Vito Gamberale potrebbe dichiarare all'assemblea degli azionisti di essere disposto a rinunciare allo stipendio, se nominato presidente di Telecom Italia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-03-2014]
Il giovane ministro per la Riforma della pubblica amministrazione Marianna Madia ha dichiarato che vorrebbe che ai "pensionati d'oro" che continuano a svolgere un lavoro retribuito venisse dimezzata la pensione: soprattutto agli ex manager pubblici e di aziende pubbliche.
Fra questi pensionati d'oro c'è certamente Vito Gamberale, già ex amministratore delegato di Telecom Italia e di Tim.
Oggi Gamberale è presidente del fondo di investimento F2, e da pochissimo è candidato ufficiale alla presidenza del consiglio di amministrazione di Telecom Italia che, per la prima volta, potrebbe essere eletto direttamente dall'assemblea degli azionisti che si svolgerà il 16 aprile.
Vito Gamberale infatti riceve una pensione di circa 40 mila euro mensili: una fra le più alte tra quelle pagate dall'Inps.
Gamberale dovrà confrontarsi con l'attuale presidente (in scadenza) dell'Eni Giuseppe Recchi, grande esperto di problemi energetici ma meno esperto in telecomunicazioni.
Vito Gamberale è il candidato dei piccoli azionisti, fra cui Marco Fossati e gli azionisti-pensionati e dipendenti Telecom raggruppati nell'Asati; mentre Giusepe Recchi è il candidato di Antonio Patuano, attuale amministratore delegato di Telecom Italia, e degli azionisti spagnoli di Telefonica.
Se Recchi diventasse presidente, come è più probabile stando agli attali rapporti di forza interni, potrebbe arrivare a percepire almeno un milione di euro di emolumenti.
Proprio per questo motivo Gamberale potrebbe annunciare nell'assemblea, con un "colpo di teatro", la sua rinuncia all'emolumento, versandolo in toto alla Fondazione Telecom Italia per iniziative a favore del sociale e dei figli dei dipendenti.
In questo momento una rinuncia del genere renderebbe ancora popolare Gamberale presso l'opinione pubblica e anche presso gli stessi dipendenti.
Per questi ultimi, come appena annunciato da parte di Telecom Italia ai sindacati, è prevista una nuova forte ondata di contratti di solidarietà, con conseguente riduzione salariale.
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