Ci sarà una ragione se era chiamata Mistake Edition.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-09-2020]
Lo scorso agosto abbiamo ricordato i 25 anni di Windows 95, un sistema operativo che, nel bene e nel male, viene ricordato con affetto e nostalgia dagli utenti di allora: nonostante i suoi difetti gli vengono generalmente riconosciuti i pregi e le innovazioni di cui è stato portatore.
Il 14 settembre è stata l'occasione di un ulteriore anniversario, sempre legato ai sistemi operativi di Microsoft ma probabilmente ricordato con meno gioia: quello di Windows Me.
La più bistrattata versione di Windows, l'ultima della serie 9x, compie infatti vent'anni, essendo stata rilasciata il 14 settembre 2000.
Le stranezze di Windows Me cominciano sin dalla tempistica decisa da Microsoft. Il rilascio avvenne infatti a soli sette mesi da quello di Windows 2000, una versione di Windows basata su Windows Nt (lo stesso core, debitamente aggiornato, che troviamo in Windows 10) e che è stata subito apprezzata per le sue robustezza e stabilità.
Windows 2000 aveva però una pecca, se così si può dire: soffriva di una mancanza di compatibilità con molte periferiche usate in ambito domestico.
Per non far sentire abbandonati a sé stessi gli utenti domestici, che con l'avvicinarsi del nuovo millennio rischiavano di considerare un po' "vecchio" il pur perfettamente funzionante Windows 98, e a causa dei ritardi del progetto Whistler (che sarebbe diventato Windows Xp), Microsoft decise di pubblicare un'ultima versione di transizione della famiglia 9x: Windows Me, appunto.
Pur basato su Ms-Dos come Windows 95 e Windows 98, Windows Me faceva di tutto per nasconderlo, per esempio nascondendo la possibilità di riavviare in modalità Dos pura, con grande scorno soprattutto dei videogiocatori.
Introduceva poi tutta una serie di novità, dalle icone analoghe a quelle di Windows 2000 fino alla prima incarnazione del Ripristino della Configurazione di Sistema, passando per tutta una serie di applicazioni multimediali come Windows Movie Maker e Windows Media Player 7, senza dimenticare lo Universal Plug and Play.
Il guaio è che ogni aspetto del sistema sembrava colpito da instabilità e inaffidabilità: episodi di freeze del sistema e crash (con le famose schermate blu della morte) erano tutt'altro che infrequenti, e la fama di Windows Me ne risentì tanto che la rivista Pc World tradusse l'acronimo in Mistake Edition (Edizione dell'errore).
La dicitura Me nel nome stava in realtà per Millennium Edition, almeno nelle intenzioni iniziali di Microsoft; poi questo fatto venne un po' nascosto nelle campagne pubblicitarie, che per lo più lasciavano intendere che con me Microsoft intendesse il pronome, sottolineando come - grazie alla spiccata vocazione multimediale - Windows Me forse un'edizione di Windows che ogni utente poteva considerare "propria".
Tutto ciò non avvenne, e molti tornarono a Windows 98. Altri decisero di adottare Windows 2000 (a volte copiandolo illegalmente dai Cd-Rom aziendali), e qualcuno si rassegnò al comportamento imprevedibile di Windows Me fino all'arrivo di qualcosa di meglio.
Questo "qualcosa" non tardò, anche se inizialmente non era proprio un gioiello di stabilità: Windows Xp venne rilasciato il 25 ottobre 2001, poco più di un anno dopo il rilascio di Windows Me, la cui breve vita venne rapidamente consegnata alla storia.
Qui sotto, lo spot di lancio di Windows Me.
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