La colpa è di un bug nei driver che ancora non è stato corretto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-04-2022]
La pratica dell'overclocking - far funzionare la CPU o la GPU a una frequenza superiore a quella prevista per ottenere maggiori prestazioni - non è da affrontarsi alla leggera.
Non solo può invalidare la garanzia ma, se non è supportata da un hardware adeguato - dissipatori adatti a eliminare il maggior calore prodotto, per esempio - rischia di portare a sistemi instabili o, nel peggiore dei casi, a veri e propri danni ai componenti.
È per questi motivi che la scelta di operare l'overclocking deve essere saldamente nelle mani degli utenti, i quali devono coscientemente affrontare (e, in linea di principio, possibilmente prevenire) gli eventuali rischi.
A causa di un bug nei driver delle GPU, però, di recente chi ha processori AMD Ryzen e GPU Radeon non ha avuto alcuna possibilità di scelta: i driver operano l'overlock della CPU in autonomia, con tutto ciò che ne consegue.
AMD stessa ha ormai ammesso il problema, che è stato inizialmente segnalato da diversi utenti nel web prima che venisse riconosciuto come ufficialmente esistente.
I driver gestiti tramite il software Adrenalin sono in grado di effettuare l'overclock automatico della GPU sin dallo scorso anno, grazie al modulo Ryzen Master, introdotto proprio per facilitare l'accesso a questa possibilità per gli utenti più esperti: questi, però, in teoria devono attivare la funzione e dare il proprio assenso all'operazione tramite una schermata che li rende coscienti circa i rischi.
Gli ultimi driver, invece, per motivi non chiariti operano l'overclock in autonomia, alterando i relativi parametri nel BIOS senza che l'utente lo sappia: così, la CPU si trova a funzionare a frequenze superiori a quelle considerate "sicure" anche su hardware non adatto, magari su schede madri di fascia bassa che non riescono a gestire propriamente l'aumento del voltaggio e della frequenza. Così l'utente si trova davanti a schermate blu della morte o a perdite di dati che non si sa spiegare.
AMD afferma che, per evitare danni all'hardware, ogni processore Ryzen è già dotato di protezioni che entrano in funzioni quando questo pericolo è reale, ma resta comunque possibile trovarsi a dover utilizzare un sistema instabile.
Il produttore di chip ha fatto sapere che presto rilascerà ulteriori informazioni in merito alla vicenda e - ci auguriamo - driver aggiornati. Nell'attesa, alcuni utenti suggeriscono di adoperare l'utility Radeon Software Slimmer per eliminare il componente Ryzen Master dai driver.
Tale mossa non è però ufficialmente supportata da AMD, poiché Radeon Software Slimmer è un programma di terze parti.
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