La Russia propone un'indagine sull'allunaggio americano

Un portavoce del governo russo ha proposto una commissione di indagine internazionale sul primo sbarco dell'uomo sulla Luna. A che scopo?

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(foto: NASA / Neil A. Armstrong)[/caption]

Non è chiaro se sia genuina curiosità, o si tratti piuttosto di una mossa che nasce della tensione crescente tra Russia e Stati Uniti. Qualunque sia il motivo, la vicenda è piuttosto curiosa: dopo 46 anni, il governo russo potrebbe lanciare un'indagine ufficiale sull'allunaggio americano del 1969. La minaccia, come racconta The Moscow Times, arriva da Vladimir Markin, portavoce di comitato investigativo del governo (un'agenzia federale russa), che in un commento apparso sul quotidiano Izvestia ha proposto la possibilità di istituire una commissione internazionale che indaghi sulla scomparsa dei filmati originali dell'allunaggio, e dei campioni di suolo lunare raccolti dalla spedizione.

Markin e il governo russo non sembrano però intenzionati a entrare nelle fila dei complottisti che non credono allo sbarco di Neil Armstrong. Lo scopo sarebbe piuttosto quello di comprendere che fine abbiano fatto dei reperti così importanti da un punto di vista storico e scientifico.

Non stiamo affermando che non siano mai andati sulla Luna, e girato un video dell'evento”, scriverebbe infatti Markin nel suo commento stando al Moscow Times. “Ma questi artefatti di grande interesse scientifico e culturale sono patrimonio dell'umanità, e la loro scomparsa è una perdita per tutti noi. Un'indagine rivelerà cosa sia realmente successo”.

Nel 2009 la Nasa ha ammesso in effetti di aver cancellato i nastri originali dell'evento (che fu comunque trasmesso in diretta, e di cui esistono quindi moltissime copie di seconda mano), così come di non sapere quale sia stato il destino di moltissimi dei campioni di rocce lunari distribuiti dall'amministrazione americana ad altre nazioni per essere studiati.

Genuina curiosità quindi? Non proprio. Nel commento infatti Markin parla anche della recente indagine statunitense sulla Fifa, che ha portato alle dimissioni di Sepp Blatter, e che indirettamente ha messo in cattiva luce la vicenda che ha portato all'assegnazione dei mondiali alla Russia per il 2018. “Le autorità americane hanno superato il limite lanciano una causa per corruzione su larga scala che ha avuto come obbiettivo nove dirigenti Fifa”, scrive Markin. “I procuratori americani si sono dichiarati arbitri supremi del calcio internazionale”.

Più che un un'indagine motivata da interessi culturali e scientifici, quella russa sembra quindi piuttosto una minaccia. Come a dire: ci sono vicende poco limpide anche nel vostro passato.