Google si prepara a tagliare l'accesso ad alcune funzioni molto utilizzate.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-01-2021]
Chi apprezza le funzionalità e le prestazioni di Chrome ma non vuole avere a che fare con le aggiunte apportate da Google al codice open source da cui il browser nasce, generalmente si rivolge a Chromium.
In questo modo ottiene sostanzialmente la stessa esperienza d'uso senza però lo stretto legame con il gigante di Mountain View che Chrome impone.
Entro meno di due mesi, però, l'espressione «sostanzialmente la stessa esperienza d'uso» assumerà un significato ben diverso: Google bloccherà ogni accesso da Chromium ad alcune API private, impedendo di fatto l'utilizzo di certi servizi.
Il 15 di marzo svaniranno la possibilità di utilizzare la sincronizzazione degli account Google, la geolocalizzazione, le API di controllo ortografico di Chrome e quelle di gestione dei contatti, la traduzione degli elementi delle pagine web e la navigazione sicura.
Secondo la spiegazione ufficiale, Google si è appena accorta dell'utilizzo di queste funzionalità da browser diversi da Chrome ossia, nella fattispecie, quel Chromium su cui Chrome stesso si basa.
Ciò che rende sospetta questa motivazione è il fatto che tale accesso è stato disponibile per lo meno da sette anni, e per tanto tempo è stato tranquillamente adoperato dai manutentori di diverse distribuzioni Linux. Davvero a Google sono serviti tutti questi anni per rendersene conto?
Il "taglio" dell'accesso che avrà luogo il 15 marzo riguarderà tutte le versioni di Chromium, anche le vecchie build: dal punto di vista degli utenti, sembrerà che di punto in bianco certe parti del browser abbiano smesso di funzionare, apparentemente senza motivo.
Il problema riguarda anche tutti quei browser che sono basati su Chromium e non adoperano un proprio sistema di sincronizzazione dei dati degli account utente.
Non incontreranno quindi alcuna difficoltà gli utenti di browser quali Vivaldi o Microsoft Edge, che adoperano sistemi propri; chi usa Chromium "puro" o un altro browser basato completamente su di esso dovrà presto valutare se sia il caso di guardarsi in giro in cerca di un'alternativa.
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