Terrore senza precedenti a Parigi. 129 persone sono morte, 352 i feriti, di cui 99 gravi, in seguito a diversi attacchi simultanei, almeno sei fra sparatorie ed esplosioni messi a segno venerdì sera nel cuore della città. Due italiani sono rimasti lievemente feriti, una risulta irreperibile. La carneficina è stata rivendicata dall’Isis come «l’11 settembre francese». La paura è cominciata allo Stade de France, dove si stava giocando Francia-Germania, tre le esplosioni all’esterno che hanno provocato diverse vittime e costretto la gente ad aspettare ore, sul campo, prima di poter lasciare la struttura. Il bilancio più cruento è quello del Bataclan, una sala concerto dove i terroristi hanno tenuto in ostaggio centinaia di persone: 87 le vittime. Colpiti bar, ristoranti e centri commerciali. A terra, per strada e nei dehors decine di corpi. Otto terroristi sono morti, ma non è escluso che ci siano dei complici in fuga. «Faremo una guerra implacabile», questo il messaggio del presidente francese Francois Hollande che ha proclamato lo stato d’emergenza. Le frontiere sono aperte, ma è sospeso Schengen. La Francia ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.

Si indaga sul comando che ha agito. Tre sospetti sono stati fermati a Bruxelles ed è stato identificato uno degli attentatori, è un francese di 30 anni già schedato. Ha agito al Bataclan. Aveva precedenti di criminalità comune ma non era stato mai arrestato. Il passaporto di un rifugiato siriano, transitato da Leros, in Grecia, il 3 ottobre, è stato rinvenuto accanto al corpo di un kamikaze. È stato trovato un altro passaporto, è egiziano. Non si hanno ancora notizie dell’italiana Valeria Solesin, che era al Bataclan con il fidanzato.

LA DIRETTA

Ore 01.16 Empire State Building senza illuminazione in solidarietà con il popolo parigino colpito dagli attacchi terroristici di ieri. Il celebre grattacielo newyorchese, che ieri si era illuminato con le luci bianco, rosso e blu della bandiera francese, oggi è completamente buio, in segno di lutto.

Ore 00.21 Alla luce degli ultimi sviluppi sull’inchiesta in corso sugli attentati di Parigi che ha portato sino al quartiere di Molenbeek di Bruxelles, il Belgio ha deciso di innalzare il livello di allerta terroristica da 2 a 3 su una scala di 4, ma solo per i grandi eventi. Lo ha annunciato il premier Charles Michel dopo una nuova riunione del comitato di sicurezza del Paese. In occasione di manifestazioni sportive o culturali con un elevato numero di persone potrà quindi essere utilizzato l’esercito.

Ore 00.19 Secondo Bfmtv, che cita fonti investigative, la polizia sta cercando di raccogliere elementi relativi all’ambiente in cui si muoveva l’attentatore. La polizia avrebbe circondato un intero quartiere a Romilly-sur-Seine, dove vive il padre del kamikaze, e avrebbe invitato tutti gli abitanti a non uscire di casa. Il terrorista è stato identificato grazie alle impronte digitali: si tratta di un ragazzo di 30 anni nato a Courcouronnes (Essonne), sotto osservazione dal 2010 per i suoi legami con ambienti jihadisti.

Ore 00.12 Nuove informazioni sui due interrogati. Il padre vive a Romilly-sur-Seine, a est di Parigi, mentre il fratello a Bondoufle, appena fuori dalla capitale.

Ore 23.26 Il padre e il fratello di uno dei kamikaze del teatro Bataclan sono stati fermati dalla polizia a Parigi. I due sono sotto interrogatorio.

Ore 23.20 Gli inquirenti francesi hanno perquisito oggi il domicilio di un familiare di uno degli attentatori di Parigi a Romilly-sur-Seine, a est della capitale francese. Lo riferisce la tv locale Canal32, spiegando che un imponente dispiegamento di agenti ha circondato un’area in un quartiere nel sud di Romilly-sur-Seine, vicino Troyes. Secondo l’emittente, inoltre, gli agenti hanno interrogato un uomo di origine algerina che, pare, potrebbe essere imparentato con uno dei terroristi del Bataclan. Le autorità hanno chiesto agli abitanti del quartiere di restare a casa.

Ore 23.15 Saranno i ministri degli Esteri e dell’Interno, Paolo Gentiloni e Angelino Alfano, a tenere per conto del governo nell’Aula della Camera l’informativa urgente sugli attentati di Parigi prevista per lunedì pomeriggio. Inizialmente, da ambienti dei gruppi parlamentari di maggioranza, si era appreso che a tenere l’informativa sarebbe stato il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Ore 23.05 «Questa non è una lotta tra Islam e occidente. Questa è una lotta tra estremisti, criminali e persone che credono nei valori fondamentali della libertà e del rispetto dei diritti umani». Lo afferma il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. «Servirà tempo - prosegue Stoltenberg - ma noi vinceremo perché i nostri valori sono superiori a quelli degli estremisti». Per Stoltenberg lo scopo di questi attacchi è solo quello di «intimidire, creare paura ma noi rafforzeremo la nostra determinazione per sostenere la libertà, la democrazia, le società aperte».

Ore 23.00 È probabile che anche un secondo uomo sospettato di essere stato fra gli attentatori di ieri a Parigi sia entrato attraverso la Grecia. Lo riferiscono fonti del governo greco. Nel pomeriggio il vice ministro greco dell’Ordine pubblico, Nikos Toskas, aveva riferito che il titolare del passaporto siriano trovato nella zona dello Stade de France accanto al corpo di un attentatore era passato a ottobre dall’isola greca di Leros.

Ore 22.36 Prosegue senza sosta, ordinato e silenzioso, il pellegrinaggio dei parigini in Place de la Rèpublique dove vengono accese migliaia di candele. Qualcuno canta la Marsigliese, molti leggono le centinaia di cartelli appoggiati al monumento centrale. La piazza, come già accaduto dopo l’agguato a Charlie Hebdo, è il simbolo della voglia di pace che la Ville Lumiére ribadisce oggi come allora.

Ore 22.20 È un falso allarme quello che ha portato la polizia all’Hotel Pullman su Avenue de Suffren e alla chiusura dell’area del Torre Eiffel e del parco di Champs du Mars. Erano stati denunciati colpi di arma da fuoco nei dintorni dell’albergo: «E’ stato opera di qualcuno che aveva voglia di scherzare - ha detto il sindaco di destra (Les Republicains) dell’arrondissement, Philippe Goujon-. Non c’era assolutamente niente, poco prima c’era stata un’altra falsa segnalazione poco distante, a boulevard de Grenelle».

Ore 22.14 Il premier belga Charles Michel ha precisato, dopo aver annunciato che uno dei fermati a Molenbeek a Bruxelles era a Parigi ieri sera, che le verifiche sono ancora corso. L’uomo è stato infatti individuato su un’auto alla frontiera tra Francia e Belgio, da qui la supposizione. Anche la Procura federale di Bruxelles non ha per ora confermato la presenza dell’uomo la sera degli attentati.

Ore 21.56 Lunedì alle 18 l’Aula della Camera ricorderà le vittime degli attentati di Parigi. A seguire, il presidente del Consiglio Matteo Renzi terrà un’informativa urgente sui tragici fatti avvenuti ieri sera nella capitale francese.

Ore 21.55 «Dobbiamo intervenire militarmente e subito. E c’è un solo modo, quello che Putin sta suggerendo da mesi: una coalizione di tutti i Paesi civili, che metta insieme gli Stati Uniti, l’Europa, la Federazione Russa, la Cina e alcuni Paesi arabi per intervenire sull’Isis» . Lo ha detto il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con Porta a Porta su Rai1. «L’Isis - ha aggiunto - è uno stato grande come l’Inghilterra, con una costituzione che è il Corano e un esercito di 80mila uomini di cui 10mila stranieri. Bisogna intervenire per strappare alla radice il cancro dell’Isis».

Ore 21.45 La fase finale di Euro 2016 finali in Francia non deve essere cancellata, anche se i livelli di rischio sono aumentati. Lo ha detto il capo del comitato organizzatore del torneo, Jacques Lambert, in seguito agli attentati di Parigi. «Il rischio si era alzato ad un livello superiore a gennaio, ed è appena salito più in alto -, ha spiegato Lambert alla radio francese Rtl -. Prenderemo le decisioni necessarie per far sì che le finali possano svolgersi nelle migliori condizioni di sicurezza. La sicurezza negli stadi funziona bene, il rischio è maggiore per le strade. Chiedendoci se Euro 2016 deve essere cancellato, si fa il gioco dei terroristi». Gli Europei si terranno dal 10 giugno al 10 luglio.

Ore 21.43 Nonostante non ci siano minacce specifiche per gli Stati Uniti, Barack Obama ha raccomandato di rafforzare la sicurezza nazionale e quella delle sedi diplomatiche Usa in Francia e in Europa, «facendo tutto il necessario per la protezione dei cittadini americani»: lo afferma la Casa Bianca in una riunione del National Security Council.

Ore 21.34 Il leader del gruppo sciita libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha condannato a nome dell’organizzazione gli attacchi terroristici di ieri sera a Parigi e di giovedì a Beirut, in Libano, entrambi rivendicati dall’Isis.

Ore 21.30 Il ministro degli Interni, Angelino Alfano, ospite di Porta a Porta su Rai1, evidenzia il «salto di livello» dei terroristi: «Negli ultimi anni abbiamo versato lacrime per paesi che hanno pianto per degli attentati. Questa è un’altra cosa. E questo fa fare un salto di livello alla minaccia non solo percepita ma realmente analizzata dagli studiosi dell’intelligence dell’antiterrorismo in tutto il mondo».

Ore 21.20 In segno di lutto per gli attentati di Parigi, alle 21.20, orario del primo degli attacchi terroristici che ieri sera sono avvenuti nella capitale francese, si sono spente, e rimarranno tali per un’ora, le luci che illuminano Palazzo Vecchio e la fontana del Biancone a Firenze.

Ore 21.10 Sarebbe dovuto uscire nelle sale francesi il prossimo mercoledì. Ma gli attacchi di ieri sera hanno spinto la casa produttrice a rinviare la data della prima. Si tratta di Made in France, un film diretto da Nicolas Boukhrief, un thriller che racconta la storia di un giornalista musulmano che si infiltra in una cellula jihadista nelle periferie parigine, pronta a provocare attentati in città. L’uscita del film era già stata cancellata mesi fa, subito dopo la strage di Charlie Hebdo. Oggi l’ennesimo blocco: «Tenuto conto dei tragici eventi di ieri - ha fatto sapere una nota della produzione - abbiamo deciso di rinviare la presentazione del film». Del resto già da mesi fa molto discutere la locandina del film che mostra un fucile d’assalto Ak-47 appoggiato alla Torre Eiffel, e sopra la scritta: «La minaccia che viene dall’interno».

Ore 20.50 Gli U2, che hanno annullato il loro concerto, previsto per questa sera, hanno reso omaggio alla memoria delle vittime, portando fiori al “santuario” nei pressi del Bataclan

Ore 20.46 A Miami un megaposter di solidarietà per la Francia, dopo gli attacchi terroristici di Parigi. È l’idea di un giovane imprenditore italiano, titolare di un’attività commerciale sulla Ocean Drive, che ha lanciato una iniziativa per testimoniare la vicinanza degli americani al popolo transalpino. Sulle vetrine è stato affisso l’hashtag #PrayForParis con l’invito a lasciare il proprio messaggio di solidarietà sui post-it colorati , da riattaccare sotto. Tutti i bigliettini verranno poi uniti e incollati in un megaposter che verrà consegnato all’ambasciata di Francia presente a Miami.

Ore 20.42 Allerta massima a Calais, intorno al grande campo profughi che si trova nei pressi del porto. Qui diverse auto della polizia stanno presidiando l’area, conosciuta anche come la “giungla” di Calais. L’allerta è legata agli attentati di ieri a Parigi. Ad ogni incrocio sono state schierate pattuglie di agenti, mentre altri poliziotti non si allontanano dal campo. Ieri sera un vasto incendio è scoppiato nella zona poco dopo gli attacchi, ma a quanto pare si è trattato di un incidente non legato alla strage compiuta nella capitale.

Ore 20.17 «Siamo in guerra. Sarà lunga e difficile. E per questo dico che dobbiamo attenderci altri attacchi» ha detto il premier francese Manuel Valls. «Ma risponderemo colpo su colpo per distruggere l’Isis», ha aggiunto. «Proseguiremo nei prossimi giorni la nostra azione» in Siria.

Ore 20.07 È possibile un intervento sui fondi per la sicurezza. Lo avrebbe detto, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, il premier Matteo Renzi ai capigruppo di Camera e Senato.

Ore 20.04 Uno degli attentatori ritenuto responsabile dell’assalto alla sala concerti Bataclan è nato il 21 novembre 1985 alla periferia di Parigi, a Courcouronnes (Essonne) e aveva 8 condanne. Aveva dunque 29 anni. Lo ha detto in conferenza stampa il procuratore di Parigi, François Molins, aggiungendo che non era mai stato incarcerato. Su di lui la Direzione generale per la sicurezza interna (Direction générale de la sécurité intérieure) aveva una scheda di tipo S per radicalismo, cioè di persona sospettata, nel 2010. È stato possibile compiere l’identificazione grazie alle impronte digitali.

Ore 20.03 Per il presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco «tutto il mondo dovrebbe reagire con la sua collettiva sincera, indignazione e, senza connivenze, senza compromessi, senza nessun interesse di nessun tipo dovrebbe dire no ad alta voce, ripetutamente, a tanta brutalità e ingiustizia». Lo ha detto in una omelia a Genova

Ore 19.57 Una delle tre persone arrestate in Belgio è sospettata di avere noleggiato una delle auto usate per gli attentati a Parigi. Lo rende noto la Cnn. Il Procuratore di Parigi Molins ha detto che i tre arrestati in Belgio sono sconosciuti all’intelligence francese.

Ore 19.45 Il Colosseo si spegnerà per 5 minuti alle 20,20 in segno di lutto. Si spegneranno anche la Fontana di Trevi e le zone circostanti.

Mentre Parigi conta e piange i suoi morti, Jean Todt interviene sostenendo che gli incidenti stradali uccidono assai di...

Posted by Stefano Mancini on Sabato 14 novembre 2015

Ore 19.41 Uno dei fermati oggi durante le perquisizioni a Molenbeek, a Bruxelles, era a Parigi ieri sera. Lo ha annunciato il premier belga Charles Michel.

Ore 19.35 Arrivano i primi nomi di chi è stato ucciso nella tremenda notte di Parigi. Ecco l’elenco in corso di aggiornamento.

Ore 19.25 Il presidente Francois Hollande ha l’intenzione di recarsi dalle vittime dell’attacco di Parigi, all’ospedale St. Antoine, non lontano dal teatro Bataclan. Lo ha annunciato iTélé.

Ore 19.15 Il procuratore di Parigi, Francois Molins, aggiorna il bilancio provvisorio delle vittime: sono 129, ma il numero è destinato a crescere. I feriti sono 352, d cui 99 gravi. Le persone uccise al Bataclan sono 89, moltissimi i feriti, in quel luogo gli attentatori hanno invocato Siria e Iraq. «Tre squadre di terroristi coordinate sono all’origine della barbarie». «Sono state usate auto Seat nere, modello Leon, e i terroristi avevano tutti lo stesso tipo di esplosivo con identico detonatore. Volevano fare il massimo delle vittime». «La rivendicazione del Daesh con un video e con un comunicato è oggetto di indagine».

Ore 19.10 Almeno uno degli attentatori di Parigi aveva un biglietto d’ingresso alla partita Francia-Germania, ma è stato fermato ai cancelli dello Stade de France dopo che un addetto ai controlli, un uomo di origine araba di nome Zouheir, ha scoperto che indossava dell’esplosivo. Allora si è fatto esplodere mentre tentava la fuga. Lo riporta il Wall Street Journal, citando un addetto alla sicurezza dello stadio. L’episodio sarebbe avvenuto circa 15 minuti dopo l’inizio dell’incontro. Tre minuti dopo l’esplosione provocata dal terrorista fermato, un altro kamikaze si è fatto esplodere nei pressi dello stadio, mentre un terzo ha innescato l’esplosivo vicino a un fast food McDonald’s.

Ore 18.40 Dopo gli attentati a Parigi «la Polonia deve mantenere il controllo completo delle sue frontiere, della sua politica d’asilo e d’immigrazione», quindi «non vediamo la possibilità politica di rispettare» gli impegni sul ricollocamento dei rifugiati. Così il futuro ministro agli affari europei della Polonia Konrad Szymanski in un’intervista al sito di destra polacco wPolityce.pl. Questo implica anche la necessità di «rivedere la politica europea di fronte alla crisi migratoria».

Ore 18.36 Si chiamava Ismael M. uno degli autori della strage al teatro Bataclan, aveva 30 anni ed era di nazionalità francese. Ma soprattutto era schedato negli archivi dei servizi di informazione francesi dal 2010, secondo quanto si apprende da fonti vicine all’inchiesta.

Ore 18,30 «La violenza scatenata contro inermi civili ci induce a valutare le stragi compiute a Parigi come un vero e proprio crimine contro l’umanità». Lo hanno sottolineato i rappresentanti della Comunità islamica ed araba di Torino che, oggi pomeriggio, erano presenti alla manifestazione di solidarietà con il popolo francese in piazza Castello.

Ore 18.26 «Compito di chi governa è quello di dire con chiarezza agli italiani che non abbiamo minacce circostanziate ma l’attacco di Parigi è un cambio di passo della minaccia terroristica in Occidente». Così Matteo Renzi, secondo quanto si apprende, nel corso della riunione a palazzo Chigi con i capigruppo di maggioranza e opposizione riuniti sui fatti di Parigi. Il premier avrebbe chiesto ai presidenti dei gruppi parlamentari «responsabilità».E poi: «Quello che sta accadendo è il tentativo di mettere in discussione un modello di vita. È una sfida che durerà anni»

Ore 18.20 E’ iniziata a palazzo Chigi la riunione tra i capigruppo di maggioranza e opposizione con il premier Matteo Renzi. Alla riunione, partecipano anche i ministri dell’Interno Angelino Alfano, degli Esteri Paolo Gentiloni e della Difesa Roberta Pinotti. Presenti il sottosegretario Claudio De Vincenti; Giampiero Massolo, direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, e Marco Minniti sottosegretario con delega alla sicurezza.

Ore 18.19 Nell’auto nera con la targa belga lasciata dai terroristi davanti al Bataclan sono stati ritrovati biglietti per il parcheggio del quartiere di Moleenbek a Bruxelles. Lo riferisce la tv belga Rtbf, spiegando così l’origine dell’ondata di perquisizioni nel quartiere della capitale belga.

Ore 18.14 «Più di 5 arresti» sono avvenuti a Bruxelles nel quartiere di Molenbeek nel corso delle perquisizioni. Lo ha detto il ministro della giustizia belga Koen Geens secondo quanto riferisce la tv Rtbf.

Ore 18.10 Il leader dell’Isis in Libia sarebbe rimasto ucciso in un raid aereo delle forze americane. Fonti del Pentagono citate dal Washington Post parlano di un raid aereo dei caccia Usa per colpire Abu Nabil al-Anbari. Si tratta di un cittadino iracheno che, secondo l’intelligence americana, è l’uomo a suo tempo inviato in Libia dal leader dell’Isis Abu akr al-Baghdadi per organizzare i militanti dello stato islamico nel Paese nordafricano. Un gruppo che, sempre per gli 007 americani, sarebbe ora il ramo più forte dell’Isis fuori dall’Iraq e dalla Siria. L’operazione si sarebbe svolta la scorsa notte, portata avanti con almeno un caccia F-15, e - si spiega - non sembra al momento collegata con gli attacchi di Parigi, essendo stata pianificata da tempo. Sulla morte di al-Anbari - affermano le fonti della Difesa Usa - c’è la quasi totale certezza. Il vero nome di al-Anbari è Wisam al Zubaidi, un ex funzionario della polizia irachena, che si trova in Libia dal 2014. Non c’è ancora chiarezza sul luogo in cui il raid è avvenuto.

Ore 18.00 Tre dei terroristi di Parigi avrebbero alloggiato a Molenbeek, a Buxelles, e le due o tre perquisizioni effettuate dalla polizia belga, soprattutto in prossimità della fermata metro Osseghem dove alcune vie sono state bloccate, hanno come obiettivo di stabilire contatti e legami con i fatti di Parigi ed eventualmente recuperare armi ed esplosivi. Alcuni testimoni a Parigi avevano riferito di un’auto nera con una targa belga. Sul posto polizia con armi pesanti e anche una squadra di artificieri. Un uomo, durante le perquisizioni, ha tentato la fuga ma è stato immediatamente bloccato e arrestato dalle forze dell’ordine, che gli hanno bendato gli occhi come si vede in una foto diffusa dalla Rtbf.

Foto di Sébastien Georis - Rtbf

Molenbeek è il quartiere di Bruxelles che era già stato teatro di un’ondata di perquisizioni a gennaio, quando subito dopo la strage di Charlie Hebdo le forze dell’ordine avevano smantellato una cellula nella cittadina belga di Verviers pronta a colpire, la cui mente proveniva proprio dal quartiere di Bruxelles. La zona viene considerata come la culla dell’islam radicale belga, abitata da una popolazione prevalentemente musulmana dove molti si sono radicalizzati

Ore 17.57 «La crisi dei migranti pone dei rischi legati a possibili infiltrazioni di estremisti fra la marea di profughi in marcia da mesi lungo la cosiddetta rotta balcanica». Lo ha detto il capo dei servizi segreti militari serbi (Vba) Petar Cvetkovic. Vi sono informazioni - ha osservato al settimanale Nedeljnik - che un certo numero di tali estremisti islamici sarebbe già transitato per la Serbia, Paese che non sarebbe stato comunque il loro obiettivo.

Ore 17.55 «La ferocia degli assassini ferisce non solo la Francia, ma l’Europa tutta, i valori e i diritti che sono alla base delle nostre società democratiche. Esprimo la mia più ferma condanna ed indignazione per la barbara violenza terroristica e ti rinnovo i sentimenti di profonda vicinanza e solidarietà non solo miei ma anche della Camera dei deputati e del popolo italiano, fortemente legato a quello francese da legami di amicizia profondi». Così, dopo i tragici attentati della notte scorsa, la Presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha scritto a Claude Bartolone, Presidente dell’Assemblea

Ore 17.50 La prossima tornata di colloqui sul conflitto in Siria, la terza dopo quelle a Vienna del 30 ottobre scorso e di oggi, si terrà a Parigi: lo ha annunciato Federica Mogherini, alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’Unione Europea. «Giustamente», ha sottolineato Mogherini, alludendo al prezzo di sangue che la capitale francese ha di nuovo dovuto versare al terrorismo dello Stato Islamico. «È cominciato il processo» per porre fine alla crisi, ha dichiarato Mogherini. «L’Unione farà la propria parte a sostegno delle Nazioni Unite per attuare le decisione adottate», alle quali «contribuirà».

Ore 17.47 Controlli intensificati anche alla Stazione Centrale, e in particolare in quella di Porta Garibaldi, da dove parte il treno ad alta velocità Tgv per Parigi. Ai passeggeri diretti in Francia prima di salire è stato chiesto dalle forze dell’ordine il biglietto e i documenti e sui vagoni sono salite pattuglie miste polizia e esercito. Ma i controlli sono stati rafforzati anche sui treni provenienti dall’estero

Ore 17.38 «Niente lascia supporre che non sia stato l’Isis a sferrare gli attacchi di Parigi»: lo ha detto il segretario di stato Usa, John Kerry.

Ore 17.37 Il Bataclan, che appartiene a proprietari ebrei e ospita conferenze e manifestazioni di organizzazioni ebraiche, è da tempo nel mirino di terroristi. «Avevamo un progetto di attentato contro il Bataclan perché i proprietari sono ebrei» avevano spiegato alla polizia, nel febbraio 2011, alcuni membri di «Jaish al-Islam», l’Esercito dell’Islam, sospettati dell’attentato costato la vita a una studentessa francese al Cairo nel febbraio 2009

Ore 17.30 L’annuncio della Ue: il 13 novembre sarà «un giorno di lutto europeo». «Tutti gli europei sono invitati a unirsi a un minuto di silenzio in memoria delle vittime» degli attentati di Parigi «lunedì a mezzogiorno».

Ore 17.24 Il passaporto ritrovato accanto ad uno dei kamikaze della strage di Parigi è stato identificato come appartenente ad un rifugiato siriano registrato a Leros il 3 ottobre. Lo ha detto il vice ministro dell’Interno greco Nikolaos Toskas, secondo quanto riporta la tv greca Antenna news. «Il titolare del passaporto era passato da Leros il 3 ottobre, dove è stato identificato sulla base delle norme europee», ha detto Toskas. «Non sappiamo - ha aggiunto - se il passaporto è stato controllato da altri Paesi attraverso i quali il titolare è probabilmente passato». Il viceministro ha quindi assicurato che il Paese continuerà «lo sforzo scrupoloso e persistente per garantire la sicurezza del nostro Paese e dell’Europa in queste difficili circostanze, insistendo sulla completa identificazione di coloro che arrivano.

Ore 17.23 «Il bene è più forte del male. Tutto quello che può essere fatto a livello europeo per garantire la sicurezza della Francia sarà fatto» così come il «necessario per vincere l’estremismo, il terrorismo e l’odio». Così i leader dei 28 e delle istituzioni Ue in una dichiarazione congiunta straordinaria

Ore 17.21 Dopo gli attacchi di Parigi, gli Stati Uniti non devono più far entrare nel Paese profughi siriani per scongiurare il pericoloso di infiltrazioni dello Stato Islamico. Lo ha detto Ted Cruz, il senatore del Texas candidato alla nomination repubblicana per la Casa Bianca, riferendosi alla decisione di Barack Obama di accogliere nel prossimo anno 10mila profughi siriani. «Dobbiamo immediatamente imporre un alt ad ogni piano di accogliere rifugiati che potrebbero far infiltrare elementi dell’Is negli Stati Uniti - ha detto il repubblicano - noi dobbiamo raddoppiare gli sforzi per impedire ad ogni costo che agenti dell’Isis penetrino nel nostro Paese».

Ore 17.20 È un cittadino francese di 41 anni l’uomo fermato dalla polizia britannica nell’aeroporto londinese di Gatwick, dove è stato evacuato precauzionalmente uno dei terminal a causa di un pacco sospetto. Lo riferiscono gli inquirenti alla Bbc, confermando che in effetti l’uomo non è stato trovato in possesso di esplosivi, ma aveva con sé un oggetto che è «sembrato essere un’arma da fuoco», anche se non se non è chiaro se funzionante o meno.

Ore 17.15 Inghilterra-Francia, in programma martedì a Wembley, si giocherà regolarmente. Lo fa sapere la Federcalcio francese.

Ore 17.13 Secondo la tv greca Ant. News uno degli attentatori sarebbe stato un rifugiato siriano transitato dalla Grecia

Ore 17.12 Tre degli attentatori di Parigi sarebbero belgi e proverrebbero dal quartiere di Molenbeek di Bruxelles, da cui provenivano già alcuni dei terroristi del blitz di gennaio in Belgio. Lo riporta il quotidiano belga Dh online. Sono invece in corso, secondo la tv Rtbf, perquisizioni nel quartiere e una persona sarebbe stata arrestata.

Ore 16.49 «La situazione è seria, anche la Germania è nel mirino del terrorismo internazionale». Così il ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maizie’re, al termine del vertice dell’unità di crisi del governo che ha discusso sulle misure di sicurezza in seguito agli attentati di Parigi. «Bisogna rimanere uniti, nel governo e nel parlamento, tra i cittadini e in Europa», ha aggiunto. Tra le misure prese, il ministro ha citato un rafforzamento della presenza della polizia sul territorio, a partire dalle infrastrutture sensibili: stazioni ferroviarie, aeroporti. Su treni e aerei in partenza per la Francia, i controlli sono stati aumentati. Maggiore sorveglianza anche sugli ambienti fiancheggiatori del terrorismo islamista e anche dell’estrema destra, che potrebbe sfruttare l’emozione per gli attentati. Il ministro però ha anche detto che, per motivi tattici, non avrebbe comunicato tutte le misure prese.

Ore 16.44 Alle 19 è in programma una conferenza stampa del procuratore di Parigi, François Molins, a capo delle inchieste sugli attacchi nella capitale francese.

Ore 16.39 Il volo AF1741 di Air France è stato costretto ad annullare il decollo all’aeroporto di Amsterdam dopo una specifica minaccia. Lo affermano i siti di monitoraggio del traffico aereo, secondo i quali i passeggeri sono stati fatti scendere all’aereo. Il volo era diretto a Parigi. La decisione di sospendere il volo Airfrance Amsterdam-Parigi è stata presa dopo una minaccia su Twitter in cui in inglese un utente registrato come «jihadijohn8» ha scritto facendo riferimento al volo russo da Sharm el Sheik: «Dimenticate la Russia? Aspettate quello che succederà sul volo AF1741 da Amsterdam a Parigi...» aggiungendo l’hashtag «Parisattack». La polizia olandese ha deciso quindi di evacuare l’aereo e di perquisirlo. Al momento non si sa ancora se siano stati trovati esplosivi a bordo.

Ore 16.21 Stanno tutti bene i componenti della band americana ieri sera in concerto al Bataclan, ma lo choc è stato grande: «Sparavano con la mitragliatrice», la paura degli Eagles of Death Metal. Tour annullato (Laura Aguzzi)

It is with profound sadness and heartfelt concern for everyone in Paris that we have been forced to announce the...

Posted by Foo Fighters on Sabato 14 novembre 2015

Ore 15.50 «Sto andando a Parigi a riprendere mia figlia: ieri sera era in un ristorante vicino al Petit Cambodge ed ha visto i terroristi passare e poi sparare. È fuggita e si è messa in salvo con un’amica. È sotto shock ed anch’io lo sono». È il racconto, all’aeroporto di Fiumicino, della signora Antonella, di Roma, in partenza per Parigi per raggiungere la figlia 17enne, del Liceo Virgilio, che è nella capitale francese per uno scambio didattico, previsto fino al 20 dicembre.

Ore 15.46 «Eventuali manifestazioni di solidarietà al popolo francese» si svolgeranno «in luoghi diversi da piazza Farnese» per «assicurare all’ambasciata di Francia, in questo particolare momento, le migliori condizioni di serena funzionalità». È la decisione presa nella riunione di coordinamento delle forze di polizia, dal Prefetto di Roma Gabrielli.

Ore 15.43 Accendere una candela su tutte le finestre delle abitazioni, questa sera alle 22, come segno di solidarietà con il popolo francese e di condanna per il massacro avvenuto a Parigi: è l’appello rivolto a «tutte le nazioni, etnie e religioni diverse» che circola su WhatsApp. «Siamo tutti fratelli! che brilli ovunque lo spirito di vita e non bagliori di morte» si legge nel messaggio, che si conclude con un invito al passaparola.

Ore 15.42 «Non abbiamo notizie di Valeria, sappiamo che non è nella lista dei deceduti, è un piccolo conforto. Speriamo sia tra i feriti, ma la Farnesina ci dice che gli ospedali parigini sono “blindati” ed è difficile accedere alle informazioni». Lo ha detto all’ANSA Luciana Milani, mamma di Valeria Solesin, dispersa negli attentati di Parigi.

Ore 15.41 Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha chiamato il capo di Stato francese Francois Hollande per porgergli le sue condoglianze dopo i «barbari attentati terroristi» a Parigi, sottolineando la «ferma condanna dell’Egitto ad ogni forma di terrorismo». Lo riporta la Mena. A Vienna il ministro degli Esteri del Cairo, Sameh Shoukry, incontrando Laurent Fabius alla riunione internazionale sulla Siria, ha affermato che «l’Egitto sarà sempre al fianco della Francia nel combattere il terrorismo».

Ore 15.39 Sugli otto kamikaze degli attentati di ieri sera a Parigi rimasti uccisi nelle loro azioni, sette si sono fatti saltare con le cinture esplosive. È quanto si apprende da fonti dell’inchiesta. Stamattina erano stati individuati 6 assalitori suicidi, successivamente è stato precisato che anche l’uomo rimasto ucciso a boulevard Voltaire, all’esterno del Bataclan, si è fatto saltare con l’esplosivo. Sugli otto terroristi, tre si sono fatti esplodere allo Stade de France, tre nell’assalto della polizia al Bataclan, uno a boulevard Voltaire. L’unico ucciso dalla polizia è stato il quarto all’interno della sala da concerti.

Ore 15.31 Il kamikaze francese identificato grazie alle impronte digitali aveva 30 anni, essendo nato nel 1985: lo riferisce France info, citando fonti di polizia

Ore 15.27 Il presidio di solidarietà ai cittadini francesi a Milano è stato spostato in piazza Fontana. Lo comunicano Cgil e Pd, confermando l’orario dell’appuntamento, le 16. Inizialmente la manifestazione era stata indetta di fronte al consolato francese, ma poi era stata spostata per motivi di sicurezza. Alcuni degli organizzatori avevano comunicato che si sarebbe svolta alla Darsena ma la Questura - secondo quanto spiegato dal Pd - ha dato l’autorizzazione per piazza Fontana, dove poi hanno deciso di far convergere tutti.

Ore 15.25 «Un abbraccio a tutto il popolo francese. La condanna a questi atti di terrorismo e criminalità contro l’umanità deve essere senza se e senza ma». Così Izzedin Elzir, imam della Moschea di Firenze e presidente dell’Ucoii, in relazione agli attentati di Parigi. «Il nostro dovere di fronte a questi atti - ha detto ancora Izzedin Elzir - è quello di non fermarsi, di non vivere nella paura e di non creare barriere fra musulmani e non musulmani. Non fare questo significherebbe andare verso gli obiettivi dei terroristi. Bisogna - ha concluso il presidente Ucoii - andare avanti nel dialogo per una vita ed una convivenza pacifica».

Ore 15.23 L’Interpol ha annunciato di aver istituito un’unità di crisi nella sede del suo segretariato generale a Lione per coordinare la risposta agli attacchi terroristici di ieri sera a Parigi. Il centro di comando, attivo 24 ore su 24, lavora in stretta collaborazione con la sua delegazione parigina, spiega una nota, «per fornire l’assistenza necessaria alle autorità francesi» sulle indagini in corso.

Ore 15.21 Alcuni testimoni della strage della sala da concerti Bataclan hanno affermato di aver visto una donna nel commando di quattro terroristi all’origine dell’azione. Secondo la radio Europe 1, una coppia di spettatori presente al concerto afferma di aver visto i terroristi. Sono stati ascoltati per tutta la notte dalla polizia, fino alle 6 del mattino, ed hanno fornito informazioni definite preziose. La madre della donna interrogata ha riferito alla radio che sua figlia «dice di aver visto una donna. A un certo punto si è trovata di fronte ai terroristi, ha visto la donna che era da una parte. Non era armata». Uno degli uomini, continua la madre della teste, «era giovane, un uomo di 30 anni, con una barba di tre giorni e di tipo europeo».

Ore 15.17 La comunità musulmana di Nizza guidata dall’imam Mohamed Elfazazisi è riunita nella moschea Assalam per pregare «per la Francia, per le vittime e le famiglie delle vittime di questo barbaro gesto». «Come musulmani - ha detto il responsabile del consiglio regionale del culto Boubeker Bekri - denunciamo l’usurpazione dei fondamenti ella nostra religione e della nostra identità. Il dramma della Francia è una profonda ferita fatta anche all’intera comunità musulmana».

Ore 15.16 «E’ indispensabile che la Francia ritrovi il controllo delle sue frontiere nazionali in maniera definitiva». Bisogna «chiudere le moschee più radicali ed espellere» gli esponenti più radicali tra i loro fedeli. Lo ha detto Marine LePen, leader del Fronte Nazionale, durante una conferenza stampa a seguito degli attentati a Parigi.

Ore 15.11 Il kamikaze francese è stato identificato dalle impronte su un dito sezionato. Era già noto ai servizi di sicurezza e schedato per la sua vicinanza con gli ambienti islamici più radicali e ritenuti a rischio. Il kamikaze, secondo quanto si apprende, era nato nella banlieue parigina, a Courcouronnes.

Ore 15.08 Gli allevatori italiani hanno sospeso la mobilitazione in corso in questi giorni contro la multinazionale francese Lactalis in segno di cordoglio per gli attacchi di Parigi. «Di fronte al vile attentato che ha colpito il cuore dell’Europa gli allevatori italiani sospendono temporaneamente le attività di mobilitazione sul latte» ha annunciato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nell’esprimere «il profondo cordoglio dell’Organizzazione per le vittime dell’incomprensibile strage di Parigi».

Ore 15.05 «Non si può perdere la vita così. Non si può morire a 26 anni». Non ha parole Alberto Corduas, napoletano “adottato” da Parigi da ormai 10 anni. È a Roma per una settimana di vacanza a Roma. Mai avrebbe pensato di trovarsi il giorno dopo a lasciare un mazzo di fiori davanti l’ambasciata francese per ricordare il suo amico Valentin, ucciso ieri al Bataclan durante la folle notte di attentati a Parigi. «È un amico della mia ragazza, un nostro amico - racconta - Era andato a sentire un concerto con la sua fidanzata al Bataclan. Tra l’altro è vicino casa mia. Io abito proprio in quel quartiere. Stamattina ho trovato il suo nome nella lista dei morti. Aveva solo 26 anni. Spero solo non sia stata un’esecuzione».

Ore 15.01 La band americana Eagles of Death Metal che era in concerto al Bataclan quando hanno colpito i terroristi ha cancellato il concerto di domani sera a Bruxelles. Il gruppo ha deciso di interrompere la tournée europea e di rientrare negli Stati Uniti. Secondo una fonte citata dall’agenzia Belga, anche i Deftones, altro gruppo americano, erano presenti tra il pubblico del Bataclan ieri sera. Dovevano tenere tre concerti da stasera a lunedì nella stessa sala, e anche loro hanno deciso di rientrare negli Usa.

Ore 15.00 Un passaporto egiziano è stato ritrovato vicino a un altro dei kamikaze che si sono fatti esplodere ieri sera davanti allo Stade de France di Saint-Denis. Poco prima, sui resti di un altro dei killer suicidi era stato trovato un passaporto siriano. Il terzo attentatore identificato aveva passaporto francese.

Ore 14.55 Secondo un bilancio tracciato oggi alle 13 dagli ospedali di Parigi, per gli attacchi di ieri sono state prese in carico 300 persone, di cui 80 in stato di urgenza assoluta, 177 in urgenza relativa e 43 implicati (testimoni o accompagnatori). Stamattina, 53 persone sono già state dimesse. Gli ospedali parigini assicurano inoltre di «disporre delle capacità necessarie per garantire l’assistenza» a tutte le persone colpite.

Ore 14.40 La Tour Eiffel resterà chiusa «fino a nuovo ordine». Lo ha comunicato la società che gestisce il monumento simbolo di Parigi. Chiusi anche i cinema multisala delle catene Ugc, Gaumont e MK2 per tutta la giornata di oggi.

󾍅󾍅󾍅 Solidarietà agli amici francesi.... Solidarités a tous les amis français

Posted by Arturo Brachetti Official Page on Sabato 14 novembre 2015

Ore 13.54 Un’auto con quattro persone armate a bordo ha forzato un casello autostradale nelle Yvelines, a sud-ovest di Parigi. Secondo fonti di Le Parisien, la polizia sta inseguendo l’auto, una Citroen Berlingo con quattro uomini pesantemente armati, individuata ad Ablis e diretta a Parigi.

Ore 13.48 Falso allarme a Bagnolet: le esplosioni erano dovute a petardi lanciati per una festa di matrimonio.

Ore 13.32 Uditi nuovi spari a Bagnolet, a nord est di Parigi.

Ore 13.28 Un secondo terrorista è stato «identificato»: lo afferma Europe1, spiegando che si tratta di «un francese». Un passaporto siriano, invece, è stato ritrovato sul corpo di uno degli attentatori kamikaze. Accertamenti sono in corso per verificare l’origine e l’autenticità del documento. Lo riferiscono France Press e Ansa.

Ore 13.23 Un nuovo bilancio degli attacchi terroristici di ieri sera a Parigi è stato diffuso da fonti della polizia e sanitarie: i morti sono 128, i feriti 250 di cui 99 in condizioni molto gravi.

Ore 13.21 Il premier bavarese Horst Seehofer ha affermato che «c’è ragione di credere a un possibile collegamento» tra l’uomo arrestato la scorsa settimana nel sud della Germania e gli attentatatori di Parigi, come anticipato da alcuni media tedeschi. L’uomo è stato arrestato il 5 novembre in Baviera durante un controllo di routine in autostrada e nell’auto sono stati trovati «esplosivi, molte mitragliatrici e pistole».

Ore 12.38 «L’Italia sia pronta a qualsiasi evento» ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, rendendo noto che il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza ha deciso di elevare a livello 2 l’allerta in Italia, il che rende possibile l’impiego dei corpi speciali delle forze armate. Le questure di Roma, Milano e Torino hanno avuto indicazioni di implementare i controlli sul territorio.

Ore 12.31 Un’ala delle Gallerie Lafayette a Parigi è stata evacuata a seguito del ritrovamento di un pacco sospetto. Sono in corso le verifiche. Un allarme analogo è scattato anche all’aeroporto londinese di Gatwick.

Ore 12.30 Una ragazza veneziana risulta al momento «irrintracciabile». Lo si apprende da fonti della Farnesina che precisano che «continuano le ricerche». Si chiama Valeria Solesin, ha 28 anni è ricercatrice alla Sorbona e si trovava con il fidanzato alla sala Bataclan.

Valeria Solesin, la ragazza italiana di cui non si hanno notizie

Ore 12.21 «Sono commosso e addolorato - ha detto Papa Francesco il diretta telefonica alla emittente della Cei Tv2000 -. Non capisco ma queste cose sono difficili da capire, fatte da essere umani. Sono tanto vicino al popolo francese tanto amato, sono vicino ai familiari delle vittime e prego per tutti loro».

Ore 11.58 «Otto fratelli, con cinture esplosive e fucili d’assalto, hanno preso di mira obiettivi scelti minuziosamente nel cuore della capitale francese». L’Isis ha rivendicato gli attentati di Parigi. «Un attacco di soldati del “califfato” ha preso di mira la capitale dell’abominio e della perversione, quella che porta la bandiera dei “crociati” in Europa», recita il farneticante comunicato jihadista rilanciato da Site, il sito americano di controllo sulla propaganda islamista

Ore 11.56 I voli Alitalia per Parigi sono regolari, ma i passeggeri potranno comunque modificare la loro prenotazione senza penali entro lunedì 16 novembre. Si raccomanda ai passeggeri in partenza da Parigi di presentarsi in aeroporto almeno due ore prima del volo, a causa del rafforzamento delle misure di sicurezza.

Ore 11,20 Lutto nazionale per tre giorni in Francia per gli attentati di ieri a Parigi, proclamato per decreto. Lo ha annunciato l’Eliseo.

Ore 11.18 Alberto Mattioli, inviato a Parigi, rilancia l’annuncio degli ospedali che fanno sapere di non presentarsi più per donare sangue, poiché le scorte sono sufficienti.

Ore 11 «Quello che è successo ieri a Parigi e a Sant Demis vicino allo Stade de France è un atto di guerra commesso da un’armata jihadista contro i valori che noi difendiamo e che siamo: un Paese libero. saremo spietati». Così ha affermato il presidente francese, Francois Hollande, parlando alla nazione in diretta televisiva dall’Eliseo. «La Francia trionferà sulla barbarie» ha aggiunto, lanciando un appello «all’unità indispensabile».

Ore 10.34 L’agenzia Reuters dà notizia di un video in cui ci sarebbe una rivendicazione dell’Isis: nel filmato si vede un estremista che, affiancato da altri miliziani, incita i musulmani francesi a portare a termine altri attentati. «Fino a che continuerete a bombardare non vivrete in pace. Avrete paura persino di andare al mercato», sostiene il miliziano, che ha la barba lunga tipica dei jihadisti e parla in arabo.

Ore 10.04 Sono due gli italiani feriti lievemente e fuori pericolo. Si tratta di due giovani di Senigallia che erano al Bataclan con degli amici. Si tratta di una ragazza, raggiunta alla spalla da una scheggia o da un proiettile, che è già stata operata, e di un ragazzo che è stato medicato. Lo riferisce la Farnesina. Intanto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, sottolinea l’importanza di risolvere la crisi siriana per far fronte al terrorismo: «Occorre rafforzare tutti gli sforzi per combattere il terrorismo e avviare un percorso sulla Siria».

Ore 9.43 Cordoglio e solidarietà a Parigi da parte di tutti i Paesi. Il premier Renzi ha incontrato i vertici dell’antiterrorismo: «Colpendo la Francia hanno colpito l’umanità intera - ha detto -. Chiedo a tutte le forze politiche di avere il massimo della responsabilità. Questo è il tempo in cui bisogna stare uniti». Nel pomeriggio incontrerà i capigruppo, anche quelli di opposizione. Da tutte le parti politiche sono arrivate reazioni e commenti su quanto accaduto.

Ore 9 «Questo è un attacco contro la libertà. È diretto contro tutti noi» ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel. La Russia è pronta a interagire strettamente con i partner francesi nelle inchieste ha scritto Vladimir Putin in un telegramma a Francois Hollande.

Ore 8.36 È di 128 morti e 192 feriti, di cui 80 in gravi condizioni, il nuovo bilancio delle autorità di sicurezza e sanitarie di Parigi dopo gli attacchi terroristici di ieri sera nella capitale francese. La capitale francese vive un risveglio surreale.

Ore 8.22 La Santa Sede ha condannato gli attentati compiuti nella notte a Parigi, definendoli «un attacco alla pace di tutta l’umanità» e ha chiesto una reazione «decisa e congiunta» per far fronte all’«odio omicida».

Ore 8.19 Disagi all’aeroporto Charles De Gaulle, principale scalo di Parigi, in conseguenza degli attentati di ieri. Sono infatti sospese tutte le distinzioni tra Paesi Shengen e non come annunciato ieri sera dal presidente Francois Hollande, quindi tutti i documenti di tutti viaggiatori vengono controllati dalla gendarmerie, presente in massa in ogni terminal. Cesare Martinetti è arrivato a Parigi e ci racconta come tutto è cambiato il giorno dopo gli attentati con l’amara riscoperta dell’uso del passaporto in Europa.

Ore 8.04 Allerta massima per i nostri connazionali in Francia. L’unità di crisi della Farnesina raccomanda di prestare attenzione alle indicazioni delle autorità francesi ed evitare ogni spostamento

Ore 7 Degli otto terroristi morti, sei si sono fatti esplodere. Ci sarebbero complici in fuga.

Ore 6.08 Il traffico della metropolitana di Parigi, dei treni suburbani RER e regionali Transilien è ripreso stamattina. Molte stazioni, nelle aree delle sparatorie, restano però chiuse sulle linee 3, 4, 5, 8, 9 e 11: République, Temple, Parmentier, Jacques Bonsergent, Oberkampf, Filles du Calvaire, Strasbourg Saint-Denis, Goncourt, Arts et Métiers, Saint-Sébastien Froissart et Saint Ambroise.

Ore 6.01 Stati Uniti e Francia «continueranno a lavorare insieme e con altri Paesi nel mondo per sconfiggere il flagello del terrorismo». Ad affermarlo nel corso di una telefonata il presidente americano, Barack Obama, e quello francese, Francois Hollande.

Ore 5.38 In segno di rispetto per le vittime ma anche a titolo precauzionale oggi la capitale francese resterà di fatto chiusa: non apriranno, scuole, musei, biblioteche e mercati. Annullato il concerto degli U2 in programma stasera. Lo annuncia l’account Twitter officiale del Municipio di Parigi, listato a lutto.

Ore 4.29 Come dopo gli attentati di gennaio a Charlie Hebdo e e all’HyperCacher, la comunità musulmana di Francia condanna senza appello gli attacchi che stanotte hanno insanguinato Parigi.

Ore 4.14 «Air France conferma che l’insieme dei suoi voli da e verso la Francia è mantenuto». È quanto si legge in una nota diffusa dalla compagnia. Air France sottolinea tuttavia che «bisogna prevedere ritardi in partenza e in arrivo in seguito al rafforzamento dei controlli di frontiera». Ai passeggeri viene chiesto di anticipare «il loro arrivo in aeroporto».

Ore 4.00 La polizia di Parigi ha richiamato stanotte in servizio tutti i suoi effettivi. Quasi 6.000 agenti del celebre commissariato centrale al 36 del Quai des Orfrevres sono al lavoro per raccogliere testimonianze e per seguire le indagini. A questi si aggiungono gli ulteriori 1.500 soldati schierati in tutta la regione dell’Ille de France, che portano a 7.000 il totale dei militari impiegati nel piano “Sentinelle”, attivato dopo gli attentati di Parigi (Charli Hebdo e HyperCacher) dei primi di gennaio.

Ore 3.10 Il procuratore della capitale francese, François Molins, ha fornito un primo bilancio dettagliato degli attacchi. Molins ha parlato di «alcuni morti» allo Stade de France, di 18 vittime a rue de Charonne, di un morto a boulevard Voltaire, di cinque vittime a rue de la Fontaine au Roi e di 14 a rue Alibert, davanti al café «Le Carillon». Il procuratore non ha poi fornito un bilancio preciso dell’attacco al teatro Bataclan, limitandosi a indicare un numero complessivo di oltre 120 morti.

Ore 02.46 La Francia ha ristabilito «i controlli alle frontiere», non «la chiusura» dei confini. Ii cittadini europei potranno continuare a circolare in Francia se provengono da Paesi dello spazio Schengen, ma saranno sottoposti a controlli.

Ore 02.42 «Ci sparavano come fossimo uccelli»: così un testimone spettatore della carneficina del teatro Bataclan di Parigi, intervistato dalle tv americane.

Ore 02.25 L’Isis «coprirà di cadaveri le strade di Parigi»: era la minaccia contenuta in un video dello Stato islamico, pubblicato il 14 luglio scorso, lanciata da un jihadista in perfetto francese. L’uomo poi uccideva un soldato siriano con un colpo di pistola alla testa, poi gettava il cadavere in una scarpata.

Ore 02.23 «Stasera è il momento del dolore, delle lacrime, del lutto. Ma Parigi è in piedi e so che i parigini sapranno rialzarsi per essere vicino alle vittime». Lo ha detto il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, parlando ai giornalisti su uno dei luoghi degli attacchi di stasera

Ore 02.22 Chiuso il tunnel del Monte Bianco tra Francia e Italia: lo annuncia i-Tele, citando il Centro regionale d’informazione e coordinamento autostradale (Cricr).

Ore 02.07 American Airlines ha sospeso i voli verso Parigi. «Sappiano che lo scalo Charles de Gaulle è aperto, ma stiamo tenendo a terra i voli in attesa di avere ulteriori informazioni», afferma il portavoce della più grande compagnia aerea americana citato dai media Usa

Ore 01.54 Nuovo intervento di Hollande, fuori dal Bataclon: «Sarà una Francia determinata. unita che non si lascerà impressionare: condurremo una battaglia, saremo spietati con i terroristi». «Ci sono «numerosi feriti, anche gravi, feriti scioccati da ciò che hanno visto». «E’ stata una barbarie».

Ore 01.17 Facebook ha aperto una pagina speciale: Se sei a Parigi, dicci se stai bene

Ore 01.14 Circa 100 morti al Bataclan

TERRORE A PARIGI - videowall

Ore 01.13 «Sparavano in pieno sulla folla e urlavano Allah Akbar»: così un testimone racconta «l’inferno» vissuto a Bataclan dove il concerto è stato interrotto dall’irruzione di uomini armati che hanno cominciato a scaricare i loro fucili a pompa sulla gente. «Sono arrivati degli uomini, hanno cominciato a sparare vicino all’entrata» utilizzando «fucili a pompa». «Tutti si sono buttati a terra, quelli continuavano a sparare, è un inferno», ha raccontato a France Info.

Ore 01.12 «Decine di morti» sono stati trovati dalla polizia entrata nella sala da concerti del Bataclan a Parigi dopo la fine dell’assalto dei reparti speciali della polizia. Lo ha reso noto una fonte delle forze di sicurezza, che parlano anche di «carneficina»

Ore 01.09 «La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa»: è quanto afferma il canale Dabiq France (la rivista francese dello Stato islamico) assumendo la paternità degli attentati. Lo riferisce il Site.

Ore 01.05 Gli ostaggi tratti in salvo al Bataclan escono in lacrime dal locale. I feriti vengono caricati sulle ambulanze e portati via

Ore 01.02 Francois Hollande ha annullato la sua presenza al G20 di Antalya, in Turchia, che si apre domani. Sempre per domattina ha convocato un consiglio di Difesa

Ore 01.00 Dopo Parigi, ora «tocca a Roma, Londra e Washington»: è il sinistro proclama che accompagna le celebrazioni dei sostenitori dell’Isis, su Twitter, degli attacchi a Parigi, con l’hashtag «Parigi in fiamme». Al momento non c’è una rivendicazione ufficiale dello Stato islamico. Non mancano le minacce a Spagna e Portogallo, territorio dell’antico Califfato in Europa

Ore 00.59 Il racconto dei testimoni della notte del terrore: «La nostra notte barricati nel ristorante a Parigi» (Davide Lessi).

Ore 00.54 Allo stadio l’esplosione è stata provocata da due bombole con al loro interno chiodi e bulloni

Ore 00.53 Testimoni raccontano che i terroristi erano giovani, a volto scoperto, silenziosi e sparavano senza pietà

Ore 00.42 Le scuole saranno chiuse domani a Parigi e in tutta la regione Ile-de-France.

Ore 00.39 I giocatori di Francia e Germania sono stati informati solo a fine partita degli attentati all’esterno dello Stade de France e nelle vie di Parigi: «Non sapevano nulla mentre giocavano, sono sceso io negli spogliatoi a raccontare tutto», ha annunciato il presidente della Federcalcio francese Noel Le Graet. Il terreno di gioco è stato completamente evacuato dalle migliaia di spettatori in attesa poco prima di mezzanotte. Anche le squadre hanno lasciato lo stadio. In tribuna, tra gli altri, il tecnico Rudi Garcia.

Vivant. Juste des coupures... Un carnage... Des cadavres partout.

Posted by Benjamin Cazenoves on Venerdì 13 novembre 2015

Ore 00.30 Le forze dell’ordine hanno dato l’assalto al Bataclan, la sala concerti di Parigi dove decine di persone sono tenute in ostaggio.

Ore 00.27 La CNN riporta che i terroristi stanno uccidendo gli ostaggi del Bataclan uno a uno

Ore 00.25 Il racconto dell’orrore a Bataclan: «La gente piangeva e gridava: scappate» (Giacomo Leso)

Ore 00.20 «I terroristi erano molto calmi. Hanno ricaricato le armi tre o 4 volte». «Gli ostaggi sono stati uccisi uno alla volta»: Lo sostengono alcuni degli ostaggi liberati dalla sala concerto Bataclan.

Ore 00.15 Una delle esplosioni allo Stade de France è stata provocata da un attentatore suicida. In Francia non era mai accaduto. Lo affermano fonti concordanti riprese dai media francesi su Twitter.

Ore 00.14 L’orrore che sta sconvolgendo la capitale francese e tutto il Paese lascia esterrefatti e sgomenti. Lo scrive il Capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio a Francois Hollande: «Seguo con apprensione e forte dolore gli sviluppi dei barbari attacchi terroristici ancora in corso a Parigi».

Ore 00.11 La polizia di New York ha alzato il livello di allerta dopo gli attacchi sanguinosi avvenuti a Parigi. Lo rendono noto le autorità

Ore 00.10 È in corso un assalto delle forze di sicurezza. Le strade di Parigi sono deserte. Chi era fuori casa è corso velocemente al riparo.

Ore 00.09 In una Parigi in preda al caos, la solidarietà fra cittadini corre sui social network. Su Twitter, tramite l’hashtag #PorteOuverte (porta aperta), gli abitanti delle vie dove sono avvenute le sparatorie o delle aree circostanti offrono rifugio ai passanti spaventati o a chi non riuscirà a rientrare a casa per la notte.

Ore 00.08 Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha convocato per domani mattina alle 9 e 30 il Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che sarà in via eccezionale presieduto dal premier Matteo Renzi.

Ore 00.06 «Stasera ancora l’orrore... Sospendiamo le nostre campagne fino a nuovo ordine». Queste le parole su Twitter dell’europarlamentare e presidente del Fronte Nazionale, Marine Le Pen.

Ore 00.05 «Le notizie da Parigi sono strazianti. Prego per la città e le famiglie delle vittime». Lo scrive su Twitter Hillary Clinton.

Ore 00.03 L’Italia piange le vittime di Parigi e si unisce al dolore dei fratelli francesi. L’Europa colpita al cuore saprà reagire alla barbarie. Lo afferma il premier Matteo Renzi.

Ore 00.01 La prefettura di Parigi, dal suo account Twitter, raccomanda «per le prossime ore» alle persone «che si trovano in casa, a casa di amici o in luoghi di lavoro» in città e nella regione di «evitare di uscire salvo in caso di necessità assoluta». Ai locali pubblici è chiesto di «rafforzare la sicurezza agli ingressi e accogliere chi ne ha bisogno», e di «interrompere le manifestazioni in corso all’aperto».

Ore 00.00 Duecento soldati sono stati inviati al X e XI arrondisment

Ore 23.58 Circa 30 persone sono fuggite dalla sala concerti Bataclan, apparentemente liberate dalla polizia. Lo riporta un giornalista di France 2 su Twitter. Al momento non è possibile verificare la veridicità della notizia

Ore 23.55 Hollande: «È un orrore su mia decisione mobilitato tutte le forse dell’ordine per fermare gli autori degli attentati. Messe in sicurezza le zone in cui sono stati compiuti gli attacchi. Dichiariamo lo stato d’urgenza, chiusura delle frontiere. Nessuno deve poter entrare o uscire. Abbiamo, su mia decisione, mobilitato tutte le forze possibile per neutralizzare i terroristi e mettere in sicurezza i quartieri sotto attacco. Ho anche chiesto che ci siano i rinforzi militari. Vogliono farci paura, non ce la faranno mai. La Nazione è forte e sarà sempre più forte per combattere i terroristi. Dateci il vostro sostegno per combattere al meglio questi attentati»

Ore 23.51 Il governo francese terrà un Consiglio dei ministri straordinario verso mezzanotte. Lo riferiscono diversi media francesi. Secondo BfmTv, il presidente Francois Hollande dovrebbe prendere la parola poco prima, intorno alle 23.50.

Ore 23.48 Le condoglianze di Obama: «E’ un attacco contro l’umanità e contro i nostri valori. Siamo a disposizione della Francia. Non ho ancora chiamato il presidente Hollande, lo farò nelle prossime ore. Situazione che ci spezza il cuore. Sappiamo cosa significa. Faremo il nostro meglio per aiutarli»

Ore 23.46 Liberation cita la testimonianza di un ostaggio all’interno del Bataclan, sarebbe ferito in modo grave.

Je suis encore au Bataclan. 1e étage. Blessée grave ! Qu ils donnent au plus vite l assaut. Il y a des survivants à l intérieur. Ils abattent tout le monde. Un par un. 1e étage vite !!!!

Posted by Benjamin Cazenoves on Venerdì 13 novembre 2015

Francia sotto attacco, l’anno terribile: da Charlie Hebdo al Tgv

Ore 23.45 Il presidente americano Barack Obama terrà una dichiarazione sugli attacchi di Parigi.

Ore 23.41 «Abbiamo avuto paura, abbiamo tanta paura. Eravamo nella zona del ristorante del X arrondissement quando abbiamo visto la gente che scappava, le sirene della polizia. Così siamo corsi verso la metro e siamo tornati in albergo. È stata una delle più brutte esperienze mai vissute». Lo affermano all’AGI una coppia di turisti italiani a Parigi. «Adesso siamo in albergo ma abbiamo tantissima paura. Doveva essere un viaggio di piacere ed invece. Continuiamo a chiedere informazioni ma nessuno ci dice nulla».

Ore 23.40 Sono almeno 60 i morti a Parigi: lo riferisce BfmTv citando fonti di polizia

Ore 23.39 «Siamo riusciti a fuggire, c’era sangue dappertutto, hanno tirato con un fucile a pompa sulla folla». Lo racconta al sito di Le Figaro un testimone scampato alla sparatoria nella sala concerti Bataclan

Ore 23.38 A Parigi, è stato attivato il piano «rosso alfa», un piano d’urgenza destinato a portare soccorso in modo coordinato ad un numero elevato di vittime in caso di «attentati multipli».

Ore 23,35 Un’ennesima sparatoria è in corso nel centro di Les Halles. Lo riferisce la radio Europe 1

Ore 23.33 Il presidente Usa Barack Obama è stato informato sugli attacchi avvenuti a Parigi da Lisa Monaco, responsabile dell’antiterrorismo. Lo riferisce la Casa Bianca. I responsabili della Sicurezza nazionale hanno aggiunto che «non ci sono minacce specifiche e credibili nei confronti degli Stati Uniti».

Ore 23.32 «Sono scioccato dagli eventi di Parigi. I nostri pensieri e preghiere sono con il popolo francese. Faremo tutto ciò che possiamo per aiutare».

Ore 23.31 «Siamo stati informati di questa vicenda appena adesso: è inutile dire che facciamo finta di niente, si tratta di fatti che preoccupano e fanno paura». Così il ct della Nazionale, Antonio Conte, a caldo commenta i morti di Parigi.«È evidente che di fronte a queste vicende - ha detto Conte - tutto passa in secondo piano»

Ore 23.24 Al Bataclan era in corso il concerto della band americana Eagles of Death Metal. La capienza del locale è varia tra le 1200 e le 1500 persone.

#eaglesofdeathmetal #labataclan #paris #wannabeinla

Una foto pubblicata da Zsuzsa Kover (@zsuzsulla) in data:

Ore 23.23 Nell’ultima delle tre sparatorie avvenute a Parigi, sulla rue de Charonne, l’assalitore ha sparato da un’auto, tre o quattro raffiche e poi alcuni colpi isolati, contro i tavolini all’esterno di un ristorante. Lo riferisce un testimone citato dal sito di Le Figaro.

Ore 23.19 L’innalzamento delle misure di sicurezza disposto dal Viminale riguarda tutti gli obiettivi sensibili presenti nel nostro paese. In particolare, è stato disposto un rafforzamento delle misure di sicurezza sugli obiettivi riconducibili alla Francia a Roma e Milano.

Ore 23,13 Militanti dell’Isis celebrano su Twitter gli attacchi di Parigi con l’hashtag in arabo «Parigi in fiamme».

Ore 23,13 Sale a quaranta il numero dei morti allo stadio

Ore 23.10 Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, dopo i primi contatti con il capo della Polizia Alessandro Pansa, ha disposto «un immediato innalzamento dei livelli di sicurezza su tutto il territorio nazionale». L’antiterrorismo italiano è in costante contatto con gli omologhi francesi per seguire con la massima attenzione ciò che sta accadendo a Parigi, anche allo scopo di predisporre ulteriori interventi preventivi.

Ore 23.08 Gli assalitori «sono ancora in strada, tornate a casa». Con queste parole la polizia francese sta evacuando le strade attorno ai luoghi dove si sono verificate le sparatorie di stasera. Lo riferisce France 24

Ore 23.06 Il presidente francese Francois Hollande si è recato al ministero dell’Interno per un «punto della situazione» dopo gli attacchi multipli a parigi, che hanno causato decine di morti e il rapimento di alcuni ostaggi. Lo rende noto il suo entourage.

Ore 23.05 Testimoni della presa di ostaggi alla sala da concerti Bataclan di Parigi ha parlato - in lacrime - di uno dei terroristi che gridava «Allah u Akbar», «Allah è grande». Lo riferiscono i media francesi

Ore 23.05 Sono almeno 26 i morti

Ore 23.03 Gli attentatori hanno gridato «Allah è grande»

Ore 23 Delle 18 vittime, quindici sono rimaste uccise durante la sparatoria nella sala concerti di Parigi Bataclan, altre tre nei pressi dello stadio di Francia uccise dalle tre esplosioni - sembra con polvere da sparo mista a chiodi -. Altre dieci sono rimaste ferite attorno allo stadio.

Ore 22.55 È stato ucciso uno degli autori degli attentati che hanno colpito Parigi. Lo ha riferito Europe 1

Ore 22.52 Dopo le tre esplosioni allo Stade de France - dove migliaia di persone assistono all’amichevole Francia-Germania - le inferriate attorno all’impianto sono state bloccate. Nessuno al momento può più lasciare i dintorni dello stadio. Si ignora come sarà gestito, fra pochi minuti, il deflusso degli spettatori

Ore 22.50 Nelle tv francesi si parla di sessanta ostaggi

Ore 22.42 Ci sono ostaggi nella sala concerti Bataclan

Ore 22.40 I morti nei quattro attentati simultanei sono almeno 18, lo dice la polizia francese.

SEGUI LA DIRETTA TV

ORRORE A PARIGI

L’ombra del terrorismo torna a scuotere Parigi: tre attacchi congiunti sono stati perpetrati questa sera nel cuore della capitale. Sarebbero almeno 18 i morti. Una prima sparatoria a colpi di kalashnikov in un ristorante del decimo arrondissement di Parigi, ad agire sarebbe stato un gruppo di uomini mascherati. La seconda sparatoria ha avuto luogo al Bataclan, una nota sala di concerti nell’XI arrondissement, non lontano dalla sede di Charlie Hebdo. E la memoria non può che tornare agli avvenimenti dello scorso gennaio.

Secondo testimonianze riportate da radio e tv almeno 50 colpi sono stati sparati nei pressi del teatro. Il terzo attacco è stato invece perpetrato nei pressi della Rue de Charonne. Secondo I-Télé ci sarebbero undici vittime a terra. Un giornalista del quotidiano Le Monde presente sul posto parla di un individuo armato che aperto il fuoco contro i tavolini di un café.

Esplosioni sono state udite anche attorno allo Stade de France, alla periferia di Parigi, dove era in corso l’amichevole Francia-Germania. Secondo le prime notizie, il presidente Francois Hollande sarebbe stato evacuato dallo stadio per motivi di sicurezza.

In mattinata era stata diramata un’allerta bomba all’Hotel Molitor, dove soggiorna la nazionale di calcio della Germania. L’hotel della capitale era stato completamente evacuato ma gli agenti non avevano trovato nulla di sospetto.

I commenti dei lettori