Anodo

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Schema di un anodo di zinco in una pila

Un anodo (dal greco ἄνοδος, salita)[1], nei sistemi elettrochimici, è l'elettrodo sul quale avviene una semireazione di ossidazione[2][3][4].

Nei dispositivi elettronici, l'anodo è il polo positivo. Nei circuiti in cui sono presenti sia celle (siano esse galvaniche o elettrolitiche) e sia dispositivi elettronici, anziché ricordare 3 definizioni (quella del generatore, quella dell'utilizzatore e quella della cella elettrolitica), si può efficacemente riassumere che sono anodi del circuito tutti i terminali in cui la corrente entra e sono catodi tutti i terminali da cui la corrente esce.

Tale termine fu coniato nel 1834 dal fisico Michael Faraday[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b ànodo in Vocabolario Treccani, su Treccani.it. URL consultato il 16 novembre 2022.
  2. ^ IUPAC Gold Book.
  3. ^ Zoski, p. 7.
  4. ^ Elettrochimica (PDF), su chimica.unipd.it. URL consultato il 18 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2009).
  5. ^ a b Copia archiviata (PDF), su uniroma2.it. URL consultato il 19 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2017).

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