** AL BANDO LE TARIFFE SENZA L'IVA **
E' arrivata la decisione dell'Antitrust: d'ora in avanti nelle pubblicita' le tariffe dei telefoni cellulari dovranno comprendere l'IVA.
[ZEUS News - 28 giugno 2000 - http://www.zeusnews.com]

Le pubblicita' delle tariffe telefoniche, oltre a essere famose per le belle protagoniste, lo sono anche per le poche informazioni che danno riguardo al costo effettivo delle chiamate. Finalmente i tempi sono forse cambiati: infatti durante le varie pubblicita' non potra' piu' essere presente la scritta "Iva esclusa", ma i prezzi mostrati durante i filmati dovranno essere accompagnati in modo grafico o sonoro da tutte le componenti del prezzo finale, in modo da essere presentati come "tutto compreso".

D'ora in avanti tutte le brevi e illeggibili scritte presenti per pochi attimi nelle schermate dello spot dovranno essere sostituite da indicazioni piu' chiare. Inoltre il garante della concorrenza ha richiesto che l'IVA non venga scorporata dal totale ma venga presentato dunque il costo definitivo. Gli obiettivi di un tale provvedimento sono chiari e vedono nel prezzo "tutto compreso" una possibilita' in piu' per i consumatori, in grado di cosi' di valutare e confrontare piu' chiaramente le varie offerte, in modo da favorire la scelta utilizzando la semplice osservazione.

Stefano Bussolino

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** IMPRESE IN RETE: QUALE SICUREZZA? **
Da una recente indagine della CDC di Milano emerge un dato inquietante: 7 imprese su 10 non adottano sistemi di sicurezza informatica.
[ZEUS News - 28 giugno 2000 - http://www.zeusnews.com]

La Camera di Commercio di Milano pubblica in questi giorni un'indagine sui Cubercrimini e l'usura. All'interno di questo documento una notizia che invita a riflettere: 7 aziende italiane su 10 non adottano sistemi di sicurezza per le transazioni Web.
Cio' significa che c'e' poco da stare tranquilli quando si accede alla rete. Se si pensa che le aziende italiane con una pagina Web sono 130.000 il conto e' presto fatto: 91000 imprese risultano insicure nelle loro transazioni. Se vogliamo restringere il campo alle sole societa' che fanno commercio elettronico otteniamo che queste sono in totale 260 e che quindi le insicure sono 182. Una cifra un pochino piu' rassicurante per chi effettua transazioni on-line? Non direi proprio; meno imprese vulnerabili ci sono piu' e' facile che fra le vittime degli attacchi rischiamo di esserci anche noi.

Dallo studio emerge che gli attacchi ai server delle societa' riguardano prevalentemente l'acquisizione di informazioni in merito a carte di credito, conti correnti bancari e quant'altro puo' essere necessario alla frode economica o fiscale.

Ma i criminali della rete non si fermano qui: arrivano a compilare e mettere in rete interi siti con il solo scopo di attirare potenziali vittime; in tal senso si va dalla presentazione di conti correnti bancari a rendimenti alti e bassi tassi sugli scoperti fino alla vera e propria sollecitazione del pubblico risparmio attraverso l'offerta di servizi finanziari od i intermediazione non autorizzati o inesistenti.

Purtroppo la Consob non ha pieni poteri per fermare questi criminali, ma deve rivogersi alle forze di polizia o alla guardia di finanza segnalando il fatto sul quale si aprira' cosi' un'indagine. Il risultato e' cosi' che nel frattempo il numero dei truffati aumenta e spesso non si riesce a colpire i malviventi che hanno tutto il tempo per far perdere le proprie tracce.

I sondaggi d'opinione lamentano spesso una scarsa fiducia del consumatore italiano verso le forme di acquisto e investimento on-line: ma stando cosi' le cose c'e' solo da benedire questa sospettosita' che alle volte e' piu' efficace di mille arresti o denunce.

Giovannibattista Pallavicini

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** BRITISH TELECOM RIVENDICA IL COPYRIGHT DI INTERNET **
L'Hyperlink, strumento fondamentale della navigazione in Internet, e' sempre stato un brevetto della British Telecom, che pero' non si e' mai accorta di poterlo sfruttare, almeno fino a qualche giorno fa...
[ZEUS News - 28 giugno 2000 - http://www.zeusnews.com]

Il collegamento ipertestuale, in inglese Hyperlink, e' quella tecnologia che ci permette di navigare semplicemente cliccando sopra le immagini o le scritte presenti in una pagina web, ed e' il concetto attorno al quale e' stato costruito il World Wide Web. Questa tecnologia, o meglio il brevetto di questa tecnologia, sarebbe stato "dimenticato" nei cassetti di British Telecom per 14 anni senza che nessuno lo sospettasse.

Fino ad adesso BT non ha voluto sfruttare in pieno i vantaggi di un tale brevetto, probabilmente perche' non ne sospettava nemmeno l'esistenza. Adesso qualcuno in BT si e' svegliato, ha consultato i vecchi archivi, e pretende di battere cassa: in questi giorni ha contattato i principali portali statunitensi per riscuotere i diritti che le spetterebbero. Questo brevetto infatti sarebbe valido solo in America e scadrebbe nel 2006: fino ad allora la compagnia telefonica inglese potra' riscuotere i propri introiti derivati dall'uso di questa tecnologia, sempre che riesca a dimostrare in tribunale che quello che dice corrisponde a verita'.

La cosa divertente di questa vicenda e' che qualcuno ha pensato di fare causa a British Telecom, chiedendo i danni per tutti i link che NON funzionano. A questo punto non so se BT convenga proseguire nell'assurda rivendicazione di un brevetto ancora piu' assurdo.

Stefano Bussolino

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** FREENET: LA RIVINCITA DEL POPOLO DELLA RETE **
Piu' potente di un Virus, piu' facile di un'e-mail. Arriva da uno studente di 23 anni la vera rivoluzione di Internet.
[ZEUS News - 28 giugno 2000 - http://www.zeusnews.com]

Niente di distruttivo o dannoso, almeno nelle intenzioni dell'autore; ma si sa le strade dell'inferno sono lastricare di buone intenzioni.

Ian Clarke, studente dell'Universita' di Edimburgo - Scozia ha svolto una tesi sulle nuove tecnologie legate ad Internet ed ha presentato un nuovo protocollo di comunicazione che sis ta spontaneamente e lentamente diffondendo tra i cultori di Internet. Con tal etermine intendiamo riferirci a tutti colore che vivono la rete oltre ad usarla o a lavorarci, che la sentono cioe' come piu' alto mezzo di liberta' ed espressione e che non sono intenzionati a rinunciare a questa sua veste primordiale in nome del consumismo e della new-economy.

Tutti costoro avranno da oggi una nuova chance di cambiamento al di la' delle manifestazioni di dissenso e dei tentativi di danneggiamento del sistema commerciale in rete attraverso virus. Questi metodi tradizionali potevano essere si' efficaci, ma basandosi sulla struttura gerarchica dei domini del mondo WWW erano soggetti a due strutturali debolezze: la possibilita' di essere facilmente individuati e la certezza che una volta individuati potevano essere rimossi per sempre.

Oggi invece, questo nuovo protocollo di trasmissione promette l'indissolubilita' dell'informazione via Internet. Ian Clarke ha infatti sviluppato un programma che se scaricato ed installato sul proprio PC permette all'utente di mettere in rete i contenuti che piu' desidera condividendo uno spazio Web sul proprio hard-disk. Chi cerca quell'informazione poi, la scarica sul proprio PC creandone una copia a cui tutti possono accedere. In questo modo ogni informazione condivisa si puo' diffondere a macchia d'olio e sara' praticamente impossibile cancellarla o eliminarla del tutto.

Un notevole passo avanti per quanto riguarda la liberta' di espressione, troppe volte sottoposta a regimi di censura specie nei Paesi a regime autoritario e comunque una opportunita' in piu' di esprimere il proprio pensiero anche per gli individui di quei Paesi in cui la liberta' di pensiero e' soffocata dall'eccesso di informazione.

Il sistema non dispone di motori di ricerca (come e' facile immaginare) ma si basa su un modo di comunicazione informale, stile passaparola in cui ci si scambia le informazioni necessarie e le chiavi di decrittazione per leggerle via e-mail. Gia' perche' solo chi fa parte della comunita' puo vederne l'attivita'.

Molti si dicono preoccupati che tali sistemi facilitino la diffusione di attivita' illecite in rete, e questo e' un dubbio che ha colto anche l'autore del presente articolo, ma sembra altresi' inevitabile che ogni innovazione tecnologica vada di pari passo con un certo grado di rischio... l'importante e' che tutti si adoperino perche' il rischio resti tale e non si trasformi in realta'.

Giovannibattista Pallavicini

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** ANCORA WAP, ANCORA NO GRAZIE... **
Non e' vero che con i telefonini WAP si puo' navigare a piacimento su Internet, a dispetto di quanto affermi una martellante pubblicita' televisiva.
[ZEUS News - 28 giugno 2000 - http://www.zeusnews.com]

Avviso ai naviganti.

Tre giovani donne si aggirano per il Mediterraneo in barca a vela. Si avvisano tutte le imbarcazioni di mantenere debita distanza e di segnalare ogni avvistamento alla locale Capitaneria di Porto. Si avvisa di non contattare l'imbarcazione e in particolare i suoi occupanti, in quanto portatori di informazioni distorte che possono causare danni economici a chi le segue.

Fine bollettino. Il bollettino verra' ripetuto alle ore 20 in onde medie, 1440 kHz, e in onde corte, 6910 kHz.

Sto parlando, ovviamente, delle tre furbone dello spot TIM. Personaggi indubbiamente ben scelti, devo dire: soprattutto la piu' deficiente di tutte, quella che chiede se il Colombo navigatore e' il tenente. Evidentemente rispecchia il cliente ideale di TIM: oca da spennare.

A parte questo, la pubblicita' TIM e' un'accozzaglia di disinformazione. Ripeto, a costo di essere noioso: i telefonini WAP _NON_ consentono di navigare in Internet. Consentono soltanto di visitare alcuni siti di Internet che hanno predisposto un'apposita versione WAP dei loro contenuti. In questo senso, lo slogan della pubblicita' TIM e' falso e completamente ingannevole. Almeno Omnitel ha il buon gusto di scrivere (_molto_ in piccolo) "solo siti WAP" nella sua pubblicita'.

Questa non e' una mia campagna personale anti-wap per partito preso. E' un semplice consiglio per gli acquisti. Stanno cercando di rifilarvi telefonini WAP allettandovi con la possibilita' di usarli per Internet. Non e' vero, e mi sembra doveroso dirlo.

E poi avete visto quanto costa visitare quella miserrima parte di Internet
disponibile in formato WAP? Duecento lire al minuto. Ha senso? Per carita', se vi offrono un telefonino WAP allo stesso prezzo di uno senza WAP, prendetelo. Ma non fatevi abbindolare e non cambiate telefonino solo per avere WAP.

Fra l'altro, il WAP ha un pregio: ha fatto crollare i prezzi dei telefonini non-WAP. Ho comperato un Philips Savvy in Inghilterra: niente WAP (ovviamente), solo 900 MHz (non dual band, insomma). Funziona benissimo, soprattutto considerato che l'ho pagato, nuovo, _sessantamila lire_. Di cui trentamila sono di traffico prepagato.

Tornando allo spot TIM, c'e' un'ultima considerazione da fare. Hanno fatto bene a rubare la macchina a una delle ragazze. E' talmente imbecille da parcheggiarla lasciandovi dentro il telefonino....

Ci sono altre considerazioni sul WAP: sta per uscire la nuova versione (1.2) del protocollo. Che cosa succedera' agli attuali telefonini non aggiornabili che sono progettati per visualizzare la versione vecchia?

Dettagli presso http://www.telefonino.net/cgi-bin/news.exe?p=00&n=2059

Paolo Attivissimo

Tratto dalla interessantissima newsletter "Internet per tutti"
http://www.attivissimo.net

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** CRIMINI VIRTUALI **
L'Universita' di Manchester sperimenta un software per lo studio e la ricostruzione dei crimini.
[ZEUS News - 28 giugno 2000 - http://www.zeusnews.com]

La facolta' di Informatica dell'Universita' di Manchester (Londra) sta mettendo a punto un sistema computerizzato per la ricostruzione in ambiente virtuali delle scene dei crimini.

Il sistema dovrebbe analizzare foto e filmati raccolti a posteriori dagli investigatori per riuscire ad ottenere una ricostruzione digitale piu' realistica possibile del luogo del delitto al momento dello stesso.
I parametri in gioco sono molti (luce, suono, prospettiva, traiettorie etc..) e da qui la difficolta' di realizzare un software che permetta una riproduzione virtuale attendibile, ma il progetto ha un grande interesse per la polizia che potrebbe cosi' verificare le proprie ipotesi sull'ora del delitto, sui sospetti e sulla loro posizione visionando la scena da diverse angolazioni e *calandosi* nel luogo e nel momento incriminati a parita' di condizioni ambientali.

I ricercatori fanno sapere che se il progetto non incontrera' intoppi, gli investigatori avranno a disposizione la nuova arma per la lotta al crimine entro un paio d'anni.

Giovannibattista Pallavicini

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** OGGI IL WWF FA UN CHECK UP DEI CELLULARI **
Misura anche tu il campo elettromagnetico del tuo telefonino.
[ZEUS News - 28 giugno 2000 - http://www.zeusnews.com]

Oggi, alle ore 10.30, presso la sede del WWF, a Roma in Via Po 25/c, si terrà il primo monitoraggio di 100 modelli di cellulari, organizzato dal WWF Italia, in collaborazione con il CNR e con l’ISPESL.

La manifestazione sarà aperta a tutti coloro che desidereranno misurare il campo elettromagnetico del proprio telefonino. Basterà fare una telefonata sotto il controllo dei macchinari del CNR e dell’ISPESL e alla fine dei minuti di conversazione verranno forniti i dati sul campo elettrico e su quello magnetico del proprio cellulare, mettendoli a confronto con quelli di altri apparecchi.

L'obiettivo della manifestazione è di diffondere maggiore cautela nell'utilizzo dei telefoni mobili, sensibilizzando l'opinione pubblica su un uso prudente e corretto del telefonino e a evitare per quanto possibile i rischi per la salute.

In una ricerca elaborata per conto dell'Ispesl (Istituto Superiore per la prevenzione e Sicurezza sul lavoro) da Renato Mannhaeimer, si rilevava che il 79% degli italiani ritiene che il cellulare faccia male. Solo il 7 % del campione, però usava l'auricolare - probabilmente in modo inefficace, senza posare il cellulare durante la conversazione.

L’iniziativa è aperta alla pubblico e alla stampa; i dati verranno inseriti in diretta sul sito www.wwf.it

Dario Meoli

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** ARRIVA INTERNET IN AUTO **
L'idea e' in via di sviluppo nei laboratori della societa' ViaSat
[ZEUS News - 28 giugno 2000 - http://www.zeusnews.com]

La ormai nota societa' ViaSat leader nel settore degli antifurti satellitari per autoveicoli, ha annunciato di aver gia' registrato il marchio InternetCar quale identificativo di un nuovo progetto. Obiettivo e' la realizzazione di un sistema di servizi integrato con il sistema di navigazione satellitare ViaSat.

Il protocollo usato per la trasmissione sara' l'ormai noto Gprs che permette la localizzazione in tempo reale del veicolo nello spazio e la trasmissione in modo rapid di un gran numero di informazioni. Al tradizionale servizio di antifurto, soccorso e navigazione stradale gia' fornito dalla societa', verra' aggiunta sia la possibilita' di accedere ai normali servizi Internet (posta elettronica, fax, e-commerce, etc...) sia una serie di servizi ad hoc accessibili via web tramite un apposito portale di nuova concezione che viene sviluppato proprio in questi giorni. I nuovi servizi riguardano come logico la viabilita' e ci ha colpito soprattutto la possibilita' di scaricare dalla rete le mappe aggiornate della citta' in cui ci si trova.

Inoltre per non inficiare la sicurezza di guida si sta sviluppando un apposito sistema di comandi vocali e touch screen integrati, in modo che il guidatore possa utilizzare il sistema senza sottrarre troppa concentrazione alla guida. Sulla scia del comando vocale si pensa di realizzare vere e proprie pagine Web sonore, navigabili interamente senza dover mai guardare lo schermo.

E' proprio quest'ultima novita' che attrae maggiormente l'attenzione anche per le potenziali applicazioni che un tale sistema puo' avere nel campo dell'accesso ad Internet da parte di persone disabili. In particolare, se tale sistema fosse diffuso su larga scala al di fuori dell'ambito degli accessori automobilistici, i non vedenti avrebbero finalmente l'opportunita' di accedere alle risorse di internet in modo autonomo e senza costosi investimenti per macchinari sofisticati e studiati appositamente per loro da interfacciare comunque ad un computer.

Giovannibattista Pallavicini

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** VITAMINIC PRESENTA: ALMAMEGRETTA **
Il famos sito che offre musica online ha presentato sulle sue pagine l'ultimo singolo degli Almamegretta

Riboulez le Kick, il nuovo singolo degli Almamegretta, e' presente da ieri sulle pagine di Vitaminic (http://www.vitaminic.it). E' possibile scaricarlo gratuitamente in formato Windows Media che garantisce dimensione minori rispetto al famoso Mp3. Oltre al brano audio e' inoltre presente anche il video, presentato durante l'affollatissimo party organizzato da Vitaminic ieri sera a Milano presso il locale Ragoo.

Stefano Bussolino