Gianluca Neri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gianluca Neri al Blogfest 2012.

Gianluca Neri (Milano, 23 giugno 1971) è un produttore cinematografico, autore televisivo, conduttore radiofonico e blogger italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha collaborato con il settimanale satirico "di resistenza umana" Cuore e, in compagnia del disegnatore Roberto Grassilli, ha successivamente fondato e curato il portale internet Clarence, poi venduto a Spray[1] e passato in seguito a Lycos[2] e a Dada[3][4]. Collabora con vari mensili e gestisce Macchianera, un blog multiautore.

Dal 2003 organizza la Festa della Rete (un tempo chiamata Blogfest), raduno dei frequentatori di internet, che si svolge nel corso di tre giorni, dopo l'estate. Dopo le prime edizioni a Riva del Garda[5], dall'edizione del 2013 la festa si è spostata a Rimini. All'interno della manifestazione ogni anno vengono assegnati i Macchianera Italian Awards (MIA), che premiano i migliori siti e blog della rete italiana[6]. Il 20 dicembre 2013, in Vaticano, nel corso della cerimonia del baciamano al termine dell'udienza generale del mercoledì, ha consegnato nelle mani di Papa Francesco il premio come "Personaggio dell'anno"[7][8][9].

Cinema e Televisione[modifica | modifica wikitesto]

È stato autore televisivo di Camera Café per conto di Magnolia. Sempre per la società di produzione di Giorgio Gori, ha gestito un laboratorio creativo che si è occupato dell'ideazione di nuovi format.

Nel luglio 2017, in seguito ad alcune notizie diffuse nel corso del processo d'appello a Massimo Bossetti, il settimanale Oggi ha rivelato che Neri sta lavorando alla produzione di un documentario dedicato al caso dell'omicidio di Yara Gambirasio.

Il 14 febbraio 2019 costituisce con altri quattro soci la società di produzione Quarantadue, con sede a Milano, che si pone come obiettivo l’ideazione, la scrittura e la produzione di serie televisive o film (scripted e unscripted) per i grandi broadcaster e le piattaforme di streaming.

SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 dicembre 2020, accompagnato da un'ampia campagna pubblicitaria sia sulle pagine del Corriere della Sera, la Repubblica, Il Fatto Quotidiano sia in televisione prima e dopo i TG Rai e di Sky TG24, esce la prima docu-serie italiana di Netflix, in cui Neri debutta come creatore, scrittore e produttore con la sua Quarantadue: SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano.

Attraverso testimonianze e immagini di repertorio, la docu-serie in 5 episodi racconta la controversa storia della comunità di recupero di San Patrignano fondata da Vincenzo Muccioli nel 1978, a Coriano, in provincia di Rimini.[10][11] La docu-serie è stata realizzata attraverso 180 ore di interviste e con le immagini tratte da 51 differenti fonti d’archivio, di cui il 26% di materiale delle Teche Rai, per ricostruire la storia in modo fattuale e accurato[12]. Oltre a Neri, la serie è stata scritta da Carlo Gabardini e Paolo Bernardelli. La regia è di Cosima Spender, la supervisione al montaggio di Valerio Bonelli, le musiche di Eduardo Aram, e la direzione della fotografia di Diego Romero.

Nastro D’Argento 2021 documentari, premio speciale[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 marzo 2021 il Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani (SNGCI) comunica che l'assegnazione di un premio speciale dei Nastri d'argento 2021 al documentario a “SanPa - Luci e tenebre di San Patrignano”, spiegando che “è una scelta insolita, fuori selezione, in quanto il regolamento dei Nastri prevede ad oggi che i premi siano assegnati esclusivamente a Film, non alla serialità, e l’uscita in sala è stata fino ad oggi un elemento prioritario. Occupandoci però con attenzione di ‘cinema del reale’ abbiamo deciso di superare il tema del ‘formato’ perché non avremmo potuto dimenticare nel nostro palmarès un’inchiesta approfondita e documentata come quella a cui abbiamo assistito”.[13] La motivazione ufficiale del premio è stata la seguente: “Nelle luci e nelle tenebre di San Patrignano, raccontate sulla base di una documentazione accurata e ormai consegnata alla Storia, c’è il senso e la sostanza di una vicenda controversa che ha comunque segnato un passaggio epocale nella storia di un tempo già lontano di cui ancora sono aperte molte ferite. La rilettura di un’esperienza unica, amata e odiata, contestata e al tempo stesso preziosa per la vita e il recupero di centinaia di ragazze e ragazzi riaccende un riflettore sulla generazione spezzata che SanPa racconta e sulla cronaca di quegli anni difficili”.

Radio[modifica | modifica wikitesto]

Ha fondato Macchiaradio (per qualche tempo chiamata anche RadioNation), una popolare webradio italiana che ha iniziato a trasmettere il 21 aprile 2004[14][15], ospitando nel tempo vari personaggi del mondo della radiofonia e della rete italiana, tra cui Marco Ardemagni, Violetta Bellocchio, Matteo Bordone, Luca Bizzarri, Federico Bernocchi, Michele Boroni, Matteo Caccia, Francesco Cataldo, Andrea Delogu, Lorenzo De Marinis, Filippo Facci, Carlo Giuseppe Gabardini, Paolo Madeddu, Marisa Passera, Simona Siri, Luca Sofri, Filippo Solibello, Guia Soncini, Simone Tolomelli e Laura Carcano.

Da giugno a settembre 2008, in concomitanza con le Olimpiadi di Pechino, ha ideato e condotto (assieme a LaLaura) il contenitore quotidiano Scatole Cinesi, in onda su Rai Radio 2.

Per la stessa emittente ha condotto la trasmissione quotidiana Condor a dicembre 2008 e la variante estiva Kondor, il Condor con la cappa da giugno a settembre 2009, in compagnia di Cinzia Spanò.

Dal luglio 2014 fino a giugno 2015 ha ideato e condotto assieme a Daniela Collu la trasmissione Share, in onda su Rai Radio 2 il sabato e la domenica alle 18.

Casi d'attualità[modifica | modifica wikitesto]

Caso Calipari[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º maggio 2005 appare sulla stampa come il blogger che - con un semplice copia e incolla da un PDF - ha svelato gli omissis nel documento ufficiale statunitense diffuso a conclusione dell'inchiesta sul caso dell'omicidio dell'agente italiano Nicola Calipari[16][17][18].

Processo Canalis-Clooney[modifica | modifica wikitesto]

A settembre 2015 prende il via un processo che lo coinvolge, insieme a Guia Soncini e Selvaggia Lucarelli, con le accuse di intercettazione abusiva, detenzione e diffusione di codici di accesso, accesso abusivo a sistema informatico, violazione della privacy, tutti aggravati dall'aver tentato di ottenere un guadagno[19]. Al centro dell’inchiesta il presunto accesso alle mail della showgirl Federica Fontana a cui erano state inviate foto scattate nella villa comasca dell’attore George Clooney, in occasione della festa di compleanno del 2010 della soubrette Elisabetta Canalis. Immagini che, nella ricostruzione dell’accusa, erano al centro di una tentata vendita al settimanale Chi di Alfonso Signorini[20].

Il 17 luglio 2017 il giudice dell'XI sezione penale del tribunale di Milano Stefano Corbetta ha assolto Selvaggia Lucarelli, Guia Soncini e Gianluca Neri riqualificando le contestazioni di accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni e violazione di corrispondenza e dichiarando il proscioglimento per "non doversi procedere". Per le altre due imputazioni contestate, tra cui la presunta tentata vendita degli scatti di Clooney e Canalis e il trattamento illecito di dati personali, i tre sono stati assolti con formula piena perché "il fatto non sussiste"[21][22][23].

Caso Yara Gambirasio[modifica | modifica wikitesto]

Nel luglio 2017 è la persona che scopre l'esistenza di una foto satellitare scattata dal satellite WorldView-1 il 24 gennaio 2011, ovvero nel periodo compreso tra il giorno della scomparsa di Yara Gambirasio il 26 novembre 2010 a Brembate di Sopra e il giorno del ritrovamento del corpo senza vita della ragazza in un campo incolto di Chignolo D'Isola il 26 febbraio 2011.[24] Neri scopre la foto nel corso della lavorazione di Unknown1,[25] un documentario in 8 episodi sul caso dell'omicidio di Yara Gambirasio girato in lingua inglese e, dal momento che il corpo della ragazza sembra non apparire nella foto, consegna l'immagine al pool difensivo di Massimo Bossetti, condannato in primo grado all'ergastolo per il delitto in questione, guidato dagli avvocati Claudio Salvagni, Paolo Camporini e coordinato da Roberto Bianco.[26]

Con la difesa Neri concorda di non distribuire l'immagine alla stampa fino a al momento in cui se ne parlerà in aula.[27] La foto del satellite WorldView-1 ha una risoluzione minima al suolo di 46 cm per pixel, dato che apre il dibattito tra gli esperti, divisi tra quelli che ritengono siano sufficienti per determinare la presenza o l'assenza del corpo nel campo, e quelli che, invece, giudicano la risoluzione della foto troppo bassa. A partire dalla seconda udienza del processo di appello presso il Tribunale di Brescia, il 6 luglio 2017, Neri partecipa al processo dai banchi della difesa.[28]

Solo dopo la scoperta di Neri la procura di Bergamo, che ha guidato le indagini sul caso, ha rivelato di essere in possesso della foto da tempo, ma di non averla inclusa nei fascicoli dell'inchiesta. L'avvocato Claudio Salvagni ha dichiarato al settimanale Oggi che questa scelta avesse l'unico obiettivo di impedirne la visione alla difesa. I difensori di Bossetti sostengono inoltre di avere più volte richiesto al pubblico ministero Letizia Ruggeri se esistessero foto satellitari del campo di Chignolo D'Isola nel periodo tra la scomparsa di Yara e il ritrovamento del corpo, e di avere sempre ricevuto ufficialmente risposta negativa.

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Web alla svedese, affari e divertimento, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 5 novembre 1999. URL consultato il 12 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2012).
  2. ^ Lycos Italia integra Spray. Clarence torna ai soci fondatori, su clarence.com, Clarence, 21 marzo 2001. URL consultato il 12 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2010).
  3. ^ Luigi Ferro, Dada compra Clarence, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 2 agosto 2001. URL consultato il 12 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2012).
  4. ^ Dada acquisisce Clarence, su clarence.com, Clarence, 1º agosto 2001. URL consultato il 12 settembre 2011 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2011).
  5. ^ P.Car., La festa dei blogger a Riva del Garda, su corriere.it, Corriere della Sera, 10 settembre 2010. URL consultato il 12 settembre 2011.
  6. ^ Riccardo Bagnato, Giornalismo e politica Ecco gli oscar dei blog, su repubblica.it, la Repubblica, 3 ottobre 2009. URL consultato il 12 settembre 2011.
  7. ^ La Rete incorona Papa Francesco «È lui il personaggio dell'anno», in Corriere della Sera, 22 settembre 2013.
  8. ^ Papa Francesco ritira il premio MIA 2013 come Personaggio dell’anno, in Macchianera, 20 dicembre 2013.
  9. ^ Macchianera Italian Awards, Papa ritira premio, in ANSA, 20 dicembre 2013.
  10. ^ SanPa, recensione della prima docuserie italiana Netflix, su ciakmagazine.it, 31 dicembre 2020.
  11. ^ Chi era Vincenzo Muccioli, fondatore della comunità di San Patrignano e protagonista della serie SanPa, su ilriformista.it, 1º gennaio 2021.
  12. ^ Alessandra Magliaro, Oltre SanPa, i nuovi progetti tra Uno Bianca e film da memoir De Sica, su ansa.it, ANSA, 16 gennaio 2021. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  13. ^ Nicole Bianchi, Nastri Docs: i vincitori, nel nome di Cecilia Mangini, in Cinecittà News, 10/03/2021.
  14. ^ Gianluca Neri, E se una radio è libera, ma libera veramente…, in Macchianera, 27 aprile 2004.
  15. ^ Massimo Mantellini, Contrappunti/ Una serata mp3 senza SIAE, in Punto Informatico, 26 aprile 2004.
  16. ^ Lu.Ge., I blog e lo scoop del «copia e incolla», su corriere.it, Corriere della Sera, 5 maggio 2005. URL consultato il 12 settembre 2011.
  17. ^ Rapporto Calipari, un pdf rivela gli omissis, su punto-informatico.it, Punto Informatico, 5 maggio 2005. URL consultato il 12 settembre 2011.
  18. ^ Caso Calipari. A decifrare il rapporto, un blogger di Milano, su rainews24.rai.it, RaiNews, 5 maggio 2005. URL consultato il 12 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2006).
  19. ^ Furto di foto ai vip, via al processo per Lucarelli, Neri e Soncini che "aggredisce" l'inviato delle Iene, su Il Messaggero. URL consultato il 18 novembre 2015.
  20. ^ Sentenza a Milano per le foto dei vip. Assolti Lucarelli, Soncini e Neri, su La Stampa. URL consultato il 20 luglio 2017.
  21. ^ Milano, processo ai blogger per le foto rubate ai famosi: assolti Selvaggia Lucarelli, Neri e Soncini, su la Repubblica. URL consultato il 20 luglio 2017.
  22. ^ Milano, foto vip rubate alla festa della Canalis: assolti i blogger Lucarelli, Neri e Soncini, su Corriere della Sera. URL consultato il 20 luglio 2017.
  23. ^ Furto foto vip: assolti Lucarelli, Neri e Soncini, su ANSA. URL consultato il 20 luglio 2017.
  24. ^ Paolo Berizzi, Caso Yara, ecco le foto satellitari che per la difesa scagionerebbero Bossetti, su milano.repubblica.it, la Repubblica, 1º luglio 2017. URL consultato il 7 luglio 2017.
  25. ^ Giangavino Sulas, Yara non c'è (è andata via?) - Ecco la foto che crea scompiglio nel processo Bossetti: scattata un mese prima del ritrovamento, il cadavere non si vede, su m.dagospia.com, Oggi, 6 luglio 2017. URL consultato il 7 luglio 2017.
  26. ^ Caso Yara, la difesa di Bossetti: "La foto satellitare può cambiare la sentenza", su ilgiorno.it, Il Giorno, 5 luglio 2017. URL consultato il 7 luglio 2017.
  27. ^ Massimo Bossetti, il documentario che mostra la prova: "È innocente". Accordo per non diffonderla fino al processo, su liberoquotidiano.it, Libero Quotidiano, 28 giugno 2017. URL consultato il 7 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2017).
  28. ^ Giorgio Sturlese Tosi, I dubbi sul posto dove è stata trovata Yara, su video.mediaset.it, Quarto Grado (Rete 4), 7 luglio 2017. URL consultato il 7 luglio 2017.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN35146635435241981343 · LCCN (ENno2016076714 · WorldCat Identities (ENlccn-no2016076714