Il brevetto di Amazon che mette in gabbia i lavoratori dei magazzini

Per tenerli al sicuro dai robot.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-09-2018]

amazon brevetto gabbia lavoratori

Il mondo dei brevetti è ampio e variegato, ma Amazon riesce a distinguersi persino in un panorama tanto curioso grazie all'ideazione di alcune tecnologie strane e anche un po' inquietanti.

Se nei primi mesi dell'anno è emerso il brevetto relativo a una sorta di guinzaglio elettronico per i dipendenti che lavorano nei magazzini - impiego che è stato addirittura paragonato all'essere in prigione - ora si scopre che sin dal 2016 il re dell'e-commerce ha in mente preoccupanti strategie per i propri lavoratori.

In pratica, si tratta di una sorta di gabbie in cui mettere i dipendenti per tenerli al riparo e proteggerli dalle macchine.

L'idea alla base del brevetto è che, anche quando Amazon realizzerà il proprio sogno di magazzini completamente gestiti da automi, ci sarà sempre bisogno di un ntervento umano: quando un robot si guasterà, o farà cadere qualcosa, sarà l'uomo a dover intervenire.

Già ora i grossi macchinari autonomi in servizio nei magazzini sono separati dai colleghi umani da una specie di steccato: quando una persona varca il confine, suona un allarme e il sistema si blocca. Il motivo è ovvio: serve a evitare che il massiccio robot, muovendosi inconsapevole della presenza umana, ferisca qualcuno.

Sondaggio
Quale di queste professioni obsolete secondo te ha ancora un futuro?
Agente di viaggio. C'è ancora qualcuno che prenota le vacanze in agenzia? (Parrebbe di sì)
Cassiera di supermercato. Sostituita dalle casse automatiche e dalla spesa online. (Ma i clienti rimangono affezionati al vecchio sistema)
Centralinista. Sostituito dai centralini digitali. (Eppure resiste in molte aziende)
Data entry. Mai sentito parlare di scanner e OCR? (Invece c'è chi inserisce ancora tutto a mano)
Dattilografo. I dirigenti moderni gestiscono il proprio blog, non dettano più gli appunti a una segretaria; al massimo usano il riconoscimento vocale. (Ma esistono davvero dirigenti... moderni?)
Impiegato di banca allo sportello. Con i conti online è una figura sempre meno utile. (Però in banca tutti lo cercano)
Giornalista. Con Google News, Facebook, Twitter e i blog, c'è ancora bisogno di loro? (Almeno dei migliori, evidentemente sì)
Postino. Con la posta elettronica, la posta tradizionale va diminuendo sempre più. (Ma ci vuole sempre qualcuno che la consegni)

Mostra i risultati (2764 voti)
Leggi i commenti (12)

L'evoluzione di questo sistema è l'introduzione di gabbie in cui stanno i lavoratori umani e che vengono trasportate da veicoli robotizzati.

L'idea di vedere persone rinchiuse mentre i robot scorrazzano liberi nell'impianto non è piaciuta al The Seattle Times, che per primo ha rivelato l'esistenza del brevetto e ha immediatamente contattato Amazon chiedendo spiegazioni in merito. Questa ha risposto che una tecnologia del genere non è mai stata implementata, né ci sono piani per farlo in futuro.

Il motivo di tale mancanza non è da cercarsi in un improvviso rispetto di Amazon per le condizioni di lavoro: invece è stata sviluppata una soluzione ritenuta migliore e che consiste in una specie di grembiule fatto indossare a ogni dipendente. Quando un robot vi si avvicina, semplicemente si ferma.

Nessun lavoratore sarà quindi rinchiuso in gabbia, ma l'automazione è comunque destinata a proseguire inesorabile.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (1)

Mi sembra decisamente un'idea maggiormente sensata... Leggi tutto
14-9-2018 18:51

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quali sono i rischi maggiori del cloud computing?
Distributed Denial of Service (DDoS): cresce l'impatto dei tempi di indisponibilità di un sito web, che possono costare perdite di milioni di euro in termini di introiti, produttività e immagine aziendale.
Frode: perpetrata da malintenzionati con l'obiettivo di trafugare i dati di un sito e creare storefront illegittimi, o da truffatori che intendono impadronirsi di numeri di carte di credito, la frode tende a colpire - prima o poi - tutte le aziende.
Violazione dei dati: le aziende tendono a consolidare i dati nelle applicazioni web (dati delle carte di credito ma anche di intellectual property, ad esempio); gli attacchi informatici bersagliano i siti e le infrastrutture che le supportano.
Malware del desktop: un malintenzionato riesce ad accedere a un desktop aziendale, approfittandone per attaccare i fornitori o le risorse interne o per visualizzare dati protetti. Come il trojan Zeus, che prende il controllo del browser dell'utente.
Tecnologie dirompenti: pur non essendo minacce nel senso stretto del termine, tecnologie come le applicazioni mobile e il trend del BYOD (bring-your-own-device) stanno cambiando le regole a cui le aziende si sono attenute sino a oggi.

Mostra i risultati (1372 voti)
Aprile 2024
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
WhatsApp e Messenger aprono agli altri servizi di chat
Permainformatica
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 20 aprile


web metrics