Uber: in un anno creeremo 600.000 posti di lavoro

Ogni mese decine di migliaia di autisti si uniscono al servizio.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-09-2014]

uber

Uber, il servizio di trasporto privato che fa concorrenza ai taxi, è un gran successo, ma le sue dimensioni finora non erano molto chiare.

A mettere le cose in prospettiva ha pensato Travis Kalanick, che di Uber è CEO, durante la TechCrunch Disrupt Conference del 9 settembre.

«Ci sono centinaia di migliaia di partner connessi al nostro sistema» ha dichiarato. «Siamo arrivati a creare quasi a 50.000 nuovi posti di lavoro ogni giorno», 600.000 l'anno.

Soltanto lo scorso maggio, le cifre ufficiali rilasciate da Uber parlavano di 20.000 nuovi autisti ogni mese; se il numero indicato da Kalanick è reale, ciò significa che Uber sta diventando sempre più popolare.

Al momento Uber è disponibile in 45 Paesi e opera in 128 città; il suo valore è stimato in 18 miliardi di dollari, e a giugno è riuscito a raccogliere un miliardo di dollari.

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Uber e i tassisti
L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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Tutti contenti, insomma, meno i tassisti, che vedono crescere la concorrenza senza a quanto pare poterla arginare: chi lavora con Uber ha meno lacci e può lavorare "come e quando vuole" e anche questo aspetto è attraente per gli aspiranti autisti.

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Commenti all'articolo (3)

In realtà le corporazioni ed i cartelli in Italia esistono ancora e sono pure molto forti e il libero mercato resta un utopia e, a giudicare dalle vicissitudini di Uber, pure in altri paesi non si scherza poi tanto. Sia chiaro, in ogni caso, che il mio è un commento generale relativo alle dinamiche dei mercati e di chi ne compone... Leggi tutto
12-9-2014 16:57

@admlc Saranno cmq obbligati ad avere licenza ncc, se vogliono essere presenti in uber, di certo gli "abusivi" continueranno ad esserci, come ci sono sempre stati, ma su uber sarebbero troppo in "bella vista" agli occhi di gdf, agenzia delle entrate, ecc.. Piuttosto sono i tassisti che si devono evolvere. Purtroppo... Leggi tutto
11-9-2014 19:17

Sono un pochino scettico su Uber per alcuni di motivi: ai nuovi posti di lavoro creati quanti persi ne corrispondono ? quanti 'tassisti' improvvisati ci saranno in circolazione ? quanti dei suddetti saranno in regola per quanto riguarda le condizioni del veicolo ? quanti dei suddetti saranno coperti da un'assicurazione adeguata ? quanti... Leggi tutto
11-9-2014 18:46

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Auto senza pilota, i contro
Immaginiamo un mondo popolato dalle auto di Google: senza pilota, senza sterzo e senza pedali. Qual è il maggior svantaggio? (vedi anche i vantaggi)
L'auto di Google è veramente brutta! Più che un auto è un'ovovia.
Ci toglierà il piacere di guidare e la nostra vita sarà un po' più triste.
Avrà un costo non sostenibile per la maggior parte degli utenti.
Ci sarà maggior traffico: con un'auto senza pilota il trasporto privato verrebbe incentivato rispetto al trasporto pubblico.
Il Gps incorporato potrebbe non essere efficiente, costringendoci a fare percorsi più lunghi o più lenti o addirittura non portandoci mai a destinazione.
Ho timori soprattutto per la privacy: le auto di Google potranno collezionare dati su come mi sposto e quando.
In caso di incidente con nessuno al volante, non è chiaro di chi sarà la responsabilità civile. E a chi tocca pagare l'assicurazione? All'utente o a Google? O allo Stato?
Sarà esposta ad attacchi hacker o terroristici: di fatto avremo minore sicurezza sulle strade.
Se il sistema prevede un urto inevitabile, potrebbe trovarsi di fronte a scelte etiche insormontabili. Uccidere un anziano o un bambino? Due uomini o un bambino? Un uomo o una donna? Uscire di strada o urtare altri veicoli o pedoni? Andare addosso a un SUV o a un'utilitaria?
Rispetto alle auto tradizionali impiegheranno troppo tempo ad arrivare a destinazione, non potendo superare i limiti di velocità o fare manovre azzardate.
I tassisti non esisteranno più: già immagino le loro legittime proteste.

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