Btjunkie bloccato dall'Italia: avrebbe sfavorito Dahlia?

La Guardia di Finanza di Cagliari inibisce l'accesso dall'Italia al celebre motore di ricerca per torrent. E c'è chi incolpa Btjunkie della chiusura di Dahlia Tv.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-04-2011]

btjunkie

Il sito Btjunkie, uno dei più noti motori di ricerca per torrent, è stato oggetto oggi di un provvedimento della Guardia di Finanza di Cagliari.

I numeri diffusi nell'ambito di questa operazione parlano di mezzo milione di visitatori italiani al giorno, anche se la cifra è probabilmente esagerata: una stima più attendibile è di 100.000 utenti giornalieri dal nostro Paese, comunque una quantità considerevole.

Non è invece un mistero che gli utenti si collegassero alla piattaforma per scaricare musica, film, videogiochi e software. Su Btjunkie non è presente materiale pirata (ed è probabilmente questo il motivo per cui siti come questo rimangono in vita, ai margini della legalità) ma ci sono i link utilizzabili con un client Bit Torrent.

Si è parlato di un giro d'affari per i gestori del sito di 3,5 milioni di euro l'anno grazie ai proventi della pubblicità: cifra anche in questo caso assolutamente esagerata. Ma anche quella di sparare cifre assurdamente alte è abitudine consolidata, quando viene colpito un sito "pirata": va messo alla gogna in tutti i modi, anche attribuendogli guadagni illeciti milionari.

La Guardia di Finanza di Cagliari, su ordine della Procura del capoluogo sardo, ha ordinato oggi ai provider italiani l'inibizione del sito Btjunkie, esattamente come avvenuto in passato per The Pirate Bay.

Btjunkie però non ha affatto chiuso (né lo ha fatto The Pirate Bay) come è stato erroneamente scritto oggi da alcuni siti italiani di informazione - evidentemente male informati.

In questo momento Btjunkie è ancora raggiungibile da molti provider, ma nelle prossime ore o nei prossimi giorni la situazione potrebbe cambiare.

Il provvedimento ha ricevuto subito il plauso della Fimi. L'operazione, condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Cagliari, sarebbe stata denominata Poisonouos Dahlia, dal nome della piattaforma digitale televisiva che ha chiuso le trasmissioni nel mese di marzo.

Su alcuni siti si è letto che "i militari delle Fiamme Gialle hanno accertato che chiunque in Italia poteva collegarsi su internet e guardare gratis - ma illegalmente - le partite di calcio trasmesse sul digitale terrestre". Chiunque abbia scaricato un file torrent sa che non è così: ben altri sono i siti che permettono all'utente di vedere in diretta (senza averne il diritto) alcune partite di calcio.

Eppure la tesi che molti siti danno per scontata è che Bjunkie avrebbe contribuito al fallimento di Dahlia Tv, che trasmetteva in esclusiva le partite del Cagliari e di altre squadre di serie A. Non vogliamo affatto difendere l'operato di Btjunkie, ma questa tesi a nostro avviso sembra assolutamente inverosimile.

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