Gravity (film)

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Gravity
Sandra Bullock e George Clooney in una scena del film.
Lingua originaleinglese, groenlandese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Regno Unito
Anno2013
Durata91 min
Rapporto2,39:1
Generefantascienza, thriller, drammatico
RegiaAlfonso Cuarón
SceneggiaturaAlfonso Cuarón, Jonás Cuarón
ProduttoreAlfonso Cuarón, David Heyman
Produttore esecutivoStephen Jones, Nikki Penny, Christopher DeFaria
Casa di produzioneWarner Bros., Heyday Films, Esperanto Filmoj
Distribuzione in italianoWarner Bros.
FotografiaEmmanuel Lubezki
MontaggioAlfonso Cuarón, Mark Sanger
Effetti specialiTim Webber, Chris Lawrence, David Shirk, Neil Corbould
MusicheSteven Price
ScenografiaAndy Nicholson, Mark Scruton, Joanne Woollard
CostumiJany Temime
TruccoPamela Westmore
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Gravity è un film del 2013 diretto da Alfonso Cuarón.

Il film, con protagonisti Sandra Bullock e George Clooney, ha aperto la 70ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, proiettato in anteprima mondiale il 28 agosto 2013 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema di Venezia.

La pellicola ha ottenuto 10 candidature all'86ª edizione dei Premi Oscar, aggiudicandosi 7 statuette: miglior regia ad Alfonso Cuarón, migliori effetti speciali, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior colonna sonora, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La dottoressa Ryan Stone è un'esperta ingegnere biomedico che affronta per la prima volta una missione nello spazio, la STS-157. Assieme a lei sullo Space Shuttle Explorer c'è l'astronauta Matt Kowalsky, in quella che sarà la sua ultima missione prima di andare in pensione. Durante una passeggiata all'esterno dello Shuttle per alcuni lavori di manutenzione sul telescopio spaziale Hubble, vengono avvertiti dal Controllo Missione di Houston riguardo ad un missile russo che ha colpito un satellite ormai in disuso la cui conseguente esplosione ha causato una reazione a catena che ha distrutto altri satelliti e quindi creato un'onda di detriti che si muove ad altissima velocità. Mentre l'equipaggio inizia in tutta fretta il processo di ritorno nell'Explorer per rientrare il prima possibile, i detriti colpiscono e danneggiano molto gravemente sia lo Shuttle che il telescopio e uccidono il collega Shariff e gli altri membri dell'equipaggio rimasti sulla navetta, lasciando Stone e Kowalsky da soli alla deriva nello spazio, senza comunicazioni con Houston, dato che anche i satelliti che garantivano i ponti radio sono stati danneggiati o distrutti.

Il comandante Kowalsky, l'unico a disporre di uno zaino jet, riesce a recuperare la dottoressa Stone che fluttuava nello spazio senza controllo dopo l'incidente e a trainarla con sé agganciandola con un cavo. Con lo Shuttle distrutto e in attesa del secondo passaggio della micidiale onda di detriti, la loro unica speranza è raggiungere la Stazione spaziale internazionale, distante pochi chilometri dal punto in cui stavano operando in orbita. Con il propellente esaurito i due superstiti riescono a raggiungere la stazione, tuttavia il comandante Kowalsky è costretto a sacrificarsi lasciandosi andare alla deriva nello spazio per evitare la stessa sorte anche alla dottoressa.

Affranta dal sacrificio del comandante, la dottoressa Ryan Stone, che nel frattempo ha quasi esaurito la propria riserva di ossigeno, riesce a penetrare nella Stazione Internazionale, danneggiata, disabitata e piena di oggetti fuori posto. Cerca di raggiungere il veicolo spaziale Sojuz in tutta fretta a causa del divampare di un incendio e di sganciarsi dalla stazione, ma il paracadute di frenata, apertosi a causa dell'impatto dei detriti, si è impigliato nella struttura della stazione e le impedisce di staccarsi. Solo tornando all'esterno potrà sganciare il paracadute, ma una nuova ondata di detriti ad altissima velocità la coglie mentre cerca di eseguire l'operazione e solo a fatica riesce a rientrare nel Sojuz mentre la Stazione Spaziale Internazionale viene distrutta.

Con la navetta russa pesantemente danneggiata e senza paracadute non può rientrare sulla Terra, pertanto, come ultima speranza, deve dirigersi verso la stazione cinese Tiangong 1. All'interno del modulo Sojuz, la dottoressa Stone riesce ad ottenere un contatto insperato via radio e tenta quindi di lanciare il mayday. Scopre, poi, di essere in collegamento con un radioamatore inuit sulla Terra e non con Houston come aveva per un attimo sperato. La donna sente, dall'altra parte, il guaito di alcuni cani e il pianto di un neonato che per qualche momento la rasserena. Il motore principale della Sojuz non si attiva e la donna, ormai disperata, è pronta a lasciarsi morire chiudendo l'erogazione di ossigeno nella capsula. Ad un tratto all'esterno della stazione appare Kowalsky - in realtà in un'allucinazione della dottoressa - che, entrando nel modulo, la scuote bonariamente dalla sua disperazione e le suggerisce di usare i razzi di atterraggio del modulo della navetta russa per imprimere il movimento sufficiente ad avvicinarsi alla stazione cinese. La Tiangong 1 viene così raggiunta, ma sta vistosamente perdendo quota.

A bordo della navetta di salvataggio cinese Shenzhou, sganciata dalla stazione cinese poco prima della sua distruzione all'ingresso nell'atmosfera, la dottoressa Stone riuscirà ad affrontare la rovente discesa nell'atmosfera terrestre e infine ad ammarare in un lago di una landa desolata di un luogo imprecisato, dove però sono già in arrivo i soccorsi preannunciati via radio durante la sua discesa.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatura[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto è nato molti anni prima della sua realizzazione; Alfonso Cuarón ha scritto la sceneggiatura, insieme al figlio Jonás, per la Universal Pictures, ma il progetto è stato poi cancellato dalla Universal per l'elevato costo e il rischio commerciale.[1] Successivamente lo script, insieme ai diritti di distribuzione, è stato acquistato nel febbraio 2010 dalla Warner Bros.[2]

Cast[modifica | modifica wikitesto]

Sandra Bullock al San Diego Comic-Con International del 2013 per promuovere il film

Warner Bros. ha inizialmente mostrato il progetto ad Angelina Jolie, ma l'attrice ha rifiutato il ruolo.[2][3] Furono poi considerate per il ruolo principale femminile, le attrici Marion Cotillard, Scarlett Johansson, Blake Lively, Rachel Weisz, Natalie Portman, Naomi Watts, Abbie Cornish, Carey Mulligan, Sienna Miller, Rebecca Hall e Olivia Wilde.[4][5] Prima di dare il ruolo a Sandra Bullock, la Warner scritturò Blake Lively prima, e Natalie Portman poi, che però declinarono il progetto.[1]

Per il ruolo di protagonista maschile, invece, era stato scritturato Robert Downey Jr., che tuttavia rifiutò[6] per il conflitto con le riprese dei film Iron Man 3 e The Avengers.[1] Successivamente, per il ruolo, sono stati presi in considerazione gli attori Daniel Craig, Tom Cruise, Tom Hanks, Harrison Ford, John Travolta, Bruce Willis, Russell Crowe, Kevin Costner e Denzel Washington.

Infine gli attori scelti per la parte sono stati George Clooney e Sandra Bullock.[7][8]

Sandra Bullock[modifica | modifica wikitesto]

L'attrice, anche grazie al Premio Oscar vinto nel 2010, riesce ad ottenere uno dei contratti più alti della storia del cinema: partendo dai 20 milioni di dollari di cachet per la sua partecipazione alla pellicola, ottiene il 15% del guadagno Warner per i diritti di noleggio e distribuzione del film, che si aggira intorno ai 50 milioni, arrivando ad un totale di 70 milioni di dollari.[9]

Per prepararsi alle riprese del film, la Bullock si è allenata intensamente per sei mesi mentre imparava la sceneggiatura del film. Oltre all'allenamento fisico, insieme al regista Cuarón, si è soffermata sul respiro del personaggio, che doveva rappresentare le emozioni della dottoressa Stone sia per lo stress causato dalla situazione che per la mancanza di ossigeno.

In contemporanea con l'allenamento, l'attrice ha dovuto imparare tantissimi spostamenti, precisi al secondo, per i vari cambi di ripresa delle cineprese, oltre ai movimenti naturali del personaggio.

L'astronauta Catherine Coleman ha chiamato la Bullock direttamente dalla Stazione spaziale internazionale per parlarle della vita nello spazio e dare consigli per l'interpretazione dell'attrice.

Budget[modifica | modifica wikitesto]

Il budget della pellicola è di 100 milioni di dollari.[10][11]

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese del film vengono effettuate con macchina da presa digitale Arri Alexa classica equipaggiata con lenti Arri Master Prime[12], per essere poi convertite in 3D durante la fase di post-produzione. La scena finale, ambientata sulla Terra, viene ripresa con fotocamera Arri 765 usando la pellicola da 65mm, per mettere in risalto il contrasto col resto del film[12].

Il film è entrato in lavorazione nel maggio 2011, e le riprese sono iniziate il 14 del mese stesso[13] e sono terminate il 6 luglio dello stesso anno.[10]

Il Lago Powell, zona delle riprese

Il film contiene circa 155 inquadrature, con una lunghezza media di 45 secondi ognuna, con conseguente risultato di avere minor numero di inquadrature ma più lunghe, rispetto ai tantissimi altri film della stessa durata[14]. Il piano sequenza della scena iniziale dura ben 17 minuti[15]

Luoghi delle riprese[modifica | modifica wikitesto]

Le scene che si svolgono nello spazio e negli interni delle varie stazioni spaziali, vengono realizzate nei Pinewood Studios e nei Shepperton Studios, entrambi nel Regno Unito,[16][17][18] mentre la scena sulla terraferma viene ripresa nel Lago Powell, in Arizona.[18]

Effetti speciali[modifica | modifica wikitesto]

La realizzazione degli effetti speciali è stata affidata alla società Framestore, già realizzatrice degli effetti speciali dei film Superman Returns, Il cavaliere oscuro e La bussola d'oro, per il quale ha vinto il premio Oscar ai miglior effetti speciali[19], e sono stati supervisionati da Tim Webber nella sede londinese della società[20], che ha partecipato anche nell'animazione e nella previsualizzazione delle varie sequenze del film. Gli effetti speciali appaiono in tutto il film, eccetto che in sole diciassette sequenze. Tim Webber ha anche annunciato che l'80% del film è composto da computer grafica, che comparato al 60% di Avatar rende meglio l'idea del lavoro effettuato[20]. Per simulare l'autenticità ed il riflesso della luce filtrata nello spazio, è stato costruito un sistema di illuminazione a comando manuale comprensivo di 1,8 milioni di LED controllati individualmente[21].

Il 3D, disegnato e supervisionato da Chris Parks, è stato creato in stereoscopia dalla Framestore e convertito dalla società Prime Focus, con supervisore Richard Baker, e aggiuntivi lavori di conversione della stessa Framestore.

Grazie all'eccellente lavoro, il film ha ottenuto il premio Oscar per i Migliori effetti speciali.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gravity: Original Motion Picture Soundtrack.

La colonna sonora del film è stata affidata al compositore Steven Price. Il 4 settembre 2013 viene distribuita online un'anteprima di 23 minuti della colonna sonora.[22] L'album Gravity: Original Motion Picture Soundtrack è stato pubblicato in digitale il 17 settembre 2013 e su CD il 1º ottobre, dall'etichetta discografica WaterTower Music, di proprietà della Time Warner.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Steven Price.

  1. Above Earth – 1:50
  2. Debris – 4:24
  3. The Void – 6:15
  4. Atlantis – 3:43
  5. Don't Let Go – 11:11
  6. Airlock – 1:57
  7. ISS – 2:53
  8. Fire – 2:57
  9. Parachute – 7:40
  10. In the Blind – 3:07
  11. Aurora Borealis – 1:43
  12. Aningaaq – 5:08
  13. Soyuz – 1:43
  14. Tiangong – 6:28
  15. Shenzou – 6:11
  16. Gravity – 4:35

Durata totale: 71:45

Altre tracce[modifica | modifica wikitesto]

Nel film si ascoltano altre canzoni, non presenti nell'album, che sono:

Nei trailer del film viene usato come tema musicale Spiegel im Spiegel, scritta dal compositore estone Arvo Pärt nel 1978.[23]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

David Heyman (sulla sinistra), Sandra Bullock e Alfonso Cuarón (sulla destra) al San Diego Comic-Con International del 2013

La tagline del film era:

«Non mollare ora.»

La pellicola è stata pubblicizzata durante il San Diego Comic-Con International, nel luglio 2013, con la presenza del regista Alfonso Cuarón e l'attrice Sandra Bullock. In quest'occasione, la Warner Bros. ha riservato un intero panel per promuovere il film, di cui è stato mostrato al pubblico un piano sequenza della pioggia di detriti.[24]

Trailer[modifica | modifica wikitesto]

Il primo teaser trailer della pellicola viene mostrato al CinemaCon di Las Vegas il 16 aprile 2013, dove la Warner Bros. ha mostrato il suo listino 2013 al pubblico.[25] In seguito la Warner Bros. annuncia la diffusione del trailer, specificando che durerà 1:25 secondi[26] che esce online il 9 maggio. Il teaser trailer italiano viene diffuso online il 28 maggio 2013.[27]

Nel primo trailer sono state aggiunte delle esplosioni e alcuni suoni che nel film non sono presenti, visto che nello spazio non c'è la diffusione del suono.[28]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Data di uscita[modifica | modifica wikitesto]

Il film inizialmente era programmato per il 21 novembre 2013,[29] ma viene poi anticipato al 4 ottobre 2013 nelle sale cinematografiche statunitensi, mentre in quelle italiane arriva il 3 ottobre.

Le date di uscita internazionali nel corso del 2013 sono state:[30]

Divieti[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato vietato ai minori di 13 anni, negli Stati Uniti d'America, per la presenza di "intense sequenze pericolose, alcune immagini inquietanti e linguaggio inadeguato"[31].

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Come nella gran parte delle altre nazioni, il titolo del film è rimasto immutato nell'edizione italiana.

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Il doppiaggio italiano è stato curato dalla società CDC Sefit group, mentre lo staff che ha curato l'edizione italiana è composto da:[32]

Edizioni home video[modifica | modifica wikitesto]

Il film viene distribuito nel mercato dell'home video in DVD, Blu-ray Disc e Blu-ray 3D. Sul mercato italiano, le tre edizioni arrivano a partire dal 26 febbraio 2014, distribuite da Warner Home Video. Di seguito le specifiche delle tre edizioni.

DVD[modifica | modifica wikitesto]

  • Durata: 87 minuti
  • Audio italiano in Dolby Digital 5.1
  • Sottotitoli in italiano per non udenti
  • Extra:
    • Collision Point: The Race to Clean Up Space (documentario)
    • Aningaaq (cortometraggio)

Blu-ray Disc e Blu-ray 3D[modifica | modifica wikitesto]

  • Durata: 90 minuti
  • Audio italiano in Dolby Digital 5.1
  • Sottotitoli in italiano per non udenti
  • Extra:
    • Collision Point: The Race to Clean Up Space (documentario)
    • Aningaaq (cortometraggio)
    • It Began With A Story - Gravity: Mission Control
    • Initial Challenges: Zero G And Long Shots
    • The Hues of Space – Gravity: Mission Control
    • The Poetry of Weightlessness - Gravity: Mission Control
    • Space Tech - Gravity: Mission Control
    • The Vastness of Gravity
    • Sandra and George: A Pair in Space
    • The Digital Pipeline - Gravity: Mission Control
    • Complete Silence - Gravity: Mission Control
    • Gravity: Behind the Visor - Shot Breakdowns
    • Dr. Stone's Rebirth - Shot Breakdowns
    • The New Sound of Action - Shot Breakdowns
    • Splashdown - Shot Breakdowns
    • Sandra's Surprise

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

In Italia il film ha incassato un totale di 6.418.000 euro[33], mentre a fine corsa il box office mondiale è arrivato a 716.392.705 dollari[34].

Fine settimana d'apertura[modifica | modifica wikitesto]

Nel suo primo fine settimana di apertura negli Stati Uniti d'America, Gravity ha incassato 55.785.112 dollari nelle 3.575 sale in cui è stato distribuito,[35] mentre nel primo fine settimana italiano il film ha incassato oltre 2 milioni di euro nelle 399 sale in cui è programmato.[36][37]

Grazie all'incasso del primo fine settimana negli Stati Uniti, Gravity è il film col miglior incasso d'apertura di sempre nel mese di ottobre[38] e anche nella stagione autunnale.[39]

Seguenti weekend[modifica | modifica wikitesto]

Nel secondo weekend statunitense il film incassa 43.188.256 dollari[40] (9 dei quali nelle sale IMAX), riportando così la miglior tenuta di sempre per un film che nel primo weekend ha incassato più di 40 milioni, con un calo di incassi del solo 21%.[41]. Inoltre è il miglior secondo weekend di sempre per film in formato IMAX[41]

Nel terzo fine settimana il film resta ancora in testa al botteghino statunitense incassando più di 31 milioni di dollari, con un calo del 28%, che segna un altro record straordinario di tenuta al box office,[42], mentre in Italia nel terzo weekend si ferma in quarta posizione, arrivando ad un incasso totale di 5,2 milioni di euro.[43]

Incassi 3D e IMAX[modifica | modifica wikitesto]

Nel primo fine settimana gli incassi nelle sale 3D sono stati l'80% del botteghino totale, mentre nel secondo fine settimana la percentuale è salita all'82%,[41] superando di netto anche Avatar, fermo al solo 71% degli incassi arrivati dal 3D.[44]

Il 7 febbraio 2014 la IMAX Corporation e la Warner Bros. hanno comunicato che la pellicola ha superato la soglia dei 100 milioni di dollari incassati in tutto il mondo nelle sole sale IMAX dal 3 ottobre.[45] Nello specifico ha incassato 48,6 milioni nelle 330 sale IMAX statunitensi e 51,5 milioni nelle 309 sale internazionali. È il terzo film nella storia ad aver superato la soglia dei 100 milioni, dopo Avatar e Il cavaliere oscuro - Il ritorno.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

I critici hanno espresso opinioni molto favorevoli riguardo al film, in particolare riguardo all'interpretazione di Sandra Bullock.[46][47] Anche il regista James Cameron ha espresso la sua opinione sul film, definendolo "Il miglior space movie mai realizzato".[48][49]

Sul sito Quickflix.com i critici hanno scritto riguardo al film: "Il vecchio adagio “Non fanno più film come una volta” dovrebbe essere cambiato, con “Gravity”, in “Non hanno mai fatto niente di simile prima”". Sean O'Connell di CinemaBlend.com lo ha definito: "Una discesa mozzafiato, un film da vedere assolutamente." Tom Huddleston di Time Out ha dichiarato: "Non è solo il film più bello dell'anno, è una delle conquiste più suggestive della storia del cinema e degli effetti speciali"[50].

In Italia, Gabriele Niola di MyMovies.it ha sottolineato la capacità del film di rinnovare l'immaginario spaziale: "La visione prettamente americana dello spazio, un luogo d'avventure in cui l'uomo deve combattere contro ogni avversità naturale, stavolta è fusa con quella promossa dallo storico rivale, il cinema sovietico degli anni '70, in cui lo spazio è il posto più vicino possibile alla metafisica, terreno di visioni interiori che diventano realtà e di incontro con il sé più profondo, fino a toccare anche l'idea di origine (o ritorno) alla vita di 2001: Odissea nello spazio in un momento di struggente bellezza, in cui il corpo di Sandra Bullock pare danzare con meravigliosa lentezza".[51]

Non sono tuttavia mancate critiche rivolte alla sospensione dell'incredulità necessaria per godere appieno del film, viste le molte imperfezioni legate alla possibilità reale di quanto accade nello spazio.[52]

Sul sito Internet Movie Database il film ha un voto di 7,8 su 10, mentre subito dopo l'uscita era al 35º posto della Top 250 con un voto di 8,6. Su Rotten Tomatoes il film registra un punteggio di recensioni positive di critici professionisti del 97%, risultando il film meglio recensito dell'anno e tra i 15 film con il punteggio più alto di sempre, con un voto di 9 su 10[53]. Anche su Metacritic il film ha un punteggio molto alto, del 96% delle recensioni positive[54].

Nell'agosto 2019 Empire, in occasione del suo trentennale, seleziona i trenta film più importanti degli ultimi trent'anni, uno per anno, selezionando Gravity come il più importante del 2013.[55]

Nel settembre 2019 il Guardian ha posizionato il film al trentaduesimo posto dei cento migliori film prodotti dopo il 2000.[56]

Nel dicembre 2019, i critici di BadTaste.it posizionano la pellicola al trentatreesimo posto dei cinquanta migliori film dal 2000 al 2019.[57]

Primati[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola ha segnato i seguenti primati cinematografici:

  • Miglior incasso d'apertura di sempre nel mese di ottobre
  • Miglior incasso d'apertura di sempre in autunno
  • Miglior tenuta di sempre nel secondo weekend per un film che nel primo ha incassato più di 40 milioni (calo di incassi del solo 21%)
  • Miglior secondo weekend di sempre per film in formato IMAX
  • Miglior tenuta di sempre nel terzo weekend (calo di incassi del solo 28%)
  • Maggior percentuale d'incassi di sempre per il 3D rispetto al botteghino totale (80% nel primo weekend e 82% nel secondo)
  • Miglior incasso per un film di fantascienza nell'anno 2013

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Accuratezza scientifica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Plausibilità scientifica di Gravity.

Poche settimane dopo l'uscita in sala, molti esperti e studiosi di fisica e astrofisica, nonché veri astronauti, hanno criticato, sia sulla carta stampata che online, la visione dello spazio fornita dal film, sottolineando a più riprese errori e imprecisioni.[58]

Pur apprezzando vari elementi, quali gli spettacolari effetti visivi e la colonna sonora, hanno messo in risalto come l'opera richieda una notevole sospensione dell'incredulità. Alcune premesse basilari della trama non potrebbero infatti accadere nella realtà. Tra gli aspetti più criticati, il modo con cui i protagonisti del film si muovono nello spazio, il tentativo di spostarsi dal telescopio Hubble alla stazione spaziale, impensabile senza un adeguato supporto tecnologico date le differenze orbitali, e l'improbabile rapida formazione di detriti. Molto apprezzata è stata invece la fedele riproduzione dello stesso telescopio Hubble e della stazione spaziale, nonché le vedute dello spazio profondo e della Terra dal punto di vista dei protagonisti.[59][60]

Opere derivate[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Aningaaq.

Alla 70ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e al Telluride Film Festival, viene presentato insieme al film un cortometraggio nato come spin-off e intitolato Aningaaq, scritto e diretto da Jonás Cuarón, che mostra ciò che avviene dall'altra parte della radio durante la conversazione tra la dottoressa Ryan Stone e un uomo sulla Terra.[61]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Justin Kroll, ‘Gravity’ Almost Starred Angelina Jolie and Robert Downey Jr., in Variety, 7 ottobre 2013. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 4 marzo 2014).
  2. ^ a b (EN) Claude Brodesser-Akner, Angelina Jolie Says No to Wanted 2, Killing the Sequel, su vulture.com, 26 febbraio 2010. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 9 luglio 2013).
  3. ^ (EN) Nicole Sperling, Angelina Jolie out of 'Wanted 2': Follow-up project not a lock, in Entertainment Weekly, 26 febbraio 2010. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 2 settembre 2014).
  4. ^ (EN) Adam Rosenberg, Robert Downey Jr. In Talks To Star In 'Children Of Men' Director Alfonso Cuaron's 'Gravity', su moviesblog.mtv.com, MTV, 15 marzo 2010. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2013).
  5. ^ (EN) Borys Kit, Blake Lively, Scarlett Johansson vie for sci-fi film, in Reuters, Los Angeles, 11 agosto 2010. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 9 luglio 2013).
  6. ^ (EN) Borys Kit, EXCLUSIVE: Robert Downey Jr. Eyeing 'How to Talk to Girls', in The Hollywood Reporter, 17 novembre 2010. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 5 aprile 2014).
  7. ^ (EN) Dave McNary, Clooney to replace Downey Jr. in ‘Gravity’, variety.com, 16 dicembre 2010. URL consultato il 29 giugno 2014 (archiviato il 15 febbraio 2014).
  8. ^ (EN) Justin Kroll, Sandra Bullock in talks for ‘Gravity’, variety.com, 6 ottobre 2010. URL consultato il 29 giugno 2014 (archiviato il 20 aprile 2014).
  9. ^ Quanto ha guadagnato Sandra Bullock con Gravity?, su badtaste.it, 27 febbraio 2014. URL consultato il 29 giugno 2014 (archiviato il 20 marzo 2014).
  10. ^ a b (EN) Gravity (2013) - Box office, su imdb.com. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 23 febbraio 2014).
  11. ^ (EN) Gravity (2013), su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 7 gennaio 2019).
  12. ^ a b (EN) Facing the Void, in American Society of Cinematographers, novembre 2013. URL consultato l'8 luglio 2014 (archiviato il 2 gennaio 2014).
  13. ^ (EN) Sarah Fitzmaurice, Feeling broody? George Clooney gets snap happy with Sandra Bullock and her son Louis on set of new film, in Daily Mail, 6 giugno 2011. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 15 novembre 2013).
  14. ^ (EN) Jordan Raup, Average Shot Length In Alfonso Cuaron’s 2-Hour ‘Gravity’ Revealed; 17-Minute Opening Take Confirmed, su thefilmstage.com, 11 aprile 2012. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 9 luglio 2013).
  15. ^ (EN) Gus Lubin, The 17-Minute Take In 'Gravity' Is A Masterpiece, su businessinsider.com, Business Insider, 5 ottobre 2013. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 27 febbraio 2014).
  16. ^ (EN) Gravity, su pinewoodgroup.com, Pinewood Studios. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 5 ottobre 2013).
  17. ^ (EN) Simon Dang, Producer David Heyman Says Alfonso Cuarón's 3D Sci-Fi Epic 'Gravity' Will Shoot This May, su blogs.indiewire.com, indiewire.com, 17 aprile 2011. URL consultato il 29 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2013).
  18. ^ a b (EN) Gravity (2013) - Filming Locations, su imdb.com. URL consultato il 29 giugno 2014 (archiviato il 10 febbraio 2014).
  19. ^ Marlen Vazzoler, Gravity – Per realizzare il rendering degli effetti speciali la Framestore ha dovuto mettere il turbo al suo acceleratore hardware, su blog.screenweek.it, ScreenWeek Blog, 18 maggio 2013. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 13 marzo 2014).
  20. ^ a b (EN) Gravity, su framestore.com, Framestore. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 27 febbraio 2014).
  21. ^ (EN) Tech Breakthroughs in Film: From House of Wax to Gravity, su entertainment.time.com, TIME. URL consultato l'8 luglio 2014 (archiviato il 1º febbraio 2016).
  22. ^ Francesca Cremonesi, Gravity, ascolta 20 minuti della colonna sonora del nuovo film di Alfonso Cuarón, in Best Movie, 5 settembre 2013. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 6 marzo 2014).
  23. ^ (EN) Forrest Wickman, Trailer Critic: Alfonso Cuarón’s Gravity, in Slate, 9 maggio 2013. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato l'11 marzo 2014).
  24. ^ Andrea Francesco Berni, Gravity al San Diego Comic-Con, su badtaste.it, 24 luglio 2013. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 9 settembre 2013).
  25. ^ Andrea Francesco Berni, CinemaCon: mostrato il primo teaser trailer di Gravity di Alfonso Cuaron, su badtaste.it, 17 aprile 2013. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 4 ottobre 2013).
  26. ^ Mirko D'Alessio, Gravity, di Alfonso Cuaròn: il teaser trailer è in arrivo!, su badtaste.it, 3 maggio 2013. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 4 ottobre 2013).
  27. ^ Gravity – Sandra Bullock e George Clooney nel teaser trailer italiano!, su blog.screenweek.it, ScreenWeek Blog, 28 maggio 2013. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 13 ottobre 2013).
  28. ^ (EN) Ben Child, Comic-Con 2013: five things we learned, in The Guardian, 22 luglio 2013. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato il 24 marzo 2014).
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