Guidata da Nextcloud, la coalizione si sente come Netscape al tempo della guerra contro Internet Explorer.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-11-2021]
Una coalizione di diverse aziende ed enti europei, guidata dalla tedesca Nextcloud, ha deciso di portare Microsoft davanti all'Antitrust europeo e a quello tedesco (e progetta di includere presto anche quello francese).
L'accusa nasce da una situazione che, come spiega la coalizione stessa, richiamerebbe quella che s'era creata al momento di massimo splendore di Internet Explorer: abuso di posizione dominante tramite l'integrazione di certi servizi in Windows, il sistema operativo più diffuso.
Nel caso specifico, li problema riguarda in particolare la presenza, in Windows, di OneDrive, il servizio di cloud storage: esso viene installato insieme al sistema operativo e, così facendo, acquisisce una visibilità che i concorrenti semplicemente non possono aspirare a ottenere.
C'è dell'altro: nel mirino ci sono anche i servizi di Microsoft 365, «integrati sempre più in profondità» in Windows, e Microsoft Teams, scelto per default in Windows 11.
«Tutto ciò» - spiegano gli accusatori - «rende quasi impossibile competere con i loro servizi SaaS.
Nextcloud e soci contestano peraltro l'attuale panorama dell'IT nel suo complesso, comprendendo anche gli altri giganti della tecnologia nella loro critica: «Considerando il contesto più ampio, vediamo che nel corso degli ultimi anni Microsoft, Google e Amazon hanno visto crescere la loro quota di mercato fino a raggiungere il 66% del mercato europeo complessivo, mentre i fornitori locali sono scesi dal 26% al 16%».
Tutto ciò sarebbe successo non perché i prodotti di questi pezzi da novanta siano intrinsecamente migliori di quelli della concorrenza ma perché essi avrebbero abusato della loro posizione di forza in certi settori per conquistarne una analoga in altri settori.
«È una situazione simile a quella degli anni ‘90, quando Microsoft integrò Internet Explorer in Windows per competere con Netscape. Non si tratta di un caso. Altre grandi aziende tecnologiche, come Amazon e Google, stanno facendo la stessa cosa, e la UE dovrebbe prendere posizione» sostengono i componenti della coalizione.
In particolare, all'Unione Europea viene chiesto innanzitutto di vietare che i servizi di Microsoft siano preinstallati, allegati o anche soltanto favoriti in altri prodotti dell'azienda, affinché la concorrenza tra le varie aziende possa avvenire su un piano di parità.
In secondo luogo, Nextcloud e compagni chiedono che vengano adottati standard aperti e che sia assicurata l'interoperabilità, garantendo così agli utenti possibilità di scelta.
In effetti, le parole chiave usate nei comunicati che annunciano l'azione presso le due autorità antitrust sono davvero le stesse adoperate in passato, sia al tempo della "guerra dei browser" sia quando la discussione si spostò sui formati proprietari usati da Microsoft Office prima dell'introduzione di Office Open XML.
L'elenco delle realtà che supportano l'azione di Nextcloud comprende diversi nomi noti nel panorama tecnologico, da The Document Foundation alla Free Software Foundation Europe.
Naturalmente al momento è presto per sapere se le accuse verranno considerate fondate e se, come accaduto per Windows Media Player (che ha portato alla nascita delle edizioni N di Windows), anche OneDrive darà origine a una versione europea di Windows priva del servizio.
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