[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-08-2022]
Quest'anno, il mese di agosto non è soltanto dedicato alle ferie: è anche il periodo in cui si verifica un anniversario importante per la storia dell'informatica.
Il computer più venduto al mondo, il Commodore 64, compie infatti 40 anni, essendo stato messo in vendita negli Stati Uniti nell'agosto del 1982.
Il Commodore 64 non fu il primo modello di home computer a 8 bit realizzato da Commodore International, ma fu certamente il più famoso: succeduto al Commodore PET e al Commodore VIC-20, era così orgoglioso del proprio, esagerato quantitativo di RAM (ben 64 Kbyte, non tutti a disposizione dell'utente) da far sì che quell'indicazione facesse parte del nome.
Non fu peraltro soltanto la dotazione di memoria (seriamente notevole, per un computer che costava meno di 600 dollari nel 1982) a decretare il successo del Commodore 64, che in patria riuscì a conquistare una quota di mercato tra il 30% e il 40%: volendo considerare il solo hardware, bisogna per lo meno ricordare il leggendario chip SID (MOS 6581), responsabile della riproduzione dei suoni, e il VIC-II, che gestiva la grafica.
Cuore del Commodore 64 era il processore MOS 6510, dotato di una frequenza di clock pari a 1 MHz, un derivato del MOS 6502 ma dotato di registri aggiuntivi per la gestione diretta del datassete, il lettore/registratore di cassette.
Naturalmente, fondamentale per la diffusione del Commodore 64 fu anche il software: non tanto quello per la produttività personale o per l'ufficio, pure esistente, ma i videogiochi, che facevano dell'home computer l'oggetto del desiderio di milioni di bambini (e non solo).
I dati di vendita del Commodore 64 non sono chiarissimi: le cifre disponibili variano parecchio, da circa 12 a circa 30 milioni di esemplari venduti; tuttavia, è il Guinness dei Primati stesso a consacrare questo modello come il computer più venduto al mondo e, se stiamo a quanto dichiarato a suo tempo da Jack Tramiel, fondatore di Commodore, i numeri reali potrebbero aggirarsi intorno ai 20 milioni.
Tale successo raggiunse anche l'Europa, sebbene il Vecchio Continente abbia generato alcuni rivali degni di nota: lo ZX Spectrum di sir Clive Sinclair, in primis, e la linea di home computer di Amstrad, il cui modello più famoso fu forse il CPC-464.
Oggi, il Commodore 64 è un oggetto per collezionisti che negli ultimi anni ha visto un ritorno importante di popolarità: non soltanto gli esemplari tuttora in circolazione (funzionanti o meno) sono contesi dagli appassionati, ma è tutto un fiorire di canali YouTube dedicati al retrocomputing in generale e alla Commodore in particolare, per non parlare dei diversi emulatori, online e no, che consentono di provare, almeno in parte, ciò che doveva provare un appassionato di informatica quattro decenni fa.
Chi volesse tra le mani qualcosa di concreto può poi considerare prodotti come il C64 Mini mentre, per testimoniare la vitalità di una piattaforma che sembrerebbe non aver più spazio nel mondo dell'informatica di oggi, non possiamo non segnalare come a tutt'oggi ci siano programmatori che rilasciano nuovi giochi proprio per il Commodore 64.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
zeross