Petizione online contro le norme Agcom sulla pirateria

"Fermate la censura" vuole bloccare le nuove regole sulla tutela del copyright. Troppi i poteri conferiti all'Autorità.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-01-2011]

Petizione Agcom censura copyright

Il periodo di consultazione pubblica sull'ultima delibera Agcom a proposito della pirateria sta creando diverse proteste in Rete sul contenuto della delibera stessa.

Intorno al sito Sito non raggiungibile si stanno raccogliendo le voci di quanti vedono nelle norme approvate dall'Autorità il rischio concreto di introdurre la censura nella Rete italiana.

"Immaginate" - si legge nella petizione presente sul sito - "che un giorno intere sezioni della vostra biblioteca vengano rese inaccessibili. Non vi verrà mai detto quali specifici libri, e per quale ragione sono stati rimossi, ma troverete solo un cartello che vi informa che qualcuno, da qualche parte, per qualche ragione, ha segnalato che i libri di quella sezione violano i diritti di qualcun'altro".

È questa in sostanza la situazione che si delineerà per i contenuti multimediali una volta che le norme di Agcom entreranno in vigore (il 3 marzo, se le cose continueranno così): l'Autorità avrà il potere di far sparire alcune parti di Internet, e anche specifici contenuti.

"Immaginate che anche dagli scaffali accessibili della biblioteca qualcuno rimuova costantemente libri" - continua la petizione - "senza che voi, o gli altri altri utenti della biblioteca, possiate sapere quali volumi sono stati rimossi, e senza che vi sia data la possibilità di valutare se la rimozione di tali libri viola alcuni dei vostri diritti fondamentali".

Oltre ai pericoli per chiunque gestisca un sito web di qualunque natura nella delibera c'è un pericolo precedente: secondo i promotori della protesta l'Agcom si arrogherebbe compiti che spettano unicamente alla magistratura, guadagnandosi il potere di poter censurare risorse di Internet "per il semplice sospetto di aver violato in qualche modo il diritto d'autore".

La campagna Fermate la censura è sostenuta da Adiconsum, Altroconsumo, Assoprovider-Confcommercio, Assonet-Confesercenti e Agorà Digitale: tutti chiedono una moratoria da applicare a queste nuove regole, affinché sia il Parlamento a emanare una legge che decida in modo equo sulla tutela del diritto d'autore evitando il pericolo della censura.

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