Chiuso sito sul Vajont per offese a Paniz e Scilipoti

Una grave decisione della magistratura tocca anche la memoria dei 1910 caduti nel disastro del Vajont.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-02-2012]

Disastro Vajont

Il giudice delle indagini preliminari di Belluno ha disposto la chiusura del sito web Vajont.info.

E' un sito interamente dedicato a fare memoria dei 1910 caduti per il disastro del Vajont, uno scandalo per l'epoca con pesanti implicazioni politiche, magistralmente descritto da una cronaca di Giorgio Bocca molto citata dai media in occasione della recente scomparsa del grande giornalista.

La decisione nasce dalla denuncia degli onorevoli Maurizio Paniz e Domenico Scilipoti, entrambi militanti nel centrodestra.

Sono due personaggi molto noti: il primo è una sorta di "difensore d'ufficio" alla Camera dell'ex premier Silvio Berlusconi; l'altro è celebre per aver prolungato l'agonia del governo Berlusconi (e dell'Italia tutta, n.d.Z.) per quasi un anno, quando il governo rischiava di perdere la maggioranza, e dopo aver abbnadonato le fila del partito di Antonio Di Pietro.

Paniz e Scilipoti dunque si ritengono offesi da un commento comparso sul sito Vajont.info.

Il Gip di Belluno, anziché decidere, eventualmente, la cancellazione delle sole frasi ritenute diffamatorie, e prima ancora che lo stabilisse un regolare processo, ancora non avvenuto, ha disposto il blocco di tutto il sito, ordinando a tutti i provider italiani di non risolvere l'indirizzo IP. Molti di essi hanno già adempiuto e vajont.info è inaccessibile.

Come se non bastasse, questa decisione ha avuto lo spiacevole effetto collaterale di bloccare anche gli altri numerosi siti (pare siano centinaia) che condividevano lo stesso IP.

Questa decisione non può non apparire come una grave limitazione del diritto di espressione di un'intera comunità: quella dei familiari delle vittime che ricordano così i loro cari e un'intera tragedia nazionale, perenne monito per il rispetto dell'ambiente naturale.

Il diritto all'immagine viene tutelato in maniera non rispettosa del diritto di altri, alcuni tra l'altro senza più voce né possibilità di difendersi.

Questo avviene, tra l'altro, nell'anniversario dell'inizio di Mani Pulite. Lo stesso onorevole Paniz, che ha accolto molto favorevolmente questa decisione a proprio favore, è noto per la sua linea ipergarantista nei confronti degli imputati, e per aver criticato (spesso in modo molto duro) la magistratura quando chiedeva arresti e sequestri.

Si tratta di una decisione inusitata e senza precedenti finora: l'oscuramento di un intero sito, intimando a tutti i provider italiani di inibire l'accesso al sito ai propri utenti, non è mai adottata finora in processi per diffamazione, ma solo nei casi di siti di pedopornografia e in rarissimi casi di siti di organizzazioni terroristiche.

Numerose informazioni sulla tragedia del Vajont si trovano ancora in rete, per esempio sul sito del Comitato Sopravvissuti Vajont.

Ti invitiamo a leggere la pagina successiva di questo articolo:
La vicenda di Vajont.info simile a quella di Tina Merlin

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo