Le norme antiterrorismo possono bloccare i servizi stranieri.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-04-2014]
Non ci sono soltanto le norme anti-blogger nella legge sul terrorismo di recente approvata dal Parlamento russo.
Lo stesso testo contiene infatti anche l'obbligo, per tutte le società di comunicazione online, di conservare per sei mesi i messaggi degli utenti, salvati su server posizionati in Russia.
Ciò non vale soltanto per le aziende nazionali ma anche per quelle straniere: ciò significa che, in teoria, anche realtà Google, Microsoft e Facebook dovrebbero installare server russi su cui tenere i messaggi di Gmail, di Outlook, di Skype e del social network.
Tale norma rappresenta un problema sotto diversi punti di vista. Da un lato, se le società si adegueranno, rischieranno di finire sotto accusa per la possibilità di violazione della privacy degli utenti.
Dall'altro, in realtà le autorità russe non hanno alcun modo di costringere le aziende straniere a ottemperare alla legge. O, meglio, non hanno alcun modo a parte il ricatto.
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Se le società non si adegueranno, infatti, Mosca potrebbe decidere di bloccare completamente i servizi in tutto il territorio russo. È questa per esempio l'opinione di Konstantin Trapaidze, esperto di diritto aziendale, intervistato dal sito Lenta.ru.
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