La catena con la neonata cieca e Whatsapp

cieca

Ennesima sbufalata flash, perché un debunker non si riposa proprio mai.
In più persone mi avete segnalato che sta girando un audio su Whatsapp dove una voce con accento smaccato del sud Italia sostiene che Whatsapp stia facendo una raccolta fondi per far fare un’operazione a una bimba nata cieca. Più si fa girare il messaggio più soldi si raccolgono, fino alla somma di 200mila euro.
Ovviamente siamo di fronte a una bufala, vecchia oltretutto, a cui però è stato dato un vestitino nuovo, perché i bufalari che si divertono hanno evidentemente tanto tempo da perdere.
L’immagine che fanno girare è questa:

Ma bastava una veloce ricerca sul web per notare che si riferisce a notizie di tutt’altro genere. Sì, perché la foto qui sopra circola da pochi giorni, su siti arabi. La notizia che viene fatta girare però non parla di bimba cieca o raccolte fondi, ma è un fatto di cronaca. Il neonato in foto difatti sarebbe stato rapito (e già recuperato) poco dopo il parto. Sembra che un soggetto abbia prelevato il bimbo dalla nursery di un ospedale per cercare di dare a intendere che fosse nato in una clinica privata e così velocizzare le pratiche d’adozione.
Imparare a utilizzare quel bellissimo e facilissimo strumento che è Google ricerca per immagini aiuterebbe molto i tanti che si sono trovati quest’appello su qualche canale Whatsapp. Ma non tutto il male viene per nuocere, potete sfruttare messaggi come questo per fare la classica pulizia dei vostri contatti bufalari, ogni soggetto che ha fatto girare quest’appello è un inguaribile credulone, che non verificherà mai quello che riceve: gli piace troppo condividere ad mentula canis.
L’originale che circolava negli States qualche tempo fa aveva come foto d’accompagnamento questa:

Ma la bufala era identica, si sosteneva che la bimba fosse nata cieca e che potesse essere curata solo con un delicato intervento, e che Whatsapp avrebbe pagato qualche cent per ogni condivisione.
Siate scettici, siate diffidenti e fate pulizia contatti almeno una volta al mese.
maicolengel at butac punto it
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!