Sistemi ECM e bombe a impulsi elettromagnetici

Cyberwarfare 3



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-04-2012]

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Cyber-warfare

Uno strumento di questo tipo, in uso da decenni, sono i sistemi ECM (Electronic Counter Measure).

Gli ECM sono, in pratica, delle potenti radio trasmittenti in grado di soverchiare i segnali radio avversari e rendere impossibile le comunicazioni e l'uso dei radar in una certa area.

All'inizio (negli anni '40), questi sistemi sono stati sviluppati con l'intento di rendere inservibili i radar avversari ma nel corso degli ultimi anni sono stati sviluppati anche sistemi in grado di interferire con le trasmissioni radio (digitali e analogiche) e rendere temporaneamente inutilizzabili alcuni tipi di dispositivi elettronici (ad esempio i GPS ed i sistemi di controllo radio).

Bomba EMP

Una loro evoluzione concettuale sono le cosidette e-bomb o EMP-bomb. Le e-bomb sono dei dispositivi in grado di generare una violenta "onda d'urto" elettromagnetica e "friggere" a distanza vari tipi di dispositivi elettronici (computer, centrali di controllo, radar, televisioni, radio, etc.) senza però produrre danni fisici (morti, crateri, eccetera).

Di solito si basano su dei generatori EPFCG (Explosively pumped flux compression generator).

Strumenti di questo tipo, anche se molto più rozzi e devastanti dei "virus", risultano più graditi ai militari perché sono di utilizzo più semplice e producono effetti immediati e prevedibili.

Purtroppo, però, sembra anche che la costruzione di una e-bomb EPFCG sia alla portata di molte organizzazioni terroristiche.

Insomma, ci potremmo trovare nella necessità di doverci difendere da questo tipo di attacchi molto prima che in quella di poterne fare uso.

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Attacchi alle connessioni radio e controllo droni

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