Parkinson, per individuarlo basta una telefonata

Una nuova tecnica permette di effettuare la diagnosi con una semplice analisi della voce.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-06-2012]

parkinson voce diagnosi

Ancora oggi, il morbo di Parkinson è un nemico ostico: non vi sono sistemi rapidi e semplici per ottenere una diagnosi in anticipo, e non c'è una vera cura.

Proprio perché un cura definitiva ancora non è stata trovata, poter avere una diagnosi in anticipo permetterebbe di agire per tempo e ridurre al minimo, e per più tempo possibile, i sintomi.

Una speranza in questo senso viene dal lavoro del matematico Max Little, il quale ha elaborato un algoritmo in grado di individuare i sintomi del Parkinson semplicemente analizzando la voce.

La scoperta, presentata alla TEDGlobal Conference in corso a Edimburgo e subito salutata con entusiasmo, si basa su alcune caratteristiche tipiche del timbro vocale presenti in chi è stato colpito dal morbo di Parkinson già individuabili nelle primissime fasi della malattia (la voce si fa debole e tremante, e il respiro si fa più affannoso).

Il test impiega una trentina di secondi, ha costi estremamente contenuti e si può svolgere da remoto: è una piccola ma vitale rivoluzione nella prevenzione e nella cura della malattia.

Affinché il sistema di riconoscimento dei sintomi a partire dalla voce diventi sempre più affidabile è nato un servizio, accessibile tramite il sito Parkinson's Voice Initiative, che invita i cittadini di USA, Brasile, Messico, Regno Unito, Spagna, Argentina e Canada a partecipare alla costruzione del più vasto database di voci possibile, così da poter affinare l'algoritmo.

Per fornire il proprio contribuito è sufficiente fare una telefonata che durerà in media 3 minuti e che sarà registrata; non è un sistema per ottenere una diagnosi di Parkinson, per lo meno non ancora. L'articolo continua dopo il video.

In questo modo il sistema imparerà a distinguere i sintomi specifici del Parkinson dalle alterazioni della voce causate da altri fenomeni (come il fumo, per esempio).

L'obiettivo di Max Little è di raccogliere per lo meno i campioni di 10.000 voci e fornire una tecnologia affidabile e utilizzabile dai medici entro due anni.

«Tutto ciò apre una possibilità molto interessante» spiega Little. «Se potessimo usare l'intera rete telefonica esistente allora potremmo sottoporre a uno screening per il Parkinson l'intera popolazione, e farlo a un costo minimo».

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