[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-07-2019]
Sono due le novità importanti che Chrome 76, l'ultima versione del browser di Google, porta con sé: il blocco di Flash per impostazione predefinita, e quello del rilevamento della modalità Incognito.
Sulla prima di queste due caratteristiche non c'è molto da dire, e probabilmente nessuno se ne lamenterà: Adobe ha intenzione di dire addio a Flash alla fine del prossimo anno, e anche Mozilla è già pronta a eliminarlo da Firefox.
Sulla seconda, invece, c'è qualche spiegazione da dare.
La modalità Incognito è nata per consentire agli utenti di navigare senza lasciare alcuna traccia delle loro attività sul PC, impedendo la conservazione della cronologia e l'impostazione dei cookie.
Alcuni utenti particolarmente intraprendenti hanno però scoperto che grazie a essa era possibile accedere ai contenuti di certi siti protetti da paywall non troppo sofisticati, evitando quindi di pagare.
Così i gestori hanno iniziato ad applicare delle contromisure: hanno scoperto che esisteva un modo per rilevare se un visitatore stesse adoperando la modalità di navigazione in incognito.
Per evitare di lasciare tracce della navigazione sul dispositivo, la modalità Incognito disabilita l'API Filesystem di Chrome: rilevando dunque l'attivazione o meno di questa API un sito può capire che modalità il visitatore stia utilizzando e agire di conseguenza.
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Tutto ciò, almeno, era possibile prima di Chrome 76. Con questa versione il cambiamento dell'API Filesystem è stato modificato e non può più essere sfruttato per rilevare la navigazione nascosta.
I paywall meno avanzati, che generalmente fanno uso di cookie e non richiedono il login da parte dell'utente, possono quindi nuovamente essere aggirati senza troppa fatica: i gestori dei siti dovranno pensare ad altri sistemi per proteggere i propri introiti.
Google si dice pronta a supportare i siti che usano questi metodi per proteggersi dalle visite "a sbafo", aiutandoli a sviluppare nuove soluzioni, ma ricorda anche che «qualsiasi sistema basato sul rilevamento della navigazione privata indebolisce i principi alla base della modalità Incognito».
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