E-book, bocciata la riduzione dell'IVA al 10%

L'imposta resta al 22% per non scontentare l'Europa.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-05-2014]

ebook iva

In Italia vige una curiosa dicotomia per quanto riguarda i prezzi dei libri: su quelli di carta viene infatti applicata l'IVA agevolata al 4%; su quelli elettronici, invece, l'IVA è al 22%.

Tale disparità è un controsenso talmente evidente che il ministro Dario Franceschini aveva annunciato qualche tempo fa che una riduzione dell'IVA - dal 22% al 10% - per gli e-book sarebbe presto stata trattata in Consiglio dei Ministri, magari finendo nel decreto legge per la tutela del patrimonio culturale.

Il problema è l'Europa: gli e-book, infatti, non rientrano nell'elenco dei prodotti sui quali è possibile applicare l'IVA agevolata; per questo motivo Franceschini aveva inizialmente pensato a una soluzione di compromesso, portando l'imposta al 10% anziché al 4%. Poi, però, non se n'è fatto più niente.

Il motivo per cui la proposta è stata bocciata è che Francia e Lussemburgo, avendo autonomamente deciso di abbassare l'IVA sugli e-book rispettivamente al 7% e al 3% pur sapendo che l'UE non l'avrebbe permesso, devono ora affrontare la procedura d'infrazione aperta da Bruxelles.

L'Italia, per non trovarsi nella stessa situazione dei due Paesi "ribelli", ha così rinunciato a toccare l'IVA sui libri digitali.

Non tutto, però, è perduto. Il ministro Franceschini ha fatto sapere di voler portare la questione in sede europea, proprio facendo leva sui casi di Francia e Lussemburgo e approfittando del semestre di presidenza italiana che inizia a luglio.

Gli editori di libri digitali da tempo chiedono un intervento sulla tassazione: sarebbe la molla che consentirebbe al mercato degli e-book di decollare per davvero.

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