Windows 8, fotografie come password

Diremo addio alle password lunghe e complicate: per il login basterà tracciare dei segni su una foto.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-12-2011]

windows8 foto password

Sin dai primi annunci e dalle prime indiscrezioni circa Windows 8, Microsoft ha lasciato intendere di voler rivoluzionare il sistema di login attuale, basato sull'inserimento di una password.

La prima proposta riguardava l'utilizzo della webcam e di un algoritmo per il riconoscimento facciale: l'utente non avrebbe dovuto fare altro che porsi davanti al PC per essere riconosciuto e poter quindi accedere al sistema.

Ora Zach Pace sul blog Building Windows 8 svela una ulteriore possibilità. L'articolo continua qui sotto.

Il sistema si basa su una fotografia o un'immagine (scelta dall'utente) e sulla possibilità di tracciare - con il dito per i touchscreen, con il mouse per i PC - determinati segni o gesture su di essa.

Durante i test, Microsoft ha scoperto che le possibilità migliori sono tre: picchiettare (tapping) su una porzione di foto, unire due punti dell'immagine o tracciare un cerchio intorno a un'area specifica.

L'utente può così scegliere di tracciare un cerchio intorno al volto di un'amico e unire due particolare con un tratto: il sistema riconoscerà il gesto e consentirà di accedere.

Per aumentare la sicurezza, l'algoritmo di riconoscimento non si occupa soltanto di ricordare quali aree della foto sono interessate, e quali gesture vanno compiute: memorizza anche il modo in cui linee e cerchi sono disegnati.

In tal modo, se solitamente l'utente inizia a tracciare il cerchio dall'alto e qualcuno lo sta tracciando partendo dal basso, il sistema s'insospettirà sino a proibire l'accesso.

Questo modo di effettuare il login non sarà esclusivo: il vecchio sistema basato su password sarà sempre operativo e verrà proposto a chi sbaglierà per cinque volte quello visuale.

L'alternativa basata su una foto e sui gesti da compiere avrebbe però il vantaggio di garantire un login più rapido e di non costringere (se non come ultima risorsa) a dover ricordare password lunghe e complicate.

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