ROMA - Fare acquisti con il cellulare? Per la generazione degli sms � una cosa normale: loghi, suonerie e altri servizi di telefonia mobile si pagano facendosi addebitare la somma dovuta direttamente in bolletta o sulla carta prepagata. Ora, produttori di cellulari, gestori di telefonia mobile e fornitori di carte di credito stanno affilando le armi per estendere questa pratica al grande pubblico e trasformare i telefonini in strumenti di pagamento.
La punta pi� avanzanta dell'esperimento � l'Asia: in Giappone, l'operatore NTT DoCoMo dichiara di aver gi� venduto oltre un milione di cellulari contenenti chip predisposti per gestire pagamenti. In pi� di 13 mila negozi nipponici ci sono gi� lettori per cellulari in tutto simili a quelli per le carte di credito.
Nella terra del Sol Levante, il successo dell'idea � favorito dalla diffusione dei telefonini. In questo campo, l'Italia ha poco da invidiare a qualunque altro paese del mondo. Eppure i pagamenti via cellulare, da noi, si fanno strada molto lentamente. In alcune citt� � possibile pagare il parcheggio dell'auto con un sms. Iniziative simili sono state lanciate anche in altre citt� europee, dove con il telefonino si pu� pagare anche il biglietto dell'autobus.
Ora hanno iniziato a muoversi anche gli americani. Negli Stati Uniti, riferisce il
New York Times, da oltre un anno produttori di telefonini e aziende informatiche sono al lavoro per sviluppare una tecnologia di pagamento attraverso cellulari che garantisca anche affidabilit� e sicurezza. Le prime sperimentazioni, una delle quali condotta presso la Santa Clara University, non sono state particolarmente incoraggianti: i lettori a infrarossi avevano qualche difficolt� a comunicare con i cellulari, un comportamento che molti utenti hanno trovato frustrante.
Per questo, e anche in considerazione della minore familiarit� degli americani con i telefonini, le principali compagnie d'Oltreoceano stanno adottando una strategia attendista: seguono da vicino la tecnologia ma, per ora, non la sposano con convinzione.
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