[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-02-2024]
La navigazione privata o modalità di navigazione in incognito delle app per sfogliare il Web è molto usata quando si vuole visitare un sito senza lasciare tracce di averlo fatto, per qualsiasi ragione, ma nel caso di Google Chrome c'è ben poco di incognito nella modalità in incognito.
Google e vari siti gestiti da altre aziende, infatti, raccolgono dati personali anche durante la navigazione in incognito. Lo sappiamo grazie a un'azione legale avviata nel 2020 in California contro Google per violazione della privacy, che ha fatto emergere questa situazione.
Gli utenti esperti sanno già che le modalità private o in incognito dei browser impediscono che alcuni dati vengano conservati sul loro dispositivo, ma non bloccano il tracciamento da parte di siti Web o di fornitori di accesso a Internet. Ma i non esperti non lo sanno, e attualmente quando avviano Chrome in modalità incognito vedono le parole molto categoriche "Ora puoi navigare in privato", presumono giustamente di navigare in privato e non vengono avvisati che Google raccoglie dati su di loro anche in questa modalità. L'avviso parla solo del fatto che l'attività potrebbe essere comunque visibile "ai siti web visitati, al tuo datore di lavoro o alla tua scuola" oppure "al tuo provider di servizi Internet", ma non dice nulla sul ruolo di Google.
Le future versioni di Chrome parleranno invece di "navigare in modo più privato", dichiareranno che i siti web visitati in modalità incognito raccolgono comunque dati, e specificheranno che lo fa anche Google.
Ma allora, la modalità in incognito a cosa serve esattamente? Serve a non lasciare tracce sul dispositivo che si sta usando. Per esempio, se usa il computer o lo smartphone di un amico o di un collega per controllare la propria posta oppure i propri account social, la modalità incognito impedirà che il vostro nome utente e soprattutto le vostre password vengano conservate sul dispositivo del vostro amico o collega. Tutto qui. Se avete usato la modalità incognito per anni pensando di essere invisibili, rassegnatevi: Google e i siti che avete visitato sanno benissimo che cosa avete fatto. Se volete essere realmente invisibili online, servono app apposite e servono comportamenti piuttosto impegnativi. Ma questa è un'altra storia.
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