IBM compatibile

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L'IBM Personal Computer Model 5150 (PC IBM) uno dei primi PC ad essere prodotti.

IBM compatibile indica una categoria di personal computer simili ai modelli originali creati dalla IBM: il PC IBM, l'XT e l'AT.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1980 IBM decise di creare un tipo di computer dai costi contenuti in grado di contrastare l'ascesa dell'Apple nel mercato degli home computer; il 12 agosto 1981 venne presentato il primo PC IBM. Tra i sistemi operativi disponibili, il più richiesto e meno costoso è il PC DOS, versione dell'MS-DOS acquistato su licenza dalla Microsoft: quest'ultima, dopo un accordo con IBM, può vendere la propria versione del DOS per piattaforme non-IBM. Nell'hardware dell'IBM PC, l'unico elemento proprietario è il BIOS.

Durante gli anni seguenti appaiono sul mercato moltissime macchine basate sui processori 8086 e 8088, ma dotate di un'architettura diversa rispetto al PC IBM e di sistemi operativi personalizzati. Questa mancanza di standard influisce sulla qualità del software: un programma scritto in modo da indirizzare l'hardware in maniera diretta è più prestante di uno che eseguiva chiamata di sistema standard al sistema operativo, ma allo stesso tempo le software house dovranno scrivere diverse versioni per ogni tipo di computer. Per questo motivo, i produttori di software iniziano a scrivere programmi specifici per PC IBM, e quindi tutte le macchine non compatibili con esso iniziano a sparire dal mercato.

All'inizio degli anni novanta, col declino di IBM nella fascia dei personal computer, il termine IBM compatibile diventa obsoleto. Dalla seconda metà del decennio i produttori seguono l'evoluzione di quello che diventerà il sistema operativo più diffuso, ovvero Microsoft Windows: per indicare questo tipo di macchine viene saltuariamente utilizzato il nome Wintel, fusione tra Windows e la Intel.[senza fonte]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Generalmente, tutti i cloni dei PC IBM vengono creati senza l'approvazione o la partecipazione di IBM. Tra le aziende produttrici di questi cloni si possono citare la Columbia Data Products, l'Eagle Computer, la Compaq, la Commodore (con i Commodore PC), la Amstrad, la Olivetti, la Atari.

Questi computer sono basati sull'architettura x86 di Intel e, per essere compatibili tra loro, seguono una serie di disposizioni sui formati d'interfaccia, bus, memorie nel design delle schede madri. Anche molti server di fascia bassa e media sono basati su quest'architettura.

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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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