Cassa Depositi e Prestiti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cassa Depositi e Prestiti
Logo
Logo
La sede centrale della CDP, a Roma
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione18 novembre 1850 a Torino
Fondata daRegno di Sardegna
Sede principaleRoma
GruppoMinistero dell'economia e delle finanze
Controllate
Persone chiave
SettoreFinanziario
ProdottiServizi finanziari
Utile netto6,8 mld (2022[1])
Dipendenti1.591 (2022[2])
NoteSocietà pubblica
Sito webwww.cdp.it/

La Cassa Depositi e Prestiti (in sigla CDP), nota anche semplicemente come Gruppo CDP, è una delle principali istituzioni finanziarie dello Stato italiano, sotto forma di società per azioni a controllo pubblico. La maggioranza delle azioni (circa l'83%) è detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze, seguito per circa il 16% da diverse fondazioni di origine bancaria.[1]

La principale fonte di raccolta delle risorse finanziarie è costituita da tutto il risparmio postale italiano che CDP gestisce dal 1875 tramite Poste italiane.[3] A quest'ultimo, pari a circa 275 miliardi di euro[4], si aggiunge la raccolta obbligazionaria effettuata sui mercati, sia presso investitori istituzionali, sia al dettaglio. Il principale impiego delle risorse finanziarie è rappresentato dai prestiti verso lo Stato italiano e le amministrazioni locali, dall'investimento nel capitale di rischio di imprese italiane che operano anche all'estero e dalla partecipazione in progetti immobiliari, infrastrutturali e finanziari ritenuti strategici per lo sviluppo dell'economia nazionale (intervento pubblico nell'economia). [5] Dal 2015 la CDP, nell'ambito della sua attività come istituto nazionale di promozione secondo il Piano Juncker, offre anche consulenza finanziaria alla pubblica amministrazione per l'utilizzo di fondi nazionali ed europei e catalizza risorse finanziarie di altri soggetti pubblici.

CDP nel perseguire i suoi compiti collabora con le principali istituzioni economiche e finanziarie che operano a livello internazionale e si coordina con gli enti che svolgono un ruolo analogo in altri paesi europei, come la tedesca KfW[6] e la Caisse des dépôts et consignations francese[7], all'interno dello European Long Term Investors (ELTI), associazione che riunisce i principali istituti nazionali di promozione europei (compresa la Banca Europea per gli Investimenti),[8] e il D20 Long-Term Investors Club (D20-LTIC), club che riunisce gli investitori istituzionali di lungo periodo.[9]

Sulla base del valore totale delle attività, pari a 478,1 miliardi di euro nel bilancio consolidato del 2021,[1] CDP rappresenta la terza istituzione bancaria italiana più grande dopo UniCredit e Intesa Sanpaolo.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Logo utilizzato fino al 2019

L'ente venne creato inizialmente col nome di Cassa Piemontese, con la legge del parlamento del Regno di Sardegna n 1097 del 18 novembre 1850. La principale finalità era la mobilizzazione di capitali pervenuti allo Stato attraverso canali di raccolta del risparmio privato per opere di pubblica utilità. Nel 1857 subí una prima riorganizzazione sotto l'impulso del primo governo Cavour.[10]

Dopo l'unità d'Italia, nel 1863 iniziò ad incorporare le analoghe Casse presenti negli Stati progressivamente confluiti nel regno e segue, con la propria sede, gli spostamenti della capitale Italiana, prima a Firenze e poi a Roma. L'attività progressivamente si espanse, con la comparsa di nuovi strumenti di raccolta del risparmio, i cui proventi vennero utilizzati per gli scopi istituzionali della CDP, per esempio la realizzazione della linea ferroviaria diretta Roma Napoli.

Nel 1875 il ministro delle finanze Quintino Sella creò le casse di risparmio postali, che utilizzavano la rete degli uffici postali per raccogliere il risparmio degli strati sociali meno agiati, che non avevano accesso alle banche, soprattutto nelle campagne: i depositi avvenivano mediante libretti di risparmio postale[11]. Nel 1896 iniziò l'emissione delle cosiddette Cartelle postali, forma di titoli di debito pubblico destinata al consolidamento del deficit degli enti pubblici locali e due anni dopo la Cassa venne trasformata in una direzione generale del Ministero del tesoro.

Su iniziativa di Francesco Saverio Nitti nel 1919 fu fondato il Crediop, di cui la CDP deteneva la maggiore partecipazione. Analogamente, nel 1924 la Cassa partecipò alla costituzione dell'ICIPU[12]. Nel 1924 vennero emessi per la prima volta i buoni fruttiferi postali, titoli a rendimento fisso e garantito, di piccolo taglio, tali da raccogliere anche investimenti minimi; l'emissione ebbe un tale successo che, per un certo periodo, viene addirittura sospesa l'emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro. L'anno successivo furono emessi Buoni Fruttiferi Postali anche in dollari e sterline, soprattutto ad uso degli emigranti.[10]

Tra il 1931 e il 1933, CDP sottoscrisse il capitale costitutivo di altri due enti, l’IMI e l’IRI,[13] entrambi dedicati al sostegno dell’economia italiana a seguito della crisi del 1929.[14][15]

Nel secondo dopoguerra, Cassa Depositi e Prestiti si occupò di sostenere la ricostruzione delle infrastrutture italiane andate distrutte durante il conflitto o a causa di eventi naturali, quali l’alluvione del Polesine nel 1951, il disastro del Vajont nel 1963 e il terremoto del Belice nel 1968.[16][17]

Con il tempo cambia anche la forma giuridica della Cassa Depositi e Prestiti che, nata come detto in forma di banca, sia pure sotto l'egida dello Stato, si trasforma prima in una direzione generale del Ministero del tesoro (1898), per divenire poi pienamente autonoma con la promulgazione della legge 13 maggio 1983 n. 197, ed avere quindi il riconoscimento di una propria personalità giuridica, distinta da quella dello Stato, con la legge 19 marzo 1993 n. 68.[18]

Il decreto legge 30 settembre 2003 n. 269 la trasformò in società per azioni subentrando nei diritti e negli obblighi dell'ente;[19] la norma inoltre stabilì che con decreto ministeriale venissero disciplinate le funzioni e le attività della nuova società. La disciplina venne poi emanata con Decreto del Ministero dell'economia e delle finanze 5 dicembre 2003. Ciò consentì l'entrata nell'azionariato di 65 fondazioni bancarie alle quali vennero assegnate delle azioni privilegiate pari al 30% del capitale sociale.[20]

Con il 1º gennaio 2006 cambia ancora la struttura operativa, in quanto Cassa Depositi e Prestiti ha effettuato l'incorporazione della società Infrastrutture S.p.A., che era stata costituita dalla stessa CDP nel 2002 allo scopo di finanziare, sotto diverse forme, la realizzazione di infrastrutture e di grandi opere pubbliche.[21] L’ambito di operatività comprende settori diversi: dalla grande industria alla cooperazione internazionale, dallo sviluppo della piccola e media impresa al supporto della loro crescita dimensionale e dell’internazionalizzazione, dal sostegno agli enti pubblici alla gestione del patrimonio immobiliare, dal rilancio delle infrastrutture materiali e immateriali all’agevolazione dell’efficienza energetica e del trasferimento tecnologico. Nello stesso anno CDP riceve inoltre la classificazione di Istituzione finanziaria e monetaria da parte della Banca centrale europea, come la francese CDC e la tedesca KfW.[16][22]

Nel 2009 CDP ha promosso il fondo Marguerite per l'efficientamento energetico di comuni e infrastrutture, assieme alla BEI e ad altre istituzioni finanziarie europee,[23][24] mentre nel 2012 è stato ufficialmente costituito il Gruppo CDP, a seguito delle acquisizioni di SACE, Simest e Fintecna.[25]

A seguito della legge 11 agosto 2014 n. 125, a Cassa Depositi e Prestiti è stato attribuito il ruolo di Istituzione Finanziaria Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo,[26][27] mentre con la Legge di Stabilità 2016, è stata anche designata Istituto Nazionale di Promozione, per sviluppare il Piano Juncker in Italia.[28][29] CDP è stata così abilitata a investire e gestire fondi e finanziare soggetti pubblici e privati nei paesi in via di sviluppo.[26][28]

Da marzo 2022, SACE non è più parte del Gruppo CDP, a seguito della cessione al Ministero dell’economia e delle finanze della partecipazione detenuta in essa.[30]

Caratteristiche principali del Gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo CDP ha fra le sue attività principali i prestiti verso gli enti locali e le imprese, la partecipazione nel capitale sociale delle medie e grandi imprese nazionali profittevoli e ritenute strategiche per lo sviluppo del Paese, il finanziamento di progetti industriali e finanziari ritenuti rilevanti per la crescita del sistema economico italiano.

Attività[modifica | modifica wikitesto]

L'attività della società si articola in due distinti rami di azienda:

  • nell’ambito della "gestione ordinaria", Cassa Depositi e Prestiti può concedere finanziamenti, in via preferenziale in cofinanziamento con enti creditizi, per la realizzazione di opere, impianti, reti e dotazioni, destinati a iniziative di pubblica utilità; investimenti finalizzati a ricerca, sviluppo, innovazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, promozione del turismo, ambiente, efficientamento energetico, promozione dello sviluppo sostenibile, green economy; e iniziative per la crescita, anche per aggregazione, delle imprese, in Italia e all’estero. Per far fronte a questa attività, Cassa Depositi e Prestiti utilizza, tra l’altro, fondi del mercato dei capitali o bancario, provenienti dall’assunzione di finanziamenti, dall’emissione di titoli o da altre operazioni finanziarie, in ogni caso senza garanzia dello Stato e con preclusione della raccolta di fondi a vista;[31]
  • nell’ambito della "gestione separata", Cassa Depositi e Prestiti può, tra l’altro, concedere finanziamenti allo Stato, alle regioni, agli enti locali, agli enti pubblici e agli organismi di diritto pubblico, per operazioni di interesse pubblico e/o nell’ambito di settori di interesse generale, ad esempio per la realizzazione di infrastrutture di interesse generale, per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese e le esportazioni, a favore delle imprese per finalità di sostegno dell’economia e nell’ambito delle attività di cooperazione internazionale allo sviluppo. Per far fronte a questa attività, la società utilizza fondi rimborsabili sotto forma di libretti di risparmio postale e di buoni fruttiferi postali, sono emessi da CDP e distribuiti in esclusiva da Poste Italiane assistiti dalla garanzia dello Stato italiano ai sensi dell art.5 del D.L 30/9/2003, fondi provenienti dall’emissione di titoli, dall’assunzione di finanziamenti e da altre operazioni finanziarie, che possono essere assistiti dalla garanzia dello Stato.[31]

Dati[modifica | modifica wikitesto]

Dati economici e finanziari[modifica | modifica wikitesto]

Esercizio Utile d'esercizio
consolidato
(mld )
Patrimonio netto
consolidato
(mld )
Totale attivo
(mld )
Raccolta
(mld )
Risorse mobilitate
(mld )
2022[1][32] 6,8 39,7 478,1 419,5 30,6
2021[33][4] 5,3 35,4 517,1 406,3 23,8
2020[34][35] 1,2 33,7 512,4 417,1 38,6
2019[36][37] 3,4 36,1 448,7 355,7 34,6

Long-term rating[38][modifica | modifica wikitesto]

  • S&P's: BBB
  • Moody's: Baa3
  • Fitch: BBB
  • Scope: BBB+

Compagine azionaria[modifica | modifica wikitesto]

La compagine azionaria della società è così costituita:[39]

Partecipazioni ed investimenti[modifica | modifica wikitesto]

Struttura del Gruppo CDP al 31 dicembre 2021[33]

 Gruppo CDP
 
       
 CDP Equity
100%
Fintecna
100%
CDP Reti
59,1%
SIMEST
76,0%
CDP Immobiliare
100%
CDP Real Asset SGR
70,0%
Altre partecipazioni del gruppo CDP
    
       
 Ansaldo Energia S.p.A.
88,3%
Saipem S.p.A.
12,8%
Fincantieri S.p.A.
71,3%
Terna S.p.A.
29,9%
 M.T. Manifattura Tabacchi S.p.A.
40,0%
 Eni S.p.A.
26,2%
Poste Italiane S.p.A.
35,0%
       
       
 Hotelturist S.p.A.
45,9%
Webuild S.p.A.
16,7%
GPI S.p.A.
18,4%
Snam S.p.A.
31,4%
 Consorzi e altri
 Telecom Italia S.p.A.
9,8%
Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A.
6,8%
      
      
 Green It S.p.A.
49,0%
Renovit S.p.A.
30,0%
Euronext N.V.
7,3%
Italgas S.p.A.
26,0%
 Istituto per il credito sportivo
2,2%
Elite S.p.A.
15,0%
     
     
 Polo Strategico Nazionale S.p.A.
20,0%
CDP Venture Capital SGR S.p.A.
70,0%
Fondo Italiano d'Investimento
55,0%
 ITsArt S.p.A.
51,0%
Redo SGR S.p.A.
30,0%
    
    
 F2i S.p.A.
14,0%
Open Fiber Holdings S.p.A.
60,0%
Kedrion Holding S.p.A.
6,6%
 European Investment Fund
1,1%
   
   
 Holding Reti Autostradali S.p.A
51,0%
Mozart Holdco S.p.A.
15,0%
Nexi S.p.A.
5,3%
 
 
 CDPE Investimenti S.p.A.
77,1%
 
  
Rocco Forte Hotels S.p.A.
23,0%
Valvitalia
50,0%
  
  
Trevi
25,7%
Nexi S.p.A.
8,3%


Housing sociale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011, CDP Investimenti Sgr, società di gestione del risparmio della Cassa Depositi e Prestiti realizza la prima operazione bancaria in Italia nel settore dell'edilizia sociale, mediante la sottoscrizione di un fondo immobiliare chiuso e gestito da Banca Marche. Focus gestioni Sgr aveva in programma investimenti per 120 milioni di euro in progetti di edilizia residenziale integrati con strutture assistenziali e socio-sanitarie dedicate agli anziani.[40]
Al 2018, Cassa Depositi Prestiti gestiva 5 fondi immobiliari, di cui il Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA) per l'housing sociale e il Fondo FIA2, operante nei settori dello smart housing e del lavoro agile.[41] Oltre a gestire il fondo mediante una sua controllate, Cassa Depositi Prestiti detiene un miliardi di euro del capitale del FIA, al quale aderiscono anche il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, banche, assicurazioni e enti previdenziali italiani. Il fondo a sua volta alimenta 30 fondi locali, che hanno come co-investitori soggetti e pubblici dei territori, raggiungendo una mobilitazione di risorse pari a 3 miliardi di euro. Uno dei progetti in programma a partire dal 2020 è la costruzione di «20.000 alloggi sociali e 2.500 posti letto in residenze temporanee e studentesche su tutto il territorio nazionale».[42]

Dopo dieci anni di operatività nell'ambito dell'housing sociale, a gennaio del 2020 CDP realizza il suo primo intervento diretto nel settore, che corrisponde anche alla prima obbligazione di tipo Social Housing Bond collocata nel mercato italiano. L'operazione del valore di 750 milioni di euro ha ricevuto ordini di importo superiore ai 5 miliardi di euro[43], per un'obbligazione decennale con cedola dell'1,1% e coupon a scadenza dell'1%. L'operazione appartiene ad un programma di emissioni obbligazionarie del valore di 10 miliardi di euro, che S&P e Fitch. hanno valutato con rating BBB.[44], anche rispetto al piano di creazione di valore condiviso e rispetto agli obiettivi ambientali e sociali dell'Agenda 2030 dell'ONU.[42]

Dati legali ed iscrizioni[modifica | modifica wikitesto]

Denominazione: Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Sede legale: Via Goito 4 - 00185 Roma Codice Fiscale: 80199230584 Partita IVA: 07756511007

Consiglio d'amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

I componenti del Consiglio di Amministrazione di CDP sono stati designati dal Ministero dell'economia e delle finanze e dalle Fondazioni il 27 maggio 2021.[45] Il Consiglio di Amministrazione ha quindi nominato Dario Scannapieco amministratore delegato e direttore generale il 1º giugno 2021.[46]

  • Presidente: Giovanni Gorno Tempini
  • Amministratore delegato: Dario Scannapieco
  • Consiglieri: Livia Amidani Aliberti, Francesco Di Ciommo, Fabiana Massa Felsani, Anna Girello Garbi, Giorgio Righetti, Alessandra Ruzzu, Giorgio Toschi.
  • Consiglieri Gestione Separata: Antonio Decaro, Paolo Calvano, Michele De Pascale, Riccardo Barbieri Hermitte, Pier Paolo Italia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Relazione Finanziaria Annuale 2022 (PDF), su cdp.it. URL consultato il 22 novembre 2023.
  2. ^ Bilancio Integrato 2022 (PDF), su cdp.it. URL consultato il 22 novembre 2023.
  3. ^ a b Cassa depositi e prestiti, cos'è e quali sono le sue funzioni, su tg24.sky.it. URL consultato il 20 giugno 2022.
  4. ^ a b CDP, utile consolidato 2021 sale 5,3 miliardi. 24 miliardi risorse impegnate, su finanza.lastampa.it. URL consultato il 16 giugno 2022.
  5. ^ La Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti: il Parlamento e le nuove forme di intervento pubblico nell’economia (PDF), su sipotra.it. URL consultato il 20 giugno 2022.
  6. ^ Casse pronte ad entrare nel piano europeo Accordo Cdp-Kfw per 500 milioni alle Pmi, su st.ilsole24ore.com. URL consultato il 20 giugno 2022.
  7. ^ La Caisse des Dépôts si fa in due con la Bpi finanzierà l’export, su repubblica.it. URL consultato il 20 giugno 2022.
  8. ^ Scannapieco al vertice dell'associazione delle Cdp europee, su ansa.it. URL consultato il 22 novembre 2023.
  9. ^ D20-LTIC da investitori impegno a sostenere finanziamenti in infrastrutture sostenibili, su italia-informa.com. URL consultato il 22 novembre 2023.
  10. ^ a b Marcella Mulazzani, Matteo Pozzoli, Storia ed evoluzione della Cassa Depositi e Prestiti.
  11. ^ Castronovo, Valerio (a cura di), Le poste in Italia. Da amministrazione pubblica a sistema d'impresa, Bari, Laterza, 2004
  12. ^ Napoleone Colajanni, Storia della banca italiana, Roma, Newton Compton, 1995
  13. ^ Risparmio, pmi e sostenibilità. Le sfide della Cdp di ieri e di domani, su formiche.net. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  14. ^ Valerio Castronovo, Storia dell'IRI: Dalle origini al dopoguerra (1933-1948), Il Mulino, 2012, ISBN 978-8815290373.
  15. ^ M.T. Salvemini, Le istituzioni di Beneduce e la fine dell'intervento pubblico, in Rivista economica del Mezzogiorno, Trimestrale della Svimez, n. 4, 2013, pp. 1053-1058, DOI:10.1432/76805.
  16. ^ a b Sace:cos'è e come funziona, prestiti con Garanzia dello Stato, su theitaliantimes.it. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  17. ^ Paolo Bricco, Cassa Depositi e Prestiti. Storia di un capitale dinamico e paziente. Da 170 anni, vol. 1, Laterza, 2021, ISBN 9788842098560.
  18. ^ La Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., su documenti.camera.it. URL consultato il 20 giugno 2022.
  19. ^ art. 5 comma 1 decreto legge La Cassa Depositi e Prestiti è trasformata in società per azioni con la denominazione di "Cassa Depositi e Prestiti società per azioni" (CDP S.p.A.), [...] La CDP S.p.A. [...] subentra nei rapporti attivi e passivi e conserva i diritti e gli obblighi anteriori alla trasformazione.
  20. ^ a b La partecipazione delle fondazioni bancarie in Cassa Depositi e Prestiti, su camera.it. URL consultato il 20 giugno 2022.
  21. ^ Legge 23 dicembre 2005, n.266, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 20 giugno 2022.
  22. ^ CDP, diventa operativa la Commissione Bicamerale di Vigilanza, su blitzquotidiano.it. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  23. ^ Cdp, fondo europeo Marguerite parte con dote 600 milioni, su milanofinanza.it. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  24. ^ CDP, entro giugno fondo Marguerite per l'energia, su staffettaonline.com. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  25. ^ Cdp avvia l'acquisto di Sace e Fintecna, su st.ilsole24ore.com. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  26. ^ a b Senato della Repubblica, Legislatura 17 - Dossier n. 168, su senato.it. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  27. ^ Domenico Faggiani, La storia del Ministero del Tesoro: Dalle finanze al MEF, Edizioni Sette Città, 2022, ISBN 9788878539907.
  28. ^ a b Senato della Repubblica, Legislatura 17 - Dossier n. 240, su senato.it. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  29. ^ La Cassa Depositi e prestiti: il ruolo per lo sviluppo infrastrutturale del Paese - Documento della Comm.ne Vigilanza sulla CDP, su infoparlamento.it. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  30. ^ Sace, via al riassetto: da CDP al Mef per 4,25 miliardi, su finanza.lastampa.it. URL consultato il 22 novembre 2023.
  31. ^ a b CDP e i conti pubblici (PDF), su osservatoriocpi.unicatt.it. URL consultato il 20 giugno 2022.
  32. ^ Cdp, nel 2022 utile netto in crescita a 2,5 miliardi, su ilsole24ore.com. URL consultato il 22 novembre 2023.
  33. ^ a b Relazione Finanziaria Annuale 2021 (PDF), su cdp.it. URL consultato il 28 giugno 2022.
  34. ^ Relazione finanziaria annuale 2020 (PDF), su cdp.it. URL consultato il 20 giugno 2022.
  35. ^ Cdp, utile netto 2020 a 2,8 mld, su milanofinanza.it. URL consultato il 28 giugno 2022.
  36. ^ Relazione Finanziaria Annuale 2019 (PDF), su cdp.it. URL consultato il 28 giugno 2022.
  37. ^ Cdp, ecco i conti 2019 di Cassa depositi e prestiti, su startmag.it. URL consultato il 28 giugno 2022.
  38. ^ Credit Rating, su cdp.it. URL consultato il 14 settembre 2021.
  39. ^ Azionariato CDP, su cdp.it. URL consultato il 14 settembre 2021.
  40. ^ Edilizia sociale: CDP Investimenti Sgr investirà 24 milioni di euro nel fondo Abitare Ssotenibile Marche Umbiria di Focus Sgr (PDF), su ubibanca.com, 28 luglio 2011, p. 11 (archiviato il 26 dicembre 2019).
  41. ^ Corte dei Conti, Determinazione e relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Cassa Depositi Prestiti SpA - anno 2018 . CDP Investimenti S.G.R. SpA, su corteconti.it, 26 novembre 2019, p. 54. URL consultato il 31 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2022).
  42. ^ a b Mara Monti, Housing sociale, il bond targato Cdp raccoglie 5 miliardi di richieste, su Il Sole 24 Ore, 5 febbraio 2020, p. 15. Ospitato su archive.is.
  43. ^ CDP: ordini sopra i 4 miliardi euro per Bond Housing Sociale, emissione sarà di 750 milioni, su Radiocor, 4 febbraio 2020. URL consultato il 6 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2020).
  44. ^ Cdp dà mandato a banche per social housing bond, su milanofinanza.it, 3 febbraio 2020. URL consultato il 6 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2020).
  45. ^ Il Ministero dell’Economia e delle Finanze indica i nominativi per il Cda di CdP S.p.A., su mef.gov.it. URL consultato il 2 dicembre 2022.
  46. ^ Cdp: il cda nomina Scannapieco nuovo ad e dg, su ilsole24ore.com. URL consultato il 2 dicembre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]