** La battaglia del DVD: facciamo il punto **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net - 27 gennaio 2000]

Negli ultimi mesi si è fatto un gran parlare del programma DeCSS: le major 
cinematografiche americane l'hanno dipinto come un programma per la copia 
illegale dei DVD video; vediamo invece di capire come stanno veramente le 
cose.

I video DVD contengono informazioni crittate, quindi per poterli 
visualizzare è necessario avere un software che si occupi della decodifica. 
La DVDCCA (DVD Copy Control Association) è l'organizzazione delle 
principali aziende interessate al mercato dei DVD; essa vende a caro prezzo 
la documentazione necessaria alla decodifica dei DVD.

Fino ad oggi diversi player per DVD sono stati creati per Windows e per Mac 
acquistando questa documentazione dalla DVDCCA. Viceversa, se si desidera 
copiare un DVD video non serve decrittarlo, basta copiare bit a bit 
l'originale su di un supporto vergine e si ottiene un DVD illegale ma 
perfettamente funzionante. Il problema è che i DVD vergini, comprati al 
dettaglio, sono molto più costosi dei video DVD originali per cui 
l'operazione è improponibile anche da un semplice punto di vista economico.

Alcuni mesi fa un ragazzino norvegese ha prodotto DeCSS, il primo programma 
open source per la visione dei video DVD su sistema operativo Linux. Egli 
non ha acquistato la documentazione dalla DVDCCA, è riuscito da solo a 
crackare l'algoritmo di crittografia (che non era molto forte a causa della 
legge statunitense, in vigore sino a pochi giorni fa, che vietava 
l'esporazione di materiale crittografico "serio").

Inoltre, pubblicando i sorgenti del programma (come è prassi per tutto il 
software open source) egli ha reso disponibile al mondo intero il suo 
metodo di decodifica dei DVD. Questa cosa non è piaciuta per nulla alla 
DVDCCA, che vede in questo modo annullati gli introiti provenienti dalla 
vendita della documentazione; chiunque capisca un minimo di linguaggio C 
può prendere i sorgenti di DeCSS e trovare il modo di decrittare i DVD video.

Questi bravi signori non sono rimasti a guardare: hanno iniziato a 
denunciare sistematicamente tutte le persone ed i siti internet che 
diffondevano il programma, accusandoli di incoraggiare la pirateria. 
L'accusa è evidentemente falsa ed i processi tenutisi finora negli Stati 
Uniti hanno dato ragione ai paladini dell'open source; DeCSS non è uno 
strumento atto alla copia di alcunchè, ma la DVDCCA non demorde e continua 
a far fioccare denunce sui nostri eroi.

Tutte queste denunce più che vere azioni legali sono atti intimidatori da 
parte di aziende che possono permettersi di perdere una causa contro dei 
poverini che non hanno fatto nulla di male, e che, anche se il tribunale 
darà loro ragione, alla fine avranno comunque passato un sacco di guai.

Perquisizioni, sequestri, spese legali stanno fiaccando le risorse dei 
difensori di DeCSS che iniziano a trovarsi in serie difficoltà. Inoltre, la 
tesi sostenuta dalla DVDCCA, secondo la quale questo programma servirebbe 
per copiare illegalmente i DVD, trova una certa eco nella stampa che 
capisce poco di queste questioni ed ha difficoltà a reperire informazioni 
corrette.

Se come noi amate la libertà e la verità, visitate i siti internet OpenDVD 
(http://opendvd.org) e Electronic Frontier Foundation (http://www.eff.org) 
dove si è organizzata la protesta e dove potrete trovare ulteriori 
informazioni a riguardo e scaricarvi il programma prima che sia troppo 
tardi. Se trovate giornali o riviste che riportano informazioni non 
corrette su questa storia, fate conoscere loro la verità e segnalate loro 
questi siti, la verità è la nostra unica arma.

Marco Michelino

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** Testimonianza dell'autore della sprotezione del DVD **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net - 27 gennaio 2000]

Jon Lech Johansen, il giovane norvegese che ha effettuato il 
reverse-engineering del DVD, arrestato (ma subito rilasciato) un paio di 
giorni fa, ha raccontato in un newsgroup: "L'Autorita' Nazionale per le 
Investigazioni e Persecuzioni dei crimini Economici ed Ambientali della 
Norvegia ha fatto un raid a casa mia oggi, sequestrando il mio Linux Box, 
il mio FreeBSD/Win2k box ed il mio telefono cellulare Nokia. Non solo io, 
ma anche mio padre e' stato inquisito, in quanto owner del dominio mmadb.no 
(webhotel) che ospitava le mie homepage. Mi hanno anche portato con loro 
per interrogarmi, cosa che e' durata circa 6-7 ore. Ora sono le 2 del 
mattino, non ho mangiato..."

Gabriele Zaverio

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** Assolto in appello il fondatore di Peacelink **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net - 27 gennaio 2000]

Sei anni fa la Guardia di Finanza irrompeva nell'abitazione tarantina di 
Giovanni Pugliese, sysop della BBS Taras Communication, nodo centrale della 
rete PeaceLink (www.peacelink.it), da anni attiva nel campo del pacifismo, 
del volontariato e della educazione alla non-violenza. L'accusa infamante 
non supportata da alcuna indagine ma solo da "voci di informatori" e' 
quella di distribuzione a pagamento di software pirata.

Le verifiche da parte dei periti incaricati di esaminare l'hard disk ed i 
dischetti sequestrati permettono di rinvenire una copia del software 
commerciale di videoscrittura Ms Word, in un'area non relativa alla BBS e 
quindi per uso personale.

La condanna in primo grado e' severa e si aggira attorno ai 10 milioni, 
spese processuali comprese. Giovanni non si da per vinto ed impugna il 
decreto penale di condanna, verso un processo con relativo dibattimento la 
cui soluzione ora finalmente ci e' nota.

Si conclude cosi' una vicenda molto triste ed oscura, fatta di sequestri 
senza indagini, di pressioni da parte di BSA (Business Software Alliance) e 
ASSOFT, di intimidazioni da parte di funzionari Digos, di hard disk 
cancellati dal perito e da altri fatti veramente inquietanti di cui potete 
trovare tutti i dettagli sull'ottimo libro di Carlo Gubitosa "Italian 
Crackdown", edito da Apogeo. Lo stesso Gubitosa commenta l'assoluzione di 
Giovanni come "una vittoria morale anche per tutti i sysop che hanno 
patteggiato sotto la pressione di una burocrazia assurda."

Riprendendo una frase del discorso di Kevin Mitnick dopo la sua liberazione 
dal carcere di Lompoc: "Tutto questo potrebbe accadere a ognuno di voi".

Gabriele Zaverio

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** Net24, l'Adsl di Infostrada **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net - 27 gennaio 2000]

Mentre le trattative tra la Telecom e l'Authority per le telecomunicazioni 
fanno notizia, Infostrada ha raggiunto un accordo con la stessa Telecom 
Italia per la commercializzazione del servizio Adsl. Le caratteristiche 
dell'offerta Infostrada che si chiamera' Net24, sono:
collegamento a 640 Kbs in ricezione e 128 Kbps in trasmissione 
(caratteristica questa comune a tutte le offerte), 10 caselle di posta 
elettronica su dominio proprio dell'utente (esempio: 
mario.rossi@mariorossi.it), 6 mesi di servizio di hosting gratuito 
(Infostrada ospita le pagine Web del sito dell'utente) con opzioni per il 
commercio elettronico fino a 5 milioni di lire in banner pubblicitari sul 
sito www.iol.it (il portale Italia Online).

Net24 non sarà disponibile prima dell'8 febbraio e verra' venduto con le 
modalità seguenti: la versione per piccole aziende e professionisti verrà 
venduta a 130.000 lire al mese + 350.000 lire per l'attivazione (più Iva); 
la versione per aziende medie con una propria rete locale 350.000 lire al 
mese + 950.000 lire per l'attivazione (più Iva). Nei costi sono compresi 
anche l'hardware per il collegamento e l'installazione.

Stefano Bussolino

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** Da febbraio il "12" cambia tariffa **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net - 27 gennaio 2000]

Il servizio 12 di Telecom Italia, il numero da chiamare per conoscere il 
recapito telefonico di un abbonato, dal 1 febbraio cambia il sistema di 
tariffazione.

Sino ad oggi chi chiama per conoscere un numero non ancora in elenco, 
magari di un nuovo abbonato, non paga nulla. Questo tipo di chiamate, che 
rappresenta circa il 30% di quelle ricevute dal servizio 12, entrerà a far 
parte di quelle a pagamento, come già lo sono le richieste di informazioni 
sui numeri già in elenco e sugli indirizzi civici degli abbonati.

Il costo di una chiamata, e cioè di una richiesta (si può effettuare, 
infatti, solo una richiesta per ogni chiamata) rimane di 5 scatti, 
equivalente a 635 lire + iva.

Telecom Italia risponde alle proteste dichiarando che si tratta di un 
prezzo molto basso se paragonato a quello di altri gestori esteri: infatti 
in Francia costa 1100 lire per informazione, in Germania 2000 lire al 
minuto e in Gran Bretagna 985 lire per ogni richiesta.

Alessandro Sacco

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** Tariffe Omnitel e trasparenza **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net - 27 gennaio 2000]

Questa sera telefono al servizio assistenza Omnitel, il famoso 190. 
"Buonasera, qui e' Omnitel, sono Monica, in cosa posso esserle utile?"

Inizia la solita solfa sul riallineamento del credito (la dibattutissima 
funzione cash-display, che permette all'utente di visualizzare il credito 
residuo sul display del cellulare) e sul fatto che negli ultimi giorni le 
telefonate fatte con tariffa You&Me (ufficialmente, e secondo la 
sbandierata pubblicita', 95 lire al minuto. Il fatto che vada aggiunta 
l'IVA va da se', ma 95 suona molto piu' conveniente di 114, cosi' come il 
"minuto-Omnitel", fatto di 51,3 secondi, e' piu' breve del minuto-standard, 
60 secondi -- ma questo non viene detto...) mi sembrano -- e ho riscontri 
da altre persone -- un tantino sballate in eccesso.

Un esempio: da circa 4 giorni noto che per telefonate all'incirca di 8-10 
secondi al numero You&Me mi risultano 400 lire di spesa. Irritato, chiedo 
spiegazioni all'operatrice Monica, gentilissima. E scopro l'arcano. "Da 
qualche tempo le tariffe You&Me sono state modificate".

Riassumendo: da 95 lire al "minuto", si e' passati a 200 lire *a scatto* 
(uno scatto ogni 105,3 secondi). Facendo un rapido conteggio puo' sembrare 
che sia tutto identico (invece di 100 ogni 51 secondi, paiono 200 ogni 
105)... ma qui viene il trucco.

A differenza di Wind, che applica la tariffazione *a secondi* di 
conversazione, per cui se parli 45 secondi paghi 45 secondi, Omnitel 
applica la tariffazione a scatti per minuto, indi per cui con 8 secondi di 
telefonata pago 200 lire alla risposta, valide per i primi 3 secondi, e 200 
lire ogni 105,3 secondi. E dato che anche 8 secondi valgono quello scatto, 
la mia spesa risulta di 400 lire per meno di 10 secondi di comunicazione!

Davvero brillante... C'erano forse troppi utenti (per favore non parlatemi 
di "clienti": rasentiamo la truffa) con la pessima abitudine (per 
l'azienda) di comunicare brevi messaggi in poco tempo e risparmiare sui 
propri soldi? Non sia mai... Beccatevi le 200 subito e le 200 subito dopo: 
al quarto secondo di parole veloci siete gia' a 400...

Considerando, infine, che in qualita' di utente Omnitel non ho ricevuto 
alcuna notifica del cambio di tariffazione (in realta' e' un cambio di 
modalita', ma per le mie tasche e' una bella modifica), mi chiedo quale 
ruolo abbia il fantomatico garante per la pubblicita'... Dire "95 lire al 
minuto" non e' come dire "114 lire a scatto, uno scatto ogni 51,3 secondi". 
Come fanno gli utenti a calcolarsi l'effettiva spesa della loro linea 
cellulare? Se nella ricarica 10mila lire vanno a loro (quindi si paga 
60mila per averne 50), quelle 10mila dove le conteggio?

E non mi addentro nelle brillanti iniziative, sempre "molto riuscite 
tecnicamente", dell'operatore in verde: Christmas card, Internet mailbox e 
notifica SMS delle mail ricevute, servizi interattivi, invio gratuito di 
SMS dal sito Omnitel... Per curiosita' e altro, date un'occhiata al 
newsgroup it.tlc.cellulari.omnitel e affini. Persone in grado di cambiare 
il mondo...

Simone Silvestroni

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** Giustizia contro Microsoft: due a zero **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net - 27 gennaio 2000]

La solita condanna quotidiana per la Microsoft: il giudice federale Whyte 
la ha riconosciuta colpevole di aver modificato Java per danneggiare la 
Sun. La distribuzione non autorizzata di versioni modificate aveva infatti 
lo scopo di impedire l'utilizzo multipiattaforma del linguaggio che ha 
fatto la fortuna della Sun. D'ora in poi ogni software Java distribuito 
dalla Microsoft dovrà essere testato per constatarne la compatibilità.

Il giudice Whyte ha così ripristinato una sua ingiunzione preliminare 
dell'anno scorso che era stata annullata dalla corte d'appello. A 
Washington invece gli avvocati dell'accusa hanno confermato tutte le loro 
accuse nel processo sull'abuso di posizione dominante contro Netscape.

Microsoft tornerà a difendersi il primo febbraio, giorno in cui dovrebbe 
esporre la sua tesi sul tying di Internet Explorer e Windows '98 il 
professor Lawrence Lessig, accusato di parzialità dagli avvocati della 
difesa. Intanto a Chicago proseguono le trattative per trovare un accordo 
sempre più improbabile: i rappresentanti dei 19 stati continuano a chiedere 
la scissione delle Microsoft, ipotesi che Ballmer continua a scartare.

Edoardo Dezani

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** Odiare Microsoft fa guadagnare voti **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net - 27 gennaio 2000]

L'argomento Microsoft era da tempo entrato nella campagna elettorale per 
l'elezione del Presidente degli Stati Uniti, ma fino ad ora nessuno si era 
apertamente dichiarato contro l'azienda di Redmond per conquistare 
consenso. Il candidato repubblicano Hatch invece, strenuo oppositore di 
Bill Gates da quando lo aveva convocato davanti alla commissione 
giudiziaria del Senato per difendersi dall'accusa di monopolio, ha 
apertamente dichiarato: "Se le prove portate in tribunale sono vere, 
Microsoft deve essere divisa."

La nuova leadership potrebbe favorire un accordo amichevole? A Hatch non 
sembra: "Ballmer è una persona aggressiva, troppo aggressiva. Io penso che 
parte del problema alla Microsoft sia lui."

Ma è l'amor di verità a far rilasciare queste dichiarazioni ad Hatch? 
Probabilmente no: forse esse sono dovute al fatto che il suo collegio 
elettorale è lo Utah, stato in cui ha sede la Novell 
(http://www.novell.com/corp/sitemaps/map1.html).

Edoardo Dezani

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** Prodi pensa ai voyeuristi **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net - 27 gennaio 2000]

Dal mese di marzo sarà possibile visionare i messaggi dell'email di Romano 
Prodi sul sito della Commissione europea 
(http://europa.eu.int/index-it.htm) di cui è Presidente. Non saranno 
disponibili solo le email degli utenti comuni, nel caso non abbiamo fatto 
esplicito divieto di pubblicazione dei loro messaggi, ma anche le 
comunicazioni interne tra Prodi e gli altri commissari europei.

Edoardo Dezani

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** A ritmo di Samba **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net - 27 gennaio 2000]

Sempre piu' spesso si sente parlare di Samba, il protocollo di rete che 
permette la condivisione delle risorse di una macchina (principalmente 
spazio disco e stampanti) collegata in rete con altre non necessariamente 
con lo stesso sistema operativo. Si infatti il protocollo per la 
condivisione delle risorse usato da Windows e stato esportato da alcuni 
ricercatori su quasi tutti i sistemi operativi piu' in uso.

Ovviamente Linux non poteva mancare e molti test hanno dimostrato la sua 
affidabilita' e stabilita' nel gestire risorse condivise. Ad accorgersi di 
questo e' stata anche HP, societa' leader mondiale per qanto riguarda la 
stampa in rete. Per rimanere "al passo coi tempi" la famosa multinazionale 
ha deciso di investire un po' in questo settore prediligendo
appunto Linux come sistema operativo.

Per far questo pero' HP si e' affidata a Valinux System 
(http://www.valinux.com), societa' che da tempo e' un punto di riferimento 
per sviluppo di sistemi e applicazioni in questo ambiente. Il compito 
iniziale di Valinux sara' quello di testare il supporto per le stampanti HP 
per la stampa in rete col protocollo Samba. Ci si aspettano buoni 
risultati, visti gli ottimi successi ottenuti da Valinux System in passato.

Giampiero Ciola

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** Sun Solaris 8: sempre piu' vicino a Linux? **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net - 27 gennaio 2000]

Di primo acchito parrebbe cosi', ma vediamo i fatti con ordine. Sun (una 
tra le piu' importanti aziende a livello mondiale per la produzione di 
workstation, server e mainframe) ha recentemente rilasciato le versione 8 
di Solaris, il proprio sistema operativo basato sugli standard Unix. Quello 
che pero' maggiormente colpisce e' il fatto che assieme ai binari di 
Solaris venga fornito anche il codice sorgente; in una rapida nota vi 
ricordo che il codice sorgente di un programma e' l'insieme delle 
istruzioni scritte in un linguaggio di programmazione (C, Java, Pascal) 
mentre i binari sono file gia' compilati e pronti all'esecuzione.

La diffusione del codice sorgente e' una pratica e' affermata da anni nel 
mondo Linux ed e' uno dei motivi che ne ha decretato il successo: il fatto 
di possedere il codice sorgente di un programma o di un sistema operativo 
permette a tutti gli utenti con conoscenze di programmazione di comprendere 
come il software si comporta e agisce,  e permette agli utenti piu' 
smaliziati la personalizzazione a livello molto 'basso' del software 
stesso, andando a modificare direttamente il codice sorgente. Il tutto 
viene regolato da un movimento super-partes, che prende il nome di 
OpenSource (http://www.opensource.org/) e che opera soprattutto per la 
difesa della 'proprieta' intellettuale' del software.

Tuttavia la politica di "free source code" adottata da Sun si discosta 
parecchio dagli standard OpenSource: infatti chi vorra' disporre del codice 
di Solaris 8 dovra' pagare 75 dollari all'azienda, che figurano come spese 
per il materiale dei cd-rom e per la loro spedizione (un po' tantino in 
verita'); inoltre chiunque voglia apportare modifiche al codice stesso 
dovra' chiedere preventivamente l'autorizzazione a Sun, che ricevera' anche 
delle royalties nel caso in cui il software modificato venga messo in vendita.

Le differenze dalle specifiche OpenSource sono notevoli, e fanno pensare 
che in realta' Sun non voglia aderirvi completamente: la filosofia 
OpenSource prevede che tutti possano liberamente disporre del codice 
sorgente, mentre la strada imboccata da Sun lascia presagire piu' una mossa 
di mercato finalizzata a incentivare la produzione di nuovo software per 
Solaris che non il desiderio di avvicinarsi maggiormente al mondo Linux.

Per maggiori informazioni sulle caratteristiche tecniche di Solaris 8 vi 
rimando al sito della Sun (http://www.sun.com/), mentre per saperne di piu' 
sul mondo dell'OpenSource potete incominciare da questo interessante sito 
italiano: http://www.apogeonline.com/openpress/index.html

Marco Novelli
  
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