I criteri di ripartizione degli utili adottati dalla SIAE

Sono un pirata e un signore (3)



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-05-2012]

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Sono un pirata e un signore

Per finire, visto che siete cosi' attenti ai danni economici subiti dagli autori di musica, vi segnalo che oltre al problema della cosiddetta "pirateria" finalizzata al lucro esiste anche il problema dei criteri di ripartizione degli utili adottati dalla SIAE.

Questi criteri premiano gli autori famosi come voi, e penalizzano gli artisti esordienti o meno noti.

Parlo di quelle migliaia di autori per cui l'iscrizione alla SIAE rappresenta un costo e non un beneficio, quelli che pagano puntualmente tutto quello che chiede la SIAE ma non riescono nemmeno a recuperare i soldi versati per i loro concerti, per la stampa dei bollini da applicare sui dischi e per tante altre attivita' gestite dalla SIAE in regime di monopolio.

Il problema di questi criteri di ripartizione e' che non hanno alternative perche' la SIAE ha il monopolio di rappresentanza degli autori, non sono criteri trasparenti e sono basati su calcoli forfettari, dove si stabilisce per approssimazione che gli artisti famosi sono praticamente gli unici ad essere ascoltati, e quindi a loro vanno destinati tutti i soldi, mentre quelli meno conosciuti praticamente non li ascolta nessuno, e quindi a loro non spetta nulla.

elogiopirateria

Volete dire qualcosa anche su questi danni economici subiti dagli artisti emergenti e non ancora famosi, e in generale dai "piccoli" iscritti alla SIAE, oppure la vostra azione e' mirata soltanto a difendere gli interessi di chi ha gia' avuto un meritato successo?

Vi saluto ringraziandovi di cuore per i vostri brani che fanno parte della colonna sonora della mia vita, e da oggi arricchiranno anche la vita degli amici a cui li ho inviati.

In cambio potete scaricare gratuitamente una copia del mio libro Elogio della Pirateria, che ho messo liberamente a disposizione in rete di comune accordo con l'editore, in contemporanea con la sua diffusione nelle librerie. (Per leggerlo basta cliccare qui).

Ma non allarmatevi: la "pirateria" di cui parlo nel mio libro in termini positivi non riguarda le azioni criminali fatte per arricchirsi alle vostre spalle: su quelle siamo concordi nel giudizio e nella valutazione.

Semplicemente ho voluto spiegare che dietro l'approssimativa etichetta di "pirateria" molti nascondono per ignoranza o malafede il libero scambio di cultura che ci viene riconosciuto dall'articolo 19 della dichiarazione universale dei diritti umani, un diritto che nessuna associazione di artisti potra' mai revocare.

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