** RUBATI I CODICI NUCLEARI? **
Spariti da Los Alamos due hard disk contenenti i codici di attivazione
delle testate nucleari statunitensi
[ZEUS News - 16 giugno 2000 - http://www.zeusnews.com]

Vi ricordate il terribile incendio del mese scorso che ha raso al suolo la
cittadina di Los Alamos e che ha anche minacciato gli omonimi laboratori
nucleari? Proprio in questi giorni e' trapelata la notizia che in quel
maledetto periodo scomparvero dall'area piu' protetta dello stabilimento
due hard disk, contenenti niente meno che i codici di lancio dei missili
balistici nucleari degli Stati Uniti ed altre importanti informazioni segrete.

Sul caso sta indagando l'FBI, che ha passato al setaccio i (pochi) tecnici
che avevano accesso a quella parte del laboratorio, senza pero' arrestare
nessuno ne' formulare precise accuse. Lo stesso direttore dei laboratori e'
venuto a sapere della sparizione solo tre settimane dopo il fattaccio e
solo adesso (a circa un mese di distanza) la notizia e' diventata di
pubblico dominio.

Un comunicato dei laboratori liquida la faccenda piuttosto alla leggera,
spiegando che i dischi erano stati asportati per sicurezza per proteggerli
dall'incendio. E poi, molto semplicemente, i dischi sarebbero andati persi
nella confusione di quei giorni, dimenticati chissa' dove da qualche
tecnico distratto.

La tesi non regge, soprattutto considerando la sensibilita' dei dati
scomparsi. Lo stesso l'FBI preferisce seguire altre piste, soprattutto
quella dello spionaggio internazionale. La vicenda ha comunque ancora molti
particolari da chiarire e fara' sicuramente cadere molte teste a tutti i
livelli del potere.

Marco Novelli

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** NONNOWEB: NASCE IL PRIMO PORTALE DEDICATO INTERAMENTE ALLA TERZA ETA' **
L'iniziativa e' del sindacato CISL e vuole essere un tentativo di colmare
il gap generazionale nell'uso di Internet.
[ZEUS News - 16 giugno 2000 - http://www.zeusnews.com]

La Federazione Nazionale Pensionati del sindacato CISL sta per lanciare una
nuova iniziativa: un portale interamente dedicato alle tematiche della
terza eta'.
L'idea merita attenzione in quanto i suoi obiettivi sono molteplici.
Attraverso il portale, che si chiamera' "Intrage" sara' possibile accedere
ad un insieme di informazioni specifiche per i signori della terza eta'
oltre che ai servizi di consulenza che CISL puo' offrire on-line.

Ma come faranno i nostri nonni ad accedere al portale se molti di loro non
conoscono nemmeno un PC? Chiederanno aiuto ai nipoti? La risposta del
sindacato e' NO. Nel progetto di realizzazione del portale e' previsto
anche un'insieme di attivita' per niente collaterali, ma anzi propedeutiche
e centrali rispetto all'idea di business, per avvicinare i piu' anziani al
mezzo informatico. A tal scopo e' stata prevista la creazione di una rete
in franchising (oltre a Intrage i franchisor sono Arquati, Cred'IM-Buffetti
e McDonald's) per la progettazione di contenuti specifici per il sito Web e
per la realizzazione di 200 centri di formazione gratuita, questi ultimi
gestiti da giovani che aiuteranno gli over-fifty ad approcciare l'uso di
Internet.

Il portale creera' anche nuovi posti di lavoro per i giovani disoccupati,
che potranno realizzare i loro desideri di imprenditorialita' sfruttando il
contributo di 50 milioni che sara' messo a disposizione quale prestito
d'onore per i giovani che intendo cimentarsi come sviluppatori di contenuti
per il sito e che potranno cosi' costituire ditte individuali purche'
supportate dalla presenza di un adulto esperto. Una meritevole e lodevole
iniziativa a 360 gradi che coinvolge tutte le fasce della popolazione, dai
disoccupati ai giovani agli adulti e agli anziani e che ci auguriamo possa
effettivamente contribuire a diffondere la cultura della rete anche in
Italia fra tutte le generazioni limitando cosi' la stratificazione sociale
dovuta alle capacita' di accesso alle nuove tecnologie.

Giovannibattista Pallavicini

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** CONFERENZA OCSE: FAVORIRE LE PMI SUL WEB **
Dalla conferenza dell'OCSE in corso a Bologna emerge l'intenzione di
favorire lo sviluppo sul Web delle PMI.
[ZEUS NEWS - 16 giugno 2000 - http://www.zeusnews.com]

In questi giorni si sta svolgendo a Bologna il vertice OCSE e tra le
significative osservazioni emerse vi e' quella di favorire l'avvicinamento
delle PMI all'economia basata su Web permettendo loro di sfruttare le
potenzialita' offerte dai nuovi modelli di e-business.
Gli obiettivi individuati come prioritari in tal senso sono i seguenti:

- sostenere gli investimenti tecnologici e in risorse umane delle PMI
- incentivare il commercio elettronico con sgravi fiscali
- realizzare una semplificazione ed armonizzazione normativa in materia.

Sono solo direttive e concetti cardine e' vero, ma sono comunque di estrema
importanza in quanto sanciti dalla riunione di tutti i Paesi
industrializzati (fra cui anche l'Italia, n.d.r.) che dunque si impegnano a
mettere in atto tutti i sistemi possibili per realizzarli a livello di
legislazione interna. E' un importante passo avanti verso l'affermazione ed
il riconoscimento a livello mondiale di un modello industriale di successo
come quello italiano basato sulla piccola industria piu' flessibile e
dinamica, ma anche per questo, piu' soggetta a crisi sull'onda del mercato.

Cosi' se le imprese italiane ed i distretti venivano dapprima studiati ed
analizzati dal punto di vista teorico per metterne in luce pregi e difetti,
ora finalmente si e' fatto un passo avanti verso l'attuazione di politiche
mirate a non far perdere di concorrenzialita' tali imprese che in materia
di new-economy segnano il passo rispetto alla grande industria. Tale
ritardo deriva da svariati fattori non tutti e non solo imputabili a scarsa
propensione all'innovazione. E' vero che tra i piccoli imprenditori ed in
particolare fra quelli italiani forse manca una vera e propria cultura del
mezzo informatico come veicolo di business, ma e' altrettanto vero che chi
vi si avvicina con l'intenzione di fare qualcosa di buona si trova a
doversela vedere con legislazioni contrastanti fra loro o con norme troppo
onerose per i volumi d'affari gestibili attraverso Internet da una piccola
impresa. Si finisce cosi' col rinunciare in partenza al progetto non per
paura del rischio economico ma per impossibilita' materiale ad individuare
i confini e le tutele legali del sistema, il che disorienta il potenziale
imprenditore mettendolo innanzi ad una situazione di precarieta' normativa
che e' quanto di peggio uno Stato possa fare per la propria economia.

In tal senso dunque i principi emersi alla conferenza dell'OCSE sono
importanti sia per lo sviluppo della Web Economy, sia per la crescita della
rete stessa che come sappiamo ha piu' bisogno di contenuti che di spazi per
contenerli.

Giovannibattista Pallavicini