** I militari giocano con l'hacking **
[ZEUS News - 13 gennaio 2000]
Il DISA (Defense Information Systems Agency) americano, visibile anche su 
web all'indirizzo http://www.disa.mil, ha realizzato un giochino per 
allenare i system administrator a difendere le proprie reti. Tale gioco, 
denominato CyberProtect, permette all'aspirante amministratore di sistema 
di fare pratica con la sicurezza delle reti, senza peraltro mettere a 
rischio la rete stessa.
Lanciando il CD interattivo di CyberProtect, il novello sys-admin deve 
mettere su una rete di sei PC, ovviamente connessa a Internet e ad altre 
due Intranet.
Sembrerebbe relativamente facile, ma... ecco i primi problemi: le spese 
previste per la sicurezza vengono improvvisamente ridotte, e il sys-admin, 
con un budget dimezzato, deve scegliere cosa comprare e quando farlo: 
firewall, antivirus, programmi di backup, di crittografia...
A questo punto il programma simula degli attacchi contro la rete 
dell'aspirante sys-admin e gli assegna un punteggio a seconda della sua 
abilita' nel difendersi e in base alla validita' dei sistemi di protezione.
Tutto questo dura quattro "trimestri" e, dopo ciascun trimestre, 
l'amministratore di sistema puo' comprare altri software o anche upgradare 
quelli gia' in possesso. Alla fine dell'anno il sys-admin viene promosso o 
bocciato, in base ai successi o ai danni subiti.
Per ordinare il CD: http://www.disa.mil/infosec/dodfm2.html
Dario "Zeus" Meoli

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** Attacco "nucleare" di hacker adolescenti **
[ZEUS News - 13 gennaio 2000]
Nei giorni scorsi cinque hacker di eta' compresa tra 15 e 17 anni hanno 
tentato un attacco alle reti di Sandia e di Oak Ridge, due industrie 
statunitensi dedite alla fabbricazione di armi nucleari.
Inizialmente sono stati presi di mira una trentina di Internet Provider 
europei e statunitensi: gli hacker si sono cosi' procurati alcune migliaia 
di accessi, sufficienti per sferrare un attacco anonimo ed efficace verso 
le reti delle due industrie.
Le autorita', una volta scoperto l'attacco, si sono premurate 
nell'affermare di aver scovato i responsabili (che non sono stati 
arrestati) e, soprattutto, che l'attacco non ha avuto alcun esito: 
quest'ultimo e' stato definito una semplice "visita non gradita".
Dario "Zeus" Meoli

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** Lettere: Il nuovo millennio **
[ZEUS News - 13 gennaio 2000]
Credo che ormai sulla fine del millennio e sulle relative conseguenze si 
sia gia` scritto abbastanza, ma desidererei sprecare ancora qualche parola 
sulla sua fine, voluta inconsciamente da un frate del medioevo che stabili` 
la corrispondenza tra il calendario romano e quello cristiano, ovvero che 
decise quale dovesse essere l`anno uno.
Pensate solo se frate Dionigi il piccolo, perche` cosi` si chiamava il 
monaco scita, avesse scelto come inizio per il nostro calendario, l`anno 
714 ab urbe condita anziche` il 754; io sarei nato nel 2019, alcuni anni 
dopo la fine del millennio e non avrei mai sentito parlare del millennium 
bug, di questa colossale impresa, da alcuni definita persino come una 
manovra commerciale, dal costo stimato attorno al milione di miliardi di 
lire (fonte Panorama): un costo talmente elevato da essere superato 
soltanto da quello della seconda guerra mondiale.
Quarant`anni fa la societa` non era gestita da sistemi informatizzati e il 
cambiamento di data non avrebbe causato troppi problemi e non sarebbe 
capitato nulla nemmeno se il 2000 fosse avvenuto fra vent`anni quando 
l`informatizzazione sara` a livelli tali da sopportare senza problemi un 
simile aggiornamento.
A mio modesto parere, credo che con un milione di miliardi si riescano a 
sfamare per circa un anno un miliardo di persone nei paesi sottosviluppati; 
con questo pero` non voglio accusare un frate della morte di milioni di 
persone ma permettetemi di definire grottesco il fatto che una persona 
praticamente scosciuta mille e cinquecento anni fa prese una decisione le 
cui conseguenze noi tutti ben conosciamo.
Gianpiero Ciola (pittico@oasi.asti.it)
  
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