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Il copyright, tra mercato legale e pirateria. Le schede dei relatori: GENNARO FRANCIONE

7 Maggio 2012 | Autore:
Il copyright, tra mercato legale e pirateria. Le schede dei relatori: GENNARO FRANCIONE

Convegno: “La crisi del diritto d’autore. Il copyright, tra mercato legale e pirateria”.

Le schede dei relatori

Nome: Gennaro

Cognome: Francione

Titolo: Giudice e drammaturgo

Riferimenti:

www.laleggepertutti.it/9890_il-diritto-dautore-di-fatto-abrogato-ancora-sulla-sentenza-anti-copyright-e-sulla-legittima-difesa-sociale

Pensiero

Breve intervista

La Legge per Tutti: Ritiene che il download di un cd digitale equivalga al furto di un cd fisico?

Gennaro Francione: Una premessa necessaria a quanto vado a dire.

Il 15 febbraio 2001, in veste di giudice monocratico del Tribunale Penale di Roma, assolsi quattro venditori extracomunitari di cd contraffatti per aver agito per stato di necessità (bisogno di alimentarsi) e per analogia con lo sviluppo anticopyright in Internet dove a quel tempo già la gente in massa scaricava liberamente da Napster.

Per rispondere alla sua domanda, nella prospettiva anticopyright non esiste più furto del diritto d’autore, diritto che appartiene all’Umanità e non al singolo autore. L’Umanità non può rubare a se stessa.

Riporto dalla mia sentenza anticopyright. “Il fatto è che la strategia del regalo è uno dei punti centrali nel mondo digitale, tanto che si parla di free economy, economia del gratis appunto, o di gift economy, economia del regalo. Nell’età dell’accesso si passa da relazioni di proprietà a relazioni di accesso. Quello di proprietà privata è un concetto troppo ingombrante per questa nuova fase storica dominata dall’ipercapitalismo e dal commercio elettronico, nella quale le attività economiche sono talmente rapide che il possesso diventa una realtà ormai superata.

LLPT: Ritiene che la magistratura, allo stato attuale, abbia una chiara visione di quelli che sono i danni arrecati alle major dalla pirateria?

G.F.: La magistratura spesso applica la legge pedissequamente, pur avendo una coscienza vigile nei confronti della materia sottoposta al suo esame. Quando emisi la sentenza anticopyright fui criticato da colleghi i quali erano i primi a sostenere che penalizzare la materia era eccessivo, bastando semplici sanzioni amministrative. A fronte di una legge ingiusta i giudici rigorosi la applicano comunque; io ritengo antisocraticamente che bisogna ribellarsi, trovando escamotage tecnici per umanizzarla. Ciò è un dovere di giustizia ai sensi dell’art. 3, 2° co. Cost. che impone allo Stato (ivi compreso il terzo potere, i giudici) di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

LLPT: Alla luce del fatto che molti utenti in rete abbiano perso il concetto di disvalore del download illegale, ritiene che la legge debba riformarsi e adeguarsi al nuovo “sentire popolare” o che al contrario debbano incrementarsi le sanzioni per ripristinare il valore della illegalità di tali comportamenti?

G.F.: La legge si deve adeguare: il diritto d’autore va drasticamente ridotto e tutelato al più dal punto di vista morale, ma l’arte va regalata al popolo che ha il diritto e dovere costituzionale di elevarsi nello spirito gratuitamente. Bisogna costruire una gigantesca Cyberteca universale dove il singolo prodotto artistico (romanzo, musica, film etc,) va obbligatoriamente depositato per poterne il popolo usufruire intanto digitalmente. Ciò in una strategia umanistica e di evoluzione rivoluzionaria in cui il Sapere prevalga sull’Economia.

Ormai gli argini sono rotti e il copyright è in agonia. Se i giudici del mondo volessero mettere dentro tutti quelli che scaricano da internet non basterebbe un continente come l’Australia per contenerci tutti!

Leggi le schede degli altri relatori:

avv. Guido Scorza

avv. Fulvio Sarzana

avv. Angelo Greco

dott.ssa Tiziana Scarpelli

avv. Leopoldo Lombardi

 

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