X Development

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X Developement
Logo
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StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Forma societariaSussidiaria
Fondazione2010
Fondata daSebastian Thrun
Sede principaleMountain View
GruppoAlphabet
Persone chiaveAstro Teller (CEO)
Prodotti
Sito webx.company/

X Development (fino al 2015 Google X[1]) è una struttura semi-segreta fondata nel 2010 da Google, che si occupa di sviluppare importanti innovazioni tecnologiche. Si trova a Mountain View, poco più a nord della sede principale dell'azienda.[2]

Il lavoro in laboratorio è supervisionato da Sergey Brin, uno dei co-fondatori di Google, mentre il ricercatore e imprenditore Astro Teller dirige le attività.[3] Teller ha dichiarato che aspirano a migliorare la tecnologia di un fattore 10, e a sviluppare "soluzioni che sanno di fantascienza".

Secondo il New York Times, si tratta di un fantomatico laboratorio di ricerca avanzata, dove vengono studiati progetti futuristici, tra cui lenti a contatto che monitorano gli occhi e sistemi di intelligenza artificiale neuronale per il riconoscimento visivo e la computer vision.[4]

Un gran numero di aziende è stato acquisito e fuso in Google X, in particolare aziende di turbine, robotica, intelligenza artificiale, sviluppo di robot umanoidi, computer vision e biologia, come la Boston Dynamic.[non chiaro]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Logo dell'azienda (2010-2015)

Il laboratorio nasce nel 2010 con lo sviluppo di un'automobile a guida automatica.

Il 10 agosto 2015 Google ha annunciato il progetto di far passare il controllo degli X Labs da Google ad Alphabet, in base ad una ristrutturazione aziendale.

Progetti[modifica | modifica wikitesto]

I progetti di Google X sono spesso chiamati "moonshots". Non tutti i "moonshots" fanno parte di Google X, vi sono altri progetti, come Calico o il progetto di robotica di Google, che sono considerati "moonshot" ma non fanno parte di Google X.

A metà del 2014, Google ha dichiarato che vi sono otto progetti in sviluppo al Google X. I progetti resi pubblici includono:

Automobile a pilota automatico[modifica | modifica wikitesto]

Google sta progettando la Google driverless car, un'automobile controllata totalmente da un computer. Il progetto è guidato dall'ingegnere Sebastian Thrun, direttore dello Stanford Artificial Intelligence Laboratory e co-inventore di Google Street View. Il gruppo di Thrun ha sviluppato a Stanford il veicolo Stanley, vincitore del DARPA Gran Challenge del 2005, e il relativo premio di 2 milioni di dollari del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Al progetto lavorano 15 ingegneri, tra cui Chris Urmson, Mike Montemerlo e Anthony Levandowski.

Lo stato nordamericano del Nevada ha passato una legge nel giugno del 2011 riguardo agli esperimenti di auto senza pilota. La licenza è stata rilasciata per una Toyota Prius modificata con la tecnologia sperimentale di Google. Ad agosto 2012 la squadra ha annunciato che l'automobile ha percorso 300.000 miglia senza alcun incidente.

Project Wing[modifica | modifica wikitesto]

Project Wing ("Progetto Ala") è un progetto che punta a fornire spedizioni rapide in città utilizzando veicoli volanti, simili al progetto Amazon Prime Air. Quando il progetto è stato svelato il 28 agosto 2014, esso era stato già sviluppato segretamente nei laboratori Google per circa due anni, con test effettuati in Australia. I droni decollano verticalmente, poi ruotano in una posizione orizzontale per il volo. Alla fine del trasporto, vi è un piccolo circuito elettronico che rileva se il pacco ha toccato terra, lo rilascia e poi viene riposizionato nel corpo del veicolo. Il lancio del carico o l'atterraggio si sono rilevati metodi non realizzabili perché avrebbero potuto compromettere la sicurezza degli utenti.

Project Glass[modifica | modifica wikitesto]

Project Glass è un programma di ricerca di Google per sviluppare occhiali dotati di realtà aumentata. L'obiettivo di Project Glass è quello di fornire le informazioni attualmente disponibili sugli smartphone senza l'utilizzo delle mani, e consentire l'interazione con Internet attraverso comandi vocali.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  • Contact Lens: un progetto per sviluppare un metodo non invasivo per il controllo del livello di glucosio nel sangue dei pazienti diabetici;
  • Project Loon: un progetto per fornire a chiunque l'accesso ad Internet utilizzando palloni sospesi nella stratosfera;
  • Un bastone per le persone con tremori;
  • Un progetto per raccogliere informazioni genetiche e molecolari da abbastanza persone per determinare come dovrebbe essere un essere umano in perfetta salute;
  • Una piattaforma a nanoparticelle per la rilevazione di patologie;
  • Un polsino per il controllo della salute;
  • Una rete neurale artificiale per il riconoscimento vocale e la /computer vision/;
  • L'Internet of Things (IoT, letteralmente "internet delle cose"), un modo per connettere oggetti ad Internet.

Vi sono anche dei progetti che Google X ha considerato ma respinto, compreso un elevatore spaziale, considerato attualmente irrealizzabile, un hoverboard, troppo costoso in confronto ai benefici sociali, un jetpack utilizzabile da chiunque, considerato essere troppo rumoroso e poco efficiente dal punto di vista energetico, e il teletrasporto, che viola le leggi della fisica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Richard Adhikari, Google Dabbles in Dream Tech in Hush-Hush X Lab, in TechNewsWorld, 14 novembre 2011. URL consultato il 23 febbraio 2012.
  2. ^ Claire Cain Miller e Nick Bilton, Google X Lab of Wildest Dreams, in The New York Times, 13 novembre 2011. URL consultato il 23 febbraio 2012.
  3. ^ Spencer Ante, Hype and Hope: Test Driving Google's New Glasses, in Wall Street Journal, 11 settembre 2012. URL consultato l'11 settembre 2012.
  4. ^ At Google X, a Top-Secret Lab Dreaming Up the Future - NYTimes.com

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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