Il portale di aste l'aveva acquistato nel 2005 per 2,1 MLD DI Dollari
Skype venduto per 1,8 miliardi di euro
eBay ha ceduto il 70% del servizio di telefonia online a un gruppo di investitori privati. Ai due fondatori resta il 14%
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DETTAGLI - L'operazione, annunciata il 1° settembre, valuta Skype 2,75 miliardi di dollari. eBay mantiene il controllo del 30% e incassa 1,9 miliardi di dollari in contanti (1,28 miliardi di euro). Nel gruppo di investitori ci sono Silver Lake, Index Ventures, Andreessen Horowitz e Canada Pension Plan Investment Board. La finalizzazione della cessione mette fine all'infelice matrimonio fra eBay e Skype. Il portale di aste l'aveva acquistato nel 2005 per 2,1 miliardi di dollari, una cifra da subito valutata eccessiva dagli analisti. Per sconfiggere il concorrente Google, l'allora numero uno Meg Whitman mise sul piatto, oltre ai due e passa miliardi, anche lauti incentivi per gli azionisti della società di servizi telefonici, arrivando a pagare complessivamente circa 3 miliardi di dollari. L'unione è da subito risultata difficile ma l'uscita di Whitman lo scorso anno ha accelerato le procedure di separazione.
ACQUIRENTI - Zennstrom e Friis hanno provato ad acquisire il controllo sulla loro creatura insieme ad alcuni investitori, ma la loro offerta è stata bocciata perché troppo bassa. Il successore di Whitman, John Donahoe, sin dal giorno del insediamento ha dichiarato che avrebbe speso del tempo nell'operazione. Un esame che si è tradotto nell'annuncio dello spin-off di Skype e la sua quotazione nella prima metà del 2010, in seguito alle pressioni sul management del sito di aste da parte degli investitori. Nonostante l'annuncio, però, eBay ha continuato a cercare possibili acquirenti per Skype, arrivando a trattare - secondo indiscrezioni - anche con Google, che alla fine ha gettato la spugna sulla scia dei timori che l'acquisto avrebbe irritato le compagnie di telefonia mobile con le quali ha legami per Android. La ricerca di una acquirente è andata dunque avanti, fino a oggi.
DUE CAUSE - Nelle ultime settimane Zennstrom e Friis hanno presentato due cause che hanno rischiato di complicare la cessione della società: la prima riguarda l'utilizzo da parte di Skype di tecnologie prodotte dalla Joltid, società che fa capo ai due fondatori, oggetto di un accordo ormai scaduto con eBay; nella seconda azione legale i due sostengono che Mike Volpi, ex dipendente di una delle loro società e attuale partner di una delle aziende con le quali eBay ha raggiunto l'accordo per Skype, abbia usato informazioni confidenziali in suo possesso per chiudere l'intesa.
20 novembre 2009(ultima modifica: 21 novembre 2009)

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