Essi prendono di mira chi utilizza l'online banking intercettando attivamente e manipolando il traffico di pagamento dalla parte dell'utente.

Nella nuova forma gli autori del malware hanno spostato alcune di queste funzioni malevole sul cloud. Questi elementi sono praticamente invisibili agli analisti rendendo così ancora più difficile organizzare delle contromisure.

I Banking Trojan analizzati finora tradizionalmente usano file di configurazione che sono stati archiviati sui computer che vengono attaccati. Questi file di configurazione contengono gli indirizzi web modificati e falsificati e il codice, chiamato Webinject, che i criminali cercano di aggiungere a questi website tramite i Banking Trojan. Questo codice è poi responsabile del furto dei dati di accesso e delle informazioni personali per esempio.

Con la tecnologia "Stealth Cloud" parti singole della struttura del malware sono spostate nel cloud, creando, di fatto una barriera alla comunicazione diretta, impedendo l'instaurarsi di un ospite indesiderato del tipo "man-in-themiddle" e filtrando ogni comunicazione in ambedue le direzioni.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)


@colemar Come ti capisco :D
15-9-2013 03:06

Non si capisce una beata. Non voglio criticare l'autore di questo pezzo, penso che probabilmente le fonti siano a loro volta confuse. Pare che negli ultimi tempi ci sia una certa smania di pubblicare notizie che sarebbero comprensibili - se scritte in maniera lucida - solo a chi ha un minimo di background.
14-9-2013 18:44

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Utilizzi la funzione di salvataggio delle password nel browser?
Sì, è molto utile
Sì, ma ora non lo farò più perché non è sicuro.
Sì, ma solo per password di poco conto.
No, per sicurezza non ho mai memorizzato alcuna password nel browser.
No, perché? Le password si possono salvare?

Mostra i risultati (6182 voti)
Agosto 2025
Chiede a ChatGPT come sostituire il sale, finisce in ospedale con una malattia di cent'anni fa
Windows 2030, addio a mouse e tastiera: farà tutto la IA
La bolla finanziaria degli LLM
WhatsApp senza account: arrivano le Guest Chat per comunicare da "anonimi"
La pittura al grafene che sostituisce i caloriferi e consuma il 40% in meno
Luglio 2025
Allora, che cosa si può fare?
Piantedosi propone nuova Autorità per WhatsApp, Telegram e Signal. Messaggistica sotto controllo
Windows XP gira emulato nel browser. Un tuffo nella nostalgia dei primi anni 2000
PosteMobile da Vodafone a TIM: cambio rete nel 2026. 5 milioni di utenti coinvolti
Fratelli d'Italia, stretta sul ''pezzotto'': sanzioni per gli utenti fino a 16.000 euro
Scoprire gli amanti al concerto e licenziarli? In Italia non sarebbe mai potuto succedere
Svelate le specifiche dell'iPhone pieghevole: chip A20, fotocamera da 48 MP e prezzo davvero premium
Compensi per copia privata, la SIAE alza le tariffe. E vuole tassare anche il cloud
ChatGPT in imbarazzo: con un semplice trucco genera chiavi attivazione Windows
La IA di Google "fa calare il traffico" ai siti web: parte la denuncia alla Commissione Europea
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 13 agosto


web metrics