ESTERI
In Nigeria la corte d'appello ha ribadito
la sentenza emessa il 22 marzo scorso
Amina sarà lapidata a morte
La condanna per adulterio
Gli avvocati della donna promettono nuovi ricorsi
La sentenza non sarà eseguita prima del 2004

FUNTUA - Il sogno di libertà, anzi, il sogno di continuare a vivere, è durato meno di tre mesi. Amina Lawal 30 anni, sarà lapidata a morte perché colpevole di adulterio.

La corte d'appello islamica di Funtua, nel nord della Nigeria, ha confermato oggi la sentenza di condanna emessa il 22 marzo scorso dal tribunale di Bakoro, nello stato federale di Katsina. La donna era stata scarcerata il 6 giugno, su richiesta della difesa, perché potesse "occuparsi della figlioletta di un anno"-.

E proprio questo suo ultimo figlio, avuto dopo il divorzio, è all'origine della condanna a morte. Secondo la sharia (legge islamica), in vigore in 12 stati della Nigeria, una donna commette adulterio se ha rapporti sessuali senza essersi risposata.

Ma i legali della donna non si arrenderanno. Giorni fa hanno già annunciato che in caso di conferma della condanna a morte avrebbero fatto nuovi ricorsi: prima davanti alla corte d'appello islamica dello stato di Katsina, poi davanti alla Corte suprema della Nigeria. In tutti i modi, insomma, proveranno a dimostrare che la loro assistita "ha concepito la figlia prima dell' introduzione della sharia , anche se la nascita, 'prova' dell'adulterio, è avvenuta dopo". La condanna a morte, comunque, non potrà essere eseguita prima del gennaio 2004. Nella evidente disumanità della pena suona come un paradosso la decisione già presa dai giudici islamici di consentire alla donna di allevare la piccola Wasila, nata nel dicembre 2001.

In assenza di fatti nuovi, Amina sarebbe la prima donna in Nigeria ad essere mandata a morte. Prima di lei Safiya Husseini, che era stata condannata con la stessa accusa, aveva ottenuto l'assoluzione in appello proprio nel giorno in cui l'altra veniva condannata a morte. Entrambi i casi hanno suscitato una vasta mobilitazione in Occidente che ora, dopo la decisione della corte di Funtua, tornerà a farsi sentire con forza.

(19 agosto 2002)
 
L'ultima battaglia
di Amina
"Allah è grande
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DALL'ARCHIVIO
di Repubblica.it
Incontro con Amina
"Ogni notte
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Amina sarà lapidata
confermata la condanna
Nigeria,
scarcerata
Amina