Milena Gabanelli

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Milena Gabanelli nel 2011

Milena Jole Gabanelli (Nibbiano, 9 giugno 1954[1]) è una giornalista, autrice televisiva e conduttrice televisiva italiana.

Ha collaborato come freelance con la Rai in programmi televisivi di inchiesta[2] e successivamente con il Corriere della Sera, dove cura Dataroom[3], e LA7.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha vissuto fino a 19 anni a Desio, in Brianza, si è poi trasferita a Bologna, dove si è laureata al DAMS con una tesi in Storia del cinema.[4] Collabora con la Rai dal 1982,[5] iniziando con la realizzazione di programmi di attualità per la terza rete regionale.[4] Sempre nel 1982 partecipa al Festival del Cinema di Venezia con il documentario A Jean Eustache sul regista francese Jean Eustache.[6]

Nei primi anni novanta Milena Gabanelli partecipa all'introduzione in Italia dei nuovi canoni del videogiornalismo,[7][8] lavorando da sola con una videocamera portatile,[4] che crea uno stile più diretto nelle interviste e in generale nel modo di fare programmi televisivi. Nel 1999 svolge l'esame di stato per diventare giornalista professionista, ma non lo supera perché bocciata all'orale. Per questo ancora oggi è soltanto una giornalista pubblicista.[9]

Speciale Mixer[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1989 inizia la collaborazione per la trasmissione di Giovanni Minoli Speciale Mixer. Il suo primo lavoro è la Cina delle zone economiche speciali (1989), poi c'è il Vietnam, la Cambogia. Nel 1990 realizza un reportage sull'isola Pitcairn, dove vivono tuttora i discendenti degli ammutinati del Bounty,[5] dove risiede per un mese[10][11][12]. Poi c'è l'India dei venditori di reni, i deformi di Semipalatinsk (in Kazakistan, dove per 40 anni si sono fatti i test atomici), la yakuza giapponese.

Inviata di guerra[modifica | modifica wikitesto]

Come inviata di guerra Milena Gabanelli si è recata in varie regioni del mondo dove vi erano conflitti armati per documentare le atrocità commesse e la vita difficile dei sopravvissuti. Tra queste: ex Jugoslavia, Cambogia, Vietnam, Birmania, Sudafrica, Nagorno Karabakh, Mozambico, Somalia, Cecenia. Sua è una biografia del generale Võ Nguyên Giáp, raccontata da lui medesimo nel 1998.

Effetto Video8 Professione reporter[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1994 Giovanni Minoli le offre di occuparsi di un programma sperimentale su Rai 2 Effetto Video8 - Professione reporter, che fino al 1996 manda in onda i servizi realizzati dai neo-videogiornalisti.[4] Il programma ha metodi produttivi particolari: usa in parte mezzi interni (per la progettazione e l'edizione del programma) e mezzi esterni, cioè l'acquisto dei servizi da autori freelance, che si pagano le spese e lavorano in modo autonomo, pur sotto la supervisione di responsabili della Rai.[13]

Report[modifica | modifica wikitesto]

Milena Gabanelli durante una puntata di Report

Nel 1997 nasce Report, in onda su Rai 3, all'epoca diretta da Giovanni Minoli, di cui è autrice e conduttrice. Negli anni il programma è diventato il più noto format di giornalismo investigativo in Italia. Affronta soprattutto temi di carattere economico, ma anche argomenti legati alla salute, alla giustizia, inefficienze dei servizi pubblici, e di questioni legate al crimine organizzato: ecomafia, servizi segreti,[14] etc.

La trasmissione è stata anche soggetta a querele a causa dei delicati argomenti trattati.[15] I giornalisti di Report sono Sabrina Giannini, Bernardo Iovene, Sigfrido Ranucci, Stefania Rimini, Roberto Pozzan, Giuliano Marrucci, Paolo Mondani, Giovanna Boursier, Michele Buono, Emilio Casalini, Luca Chianca, Emanuele Bellano, Claudia di Pasquale, Giorgio Mottola, Giulio Valesini.

Tra i problemi più grandi che ha avuto per le sue inchieste giornalistiche con Report vi fu la polemica con le Ferrovie dello Stato, che le chiesero danni per 60 miliardi di lire.[4] Il 28 novembre 2016 conduce la sua ultima puntata di Report e, congedandosi con il pubblico[16], annuncia che dall'anno seguente sarà il suo co-autore Sigfrido Ranucci a condurre il programma.[17]

La conduzione di Report per molti anni le ha dato molta popolarità. Nell'aprile del 2013 è stata la più votata nella consultazione interna agli iscritti del Movimento 5 Stelle al fine di individuare il loro candidato alla Presidenza della Repubblica Italiana.[18] Ritenendosi inadeguata al ruolo di capo dello Stato, decide perciò di rinunciare alla candidatura.[19]

Collaborazione col Corriere della Sera e LA7[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017 si dimette dalla Rai per disaccordo sul suo ruolo di giornalista per l'azienda[20]. Inizia una collaborazione col Corriere della Sera, per il quale cura una rubrica[21] intitolata Dataroom, ed è editorialista di Sette. Nel settembre 2018 inizia la sua collaborazione con il TG LA7 condotto da Enrico Mentana: ogni lunedì viene ripresa una puntata di Dataroom e il conduttore le fa alcune domande sul tema affrontato; i due media fanno parte dello stesso gruppo editoriale controllato da Urbano Cairo.[22]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 2000 - Premiolino
  • 2001 - Premio Ilaria Alpi
  • 2002 - Premio Ilaria Alpi (conferito dalla critica)
  • 2002 - Premio Mario Francese, consegnato a Palermo dall'ordine dei giornalisti
  • 2003 - Premio Flaiano - consegnato a Pescara
  • 2003 - Premio giornalistico Roberto Ghinetti, assegnatole a San Miniato
  • 2003 - Premio Rocco Chinnici
  • 2005 - Premio INU, in occasione del XXV Congresso Nazionale dell'INU (Infrastrutture, Città e Territori)
  • 2005 - Premio Saint Vincent, assegnatole dall'ex Presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi
  • 2005 - Zolfanello d'oro dal Sindaco di Dogliani
  • 2006 - UN VA A ZEZZ 2006 Riolo Terme riconoscimento da AVIS e PRO LOCO
  • 2007 - Premio Max David per l'inviato speciale, organizzato dalla Associazione Max David per il Giornalismo
  • 2007 - Premio Città di Sasso Marconi per la comunicazione e il diritto di cittadinanza
  • 2007 - Premio Martinetto (conferito dall'Accademia delle Scienze di Torino)
  • 2008 - Premio "È giornalismo"[23]
  • 2008 - Premio Bravo Presentatore
  • 2008 - Rinuncia al Premio per la Comunicazione legato al Premio Letterario Internazionale Mondello, Città di Palermo, con le seguenti motivazioni: "Vorrei cedere il premio che il Rettore della Università Iulm intende conferirmi ad una collega più giovane e molto meritevole." E così a Sabrina Giannini verrà assegnato il Premio per la Comunicazione e a Milena Gabanelli il Premio Speciale del Presidente della Giuria, Giovanni Puglisi.[24]
  • 2009 - Premio Bravo Presentatore
  • 2009 - Premio Luigi Barzini conferito il 9 maggio ad Orvieto
  • 2010 - Premio Venere Donna 2010, Portovenere
  • 2010 - Premio Trabucchi alla Passione Civile, Illasi (VR)
  • 2011 - Premio Pio Manzù, Rimini. Presieduto da Mickhail Gorbaciov
  • 2011 - Premio Fionda di Legno conferito ad Albenga
  • 2012 - X Premio Reporteros del Mundo, Madrid
  • 2013 Premio Internazionale "G. Falcone - P. Borsellino" - Sezione impegno sociale (per il giornalismo di inchiesta)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Annuario dei Giornalisti Italiani edizione 2012, su annuariogiornalistiitaliani.it, Ordine dei Giornalisti, p. 916. URL consultato l'8 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2012).
  2. ^ Report.rai.it, scheda di Milena Gabanelli, su report.rai.it (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2007).
  3. ^ Milena Gabanelli e Alessio Ribaudo, Gite scolastiche, fuorilegge un pullman su 6, su Corriere della Sera. URL consultato il 15 novembre 2018 (archiviato il 18 settembre 2018).
  4. ^ a b c d e Filmato audio Gabanelli, reporter d'assalto per il Colle, La Repubblica, 16 aprile 2013. URL consultato il 16 aprile 2013.
  5. ^ a b Milena Gabanelli, su argomenti.ilsole24ore.com, ilsole24ore.com, 28 luglio 2016. URL consultato il 27 novembre 2019 (archiviato il 27 novembre 2019).
  6. ^ Un’inedita Milena Gabbanelli giovane regista: online il suo documentario su Eustache, su LaTuaNotizia, 17 luglio 2020. URL consultato il 18 luglio 2020 (archiviato il 18 luglio 2020).
  7. ^ Treccani Scuola - Il videogiornalismo: un nuovo incrocio di linguaggi, di Flaviano Masella [collegamento interrotto], su 62.77.55.137.
  8. ^ Gabanelli, Milena, su Treccani, Enciclopedia on line. URL consultato l'8 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2020).
    «ha iniziato a realizzare i suoi servizi senza l’ausilio di una troupe, introducendo così in Italia il videogiornalismo (1991)»
  9. ^ Milena Gabanelli: l'ultima vera reporter (e non chiamatela femminista) - MOW - Mowmag.com, su Men On Wheels. URL consultato il 15 novembre 2023.
  10. ^ Sull'isola con gli eredi del Bounty, su La Voce della profezia. URL consultato il 29 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2013).
  11. ^ Sull'isola con gli eredi del Bounty, su Voce della profezia. URL consultato il 26 maggio 2020 (archiviato il 5 luglio 2013).
    «Milena Gabanelli ai microfoni di Radio Voce della Speranza racconta la sua esperienza umana sull'isola, durante le riprese di Mixer.»
  12. ^ Giorgio Dell'Arti, Milena Gabanelli, su cinquantamila.corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 27 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  13. ^ Effetto video 8 - Professione reporter, su RaiPlay. URL consultato il 12 novembre 2023.
  14. ^ Report NIENT'ALTRO CHE LA VERITÀ Il caso Ilaria Alpi, su rai.it. URL consultato il 25 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2013).
  15. ^ Eni: Mandato a legali per querela trasmissione Report su gas, Repubblica.it, 28 maggio 2007. URL consultato il 13 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2007).
  16. ^ Gabanelli delusa dalla tv, IlFattoQuotidiano, 16 novembre 2017
  17. ^ Aldo Grasso, Il nuovo «Report» (senza Gabanelli) resta una bandiera della Rai, su corriere.it, www.corriere.it, 8 aprile 2017. URL consultato il 27 novembre 2019 (archiviato il 9 aprile 2017).
  18. ^ Gabanelli candidata del Movimento 5 Stelle alla Presidenza della Repubblica, su beppegrillo.it (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2013).
  19. ^ Gabanelli: «Continuo a fare la giornalista», su corriere.it, Corriere della Sera, 18 aprile 2013 (archiviato il 2 maggio 2013).
  20. ^ Annalisa Grandi e Redazione Online, Rai, Milena Gabanelli si dimette: «Con condizioni proposte impossibili risultati apprezzabili», su corriere.it, Corriere della Sera, 31 ottobre 2017 (archiviato il 4 novembre 2017).
  21. ^ Milena Gabanelli e Alessio Ribaudo, Targhe straniere, così gli italiani evitano tasse e multe, in Corriere della Sera, 27 marzo 2018. URL consultato il 23 settembre 2018 (archiviato il 30 marzo 2018).
  22. ^ Enrico Mentana, il colpo epocale: chi si porta al TgLa7, clamoroso in diretta. Cairo gode, la Rai piange, su liberoquotidiano.it, Libero. URL consultato il 4 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2018).
  23. ^ "È giornalismo" Premiata la Gabanelli, in Corriere della Sera, 17 dicembre 2007, p. 28.
  24. ^ Premio Mondello - Comunicato stampa, su fondazionebancodisicilia.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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