Kemal Kılıçdaroğlu

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Kemal Kılıçdaroğlu

Capo dell'opposizione
Durata mandato22 maggio 2010 –
5 novembre 2023
Capo di StatoRecep Tayyip Erdoğan
PredecessoreDeniz Baykal
SuccessoreÖzgür Özel

Presidente del Partito Popolare Repubblicano
Durata mandato22 maggio 2010 –
5 novembre 2023
PredecessoreDeniz Baykal
SuccessoreÖzgür Özel

Membro della Grande Assemblea Nazionale Turca
In carica
Inizio mandato3 novembre 2005
CircoscrizioneIstanbul, II distretto

Vicepresidente dell'Internazionale Socialista
Durata mandato21 agosto 2012 –
13 dicembre 2014
PredecessoreDeniz Baykal
SuccessoreUmut Oran

Dati generali
Partito politicoPartito Popolare Repubblicano
UniversitàGazi Universitesi
FirmaFirma di Kemal Kılıçdaroğlu

Kemal Kılıçdaroğlu (pronuncia turca: [ceˈmal kɯˌɫɯt͡ʃˈdaɾoːɫu], pronuncia italiana: /keˈmal kilit͡ʃˈdarolu/[1]; Nazimiye, 17 dicembre 1948) è un politico turco, già leader del Partito Popolare Repubblicano e capo dell'opposizione.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Kemal Kılıçdaroğlu nacque a Nazimiye nella provincia di Tunceli il 17 dicembre 1948 da famiglia musulmana alevita[2][3] e di etnia zaza.[4] Kılıçdaroğlu asserì però di essere di origine turcomanna.[5]

Laureatosi nel 1971 all’Accademia di Scienze Economiche e Commerciali di Ankara, entrò nel Ministero delle Finanze, dove - alla Direzione Generale dei Redditi - col tempo divenne vice direttore generale.

Nel 1991 fu direttore generale dell’Organizzazione per la sicurezza sociale degli artigiani e dei lavoratori autonomi. Dopo un periodo all’Organizzazione per la Sicurezza Sociale (SSK), diventò vice-segretario del Ministero del Lavoro e della Sicurezza Sociale e poi presiedette la Commissione sull’economia informale nell’ambito dei lavori di preparazione dell’ottavo piano di sviluppo quinquennale.

Nel 2002 venne eletto deputato del Partito Popolare Repubblicano nel seggio di Istanbul. Il suo contributo alle attività ispettive del Parlamento evidenzia le connessioni tra esponenti del partito di governo ed un’associazione caritatevole con sede in Germania (Deniz Feneri, ivi accusata di finanziamenti illeciti).[senza fonte]

È leader del Partito Popolare Repubblicano dal 22 maggio 2010; soprannominato il Gandhi turco per i suoi costumi ascetici,[6] portò il suo partito dal 21% al 25% nei suffragi elettorali in un quinquennio.

Nel 2012 venne eletto vicepresidente dell’Internazionale Socialista.

La marcia da Ankara a Istanbul[modifica | modifica wikitesto]

Nel giugno 2017 la giustizia turca condanna a 25 anni di carcere il giornalista e parlamentare del Partito Popolare Repubblicano Enis Berberoğlu, accusato di spionaggio e di avere fornito al quotidiano Cumhuriyet informazioni per uno scoop che ha messo in cattiva luce il governo.[7] La sentenza è la prima a colpire un membro del CHP da che l'immunità parlamentare è stata tolta ai deputati della Grande Assemblea Nazionale Turca, consentendo azioni giudiziarie soprattutto contro il Partito Democratico dei Popoli, rappresentante delle sinistre e del movimento curdo.

In risposta alla condanna, Kılıçdaroğlu indice e guida una marcia pacifica da Ankara ad Istanbul, chiedendo "un sistema giudiziario in cui la legge non venga utilizzata come strumento di oppressione" e sottolineando la necessità di "unire questo Paese così lacerato attorno al diritto alla giustizia e a valori democratici".[8] La marcia si conclude ad Istanbul con grande concorso popolare il 9 luglio 2017[9].

Dopo avere chiesto insieme ai suoi alleati politici di andare a elezioni anticipate, in un periodo di grande difficoltà economica per la Turchia, nel dicembre 2021 Kılıçdaroğlu inaugura la campagna elettorale.[10]

Elezioni presidenziali del 2023[modifica | modifica wikitesto]

Kılıçdaroğlu ha annunciato sul suo account e sui social media il 13 novembre 2021 che il CHP ha commesso degli errori in passato e ha deciso di intraprendere un viaggio di riconciliazione con il suo "Invito alla riconciliazione".[11]

Su convocazione di Kılıçdaroğlu, il 12 febbraio 2022, 6 leader dei partiti di opposizione (il presidente del Buon Partito Meral Akşener, il presidente del Partito del Futuro Ahmet Davutoğlu, il presidente del partito DEVA Ali Babacan, il presidente del Partito della Felicità Temel Karamollaoğlu) costituenti l'Alleanza della Nazione, si sono incontrati ad Ahlatlıbel, Ankara, per discutere una posizione comune su un sistema parlamentare rafforzato. Alla fine è stata ufficialmente annunciata un'alleanza elettorale chiamata la "Tavola dei sei".

Quando la questione di un candidato congiunto è stata sollevata, il 5 settembre 2022 Kılıçdaroğlu ha parlato della "Tavola dei Sei" nel programma mattutino di FOX TV "Çalar Saat" dicendo: "Se c'è un consenso su di me, io sono pronto a candidarmi alle elezioni presidenziali". Questa è stata la prima volta che Kılıçdaroğlu ha espresso apertamente la sua volontà di candidarsi alle elezioni presidenziali.[12][13] Ekrem İmamoğlu, sindaco di Istanbul, e Mansur Yavaş, sindaco di Ankara, hanno annunciato il loro appoggio alla candidatura di Kılıçdaroğlu.[14][15]

Il 6 marzo 2023 Kılıçdaroğlu ha annunciato la sua candidatura per le elezioni generali turche del 2023. Nei due turni elettorali del 14 e del 28 maggio ha ottenuto rispettivamente il 44,88% e il 47,84% dei voti, venendo battuto dal presidente uscente Recep Tayyip Erdoğan.

Congresso del CHP e sconfitta nel Partito[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 novembre del 2023 Kılıçdaroğlu dopo due turni di votazioni è stato battuto da Özgür Özel durante il Congresso del CHP perdendo la carica di capo del Partito.[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'accento tonico in turco cade sulla <a>, ma in italiano è presente nelle versioni "kilic-dàrolu" e "kilic-daròlu". La <ğ>, come anche in Erdoğan, è muta.
  2. ^ Turkey’s opposition: A new Kemal: Kemal Kılıçdaroğlu gives new hope to the Turkish opposition, Ankara, The Economist, 27 maggio 2010.
  3. ^ (TR) Alevi'yim ne var bunda, CNN Türk, 17 giugno 2011.
  4. ^ İdris Gürsoy, Kemal Kılıçdaroğlu, Kürt değil, Zaza kökenli., Aksyon, 13 settembre 2010.
  5. ^ Faruk Bildirici, Citizen Kılıçdaroğlu: Turkish opposition chief in his own words, Hürriyet, 11 luglio 2010.
  6. ^ secondo One for the opposition. The best way for Turks to promote democracy would be to vote against the ruling party, The Economist, 2 giugno 2011.; dissente Perché Kemal Kilicdaroglu non è il Gandhi turco, su lookoutnews.it, Lookout, 24 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2017)., che evidenzia come nel suo passato il premio di “Burocrate dell’Anno” (“Bureaucrat of the Year”) attribuito dal magazine Economic Trend.
  7. ^ (EN) Reuters in Ankara, Turkish opposition politician jailed for 25 years on spying charges, su the Guardian, 14 giugno 2017. URL consultato il 9 dicembre 2021.
  8. ^ Turchia: «Il vero golpe lo ha fatto Erdogan, ma noi resisteremo con la disobbedienza civile». Intervista a Kemal Kilicdaroglu, leader del Partito repubblicano del popolo Chp, Radio radicale, 29 giugno 2017: nell'intervista Kılıçdaroğlu ha dichiarato che "mai più un cittadino dovrà essere rinchiuso nelle carceri turche per le proprie idee: vogliamo vivere in un Paese democratico come qualsiasi altro Paese europeo", denunciando la ripresa della tortura nelle carceri turche, dove era sparita da metà degli anni Novanta allo scorso quinquennio.
  9. ^ Valter Vecellio, Turchia. Una marcia per il diritto, la legge, la giustizia, come quelle di Gandhi e di Luther King, Jobsnews, 9 luglio 2017 Archiviato il 9 luglio 2017 in Internet Archive..
  10. ^ (EN) Murat Yetkin, Kılıçdaroğlu Launches Election Campaign: I Have an Oath, su Yetkin Report | Siyaset, Ekonomi Haber-Analiz, Yorum, 5 dicembre 2021. URL consultato il 9 dicembre 2021.
  11. ^ (TR) "Helalleşme Yolculuğu Başlıyor", in Cumhuriyet Halk Partisi. URL consultato il 26 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2022).
  12. ^ (TR) "Kemal Kılıçdaroğlu'nun 'adaylığa hazırım' sözlerine 6'lı masadan yanıt geldi", in Cumhuriyet. URL consultato il 26 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2022).
  13. ^ (TR) "Kılıçdaroğlu’nun 'Adaylığa hazırım' mesajı, 6’lı masada nasıl yorumlandı?", in BBC News Türkçe. URL consultato il 16 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2022).
  14. ^ (TR) İBB Başkanı İmamoğlu: Her CHP'linin adayı Kılıçdaroğlu'dur, in NTV. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  15. ^ (TR) Mansur Yavaş'tan Kemal Kılıçdaroğlu'na adaylık desteği, in NTV. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  16. ^ (TR) Özgür Özel pazartesiyi işaret etti, in yeniçağ, 5 novembre 2023. URL consultato il 5 novembre 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Party Leader Biography, su chp.org.tr, Republican People’s Party. URL consultato il 14 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2011).
Controllo di autoritàVIAF (EN239283419 · ISNI (EN0000 0003 6961 1283 · LCCN (ENn98951696 · GND (DE1021412147 · WorldCat Identities (ENlccn-n98951696